giovedì 26 ottobre 2017

Recensione "La guardiana dei draghi" di Veronica Garreffa

Recensione "La guardiana dei draghi" di Veronica Garreffa

Bentrovati, amici dei mondi fantastici! Vi ricordate di "La guardiana dei draghi", di Veronica Garreffa? Lo avevo segnalato un anno fa qua sul blog. Si tratta del primo capitolo di una saga ambientata sul pianeta Erasmen. Il volume "La guardiana dei draghi e il cristallo di Lunus" è stato diviso dall'editore in due parti (volume 1 e volume 2), però costituiscono una storia unica che si interrompe alla fine del primo libro e riprende nel secondo. Un po' come la Mondadori ha fatto con alcuni libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Martin, per capirci.

Di cosa parla "La guardiana dei draghi"? Di Hope, ovviamente, la protagonista del romanzo, lei è la nostra guardiana dei draghi. Anticipo alcune informazioni che verranno però fornite nelle prime pagine del libro, per cui non è un mega spoiler. Hope è nata sul pianeta Erasmen ma in un momento di guerra così, per salvarla, sua madre l'ha spedita sulla Terra, dove è cresciuta adottata da uno scienziato, da una governante premurosa e da un cane molto speciale. Col tempo ha iniziato a percepire di essere diversa (e i suoi rapporti con gli altri coetanei ne hanno decisamente risentito!), finché non ha appreso la verità.

Nel frattempo, su Erasmen si muovono varie forze. Dopo un periodo di pace, i regni sembrano di nuovo sull'orlo della guerra, vecchi rancori non si sono mai sopiti e pare ne spuntino altri. Ambizioni imperiali, principesse recalcitranti, nemici che tramano nell'ombra. Di sottotrame ce ne sono molteplici ma tutte ruotano attorno a Hope e al cristallo di Lunus, un'arma in grado di garantire il mantenimento dell'equilibrio e impedire che l'ombra sopraffaccia la luce.

Come avrete intuito, il romanzo è molto avventuroso. Hope si ritroverà a marciare attraverso Erasmen, assieme a Glandarius e a una strana compagnia di avventurieri (outcast, direi!), vivendo grandi avventure. Non manca l'azione ma anche un piccolo di comicità. 

Tra i punti di forza del libro, direi sicuramente l'ambientazione, originale, che mescola fantasy e fantascienza, elementi tipici dei romanzi fantastici, come la presenza di creature diverse (si parla di gnomi, giganti, angeli, draghi!), ad altri tipici della fantascienza, come tecnologie d'avanguardia, viaggi interplanetari e così via, in una combinazione decisamente originale e accattivante. Non mancano, però, alcune ingenuità nella trama, imputabili alla giovane età dell'autrice, che magari risolvono in fretta e in maniera un po' semplicistica alcuni risvolti. Ma, essendo il primo capitolo di una saga, ci sono tutti i presupposti perché migliori.

Consiglio "La guardiana dei draghi" soprattutto a giovani lettori, che vogliono viaggiare tra i mondi e vivere un'avventura "spaziale" con Hope e i suoi compagni! ;)




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