sabato 9 marzo 2019

"I fuochi di Valencia" - Las Fallas e personaggi

"I fuochi di Valencia" - Las Fallas e personaggi

Bentrovati, lettori. L'articolo di oggi è un approfondimento su "I fuochi di Valencia", romanzo urban fantasy di Elena Covani (edito da NPS Edizioni) ambientato in Spagna, durante i giorni di Las Fallas, il carnevale valenciano, che si celebra proprio a metà marzo. Siamo in perfetto orario, quindi, per iniziare questo bel viaggio nel mondo creato dall'autrice: demoni, cacciatori, amori improvvisi, il tutto sullo sfondo dell'affascinante città di Valencia.

"Las Fallas" è la festa più famosa della città, si svolge tra il 15 e il 19 di marzo. In questi giorni vengono allestite agli incroci di ogni contrada (Falla) delle costruzioni alte fino a trenta metri che rappresentano varie figure allegoriche in base al tema che rappresenta la scultura, solo nel centro di Valencia vengono costruite più di 700 sculture. Sono fatte di legno, polistirolo e materiali infiammabili, colorate finemente sono delle vere e proprie opere d’arte. La grandezza della scultura varia a seconda dell’importanza della Falla, girando per le vie del centro ci si imbatte in enormi statue di fate o di guerrieri, circondate da decine di figure più piccole che formano scene complesse e tutte collegate tra loro. 

La struttura tipica delle statue è suddivisa in un basamento, un corpo centrale in cui si articolano le figure o “ninots”, e la parte finale in cui c’è un forte sviluppo verticale. Ogni scultura è circondata da costruzioni di luci che formano castelli, grandi portali e soffitti che di notte rifiniscono ed esaltano i colori della composizione, e che illuminano a giorno le vie di Valencia. La festa si svolge prevalentemente di notte, le persone girano a piedi il centro chiuso al traffico spostandosi di Falla in Falla per ammirare i lavori dei falleros. 

Oltre al lato pagano della festa, c’è anche un risvolto religioso rappresentato dall’Offrenda; in quei giorni arrivano a Valencia da tutta la città e da tutta la regione le delegazioni di Fallere, ragazze con il vestito tradizionale, che portano in offerta un mazzo di garofani alla Vergine. Nel centro della città vecchia, esattamente nella piazza che delimita la cattedrale, plaza de laVirgen, viene montata una statua alta 15 metri che rappresenta la Virgen de los Desamparados, patrona di Valencia, con in braccio il bambino. Il basamento della statua non è altro che un’impalcatura di legno dove verranno messi i mazzi di fiori portati in offerta che creano dei disegni e degli arabeschi sul mantello della statua. 

Un’altra manifestazione tipica di quei giorni di festa sono le Mascletàs, un vero e proprio concerto di esplosioni con polvere pirica che si ripete ogni giorno alle due del pomeriggio nella piazza davanti al comune, come ogni sera a mezzanotte c’è lo spettacolo pirotecnico dei Castillos.

Las Fallas si conclude la notte del 19 marzo, la notte della Cremà: una alla volta tutte le statue vengo date alle fiamme, fino a quando non sono completamente distrutte. 

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Nome: José Galadriás Jimenez 
Età: 25 anni
Caratteristiche fisiche: E alto un metro e ottanta, fisico atletico, carnato olivastro, capelli neri lunghi fino alle spalle e occhi azzurri, quasi grigi.
Occupazione: José è un Soldato, un combattente che durante la notte si aggira per le strade di Valencia per difendere gli esseri umani dagli attacchi dei Daemones.

Carattere: José è un ragazzo che ama stare da solo, non parla molto e quando non è in giro per le ronde notturne rimane per ore appollaiato sui tetti della città di Valencia a guardare le persone che passano e la città che si anima. Non ha molti amici, preferisce non affezionarsi troppo alle persone. Non guarda mai le persone negli occhi quando parla o quando gli parlano, è abituato a ricevere ordini e ad eseguirli senza porre tante domande, raramente esprime la sua opinione sulle cose tenendosi tutto dentro. 

Riesce a parlare liberamente solo con due persone, Baptista, il suo mentore, e Clareta, la sua migliore amica. Non si cura molto del suo aspetto fisico e appare spesso trasandato agli occhi degli altri. È rimasto orfano quando aveva cinque anni, la madre è morta dandolo alla luce e suo padre è morto durante un battaglia con i Daemoens. Come altri bambini è stato cresciuto dal Concilio, l’organo che guida la comunità delle Sentinelle. Ha imparato fin da piccolo di non avere possibilità di scelta nella sua vita, gli hanno insegnato a combattere perché lui sarebbe dovuto diventare un Soldato, come suo padre. Non avendo mai avuto scelta ha imparato presto a tenersi tutto dentro, considerando le sue insicurezze e le domande sulla sua vita come punti deboli. 

L’unica persona alla quale è legato profondamente è Clareta, una sua compagna di corso, che considera come un sorella, e Baptitsta, l’unico con il quale riesce a sfogarsi ogni tanto. Non gli piace la sua vita, vorrebbe essere una persona normale, e non riesce a rassegnarsi al fatto di non avere alternative.

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Nome: Maria Ramón
Età: 22 anni
Caratteristiche fisiche: È alta un metro e sessantacinque, corporatura snella ma morbida. Ha i capelli castani e gli occhi verdi, il carnato chiaro evidenzia alcune lentiggini. Nel complesso è una ragazza carina, ma abbastanza anonima.

Carattere: è abituata a cavarsela da sola, non si lascia scoraggiare dalle difficoltà. Non ama essere al centro dell’attenzione, cerca di rimanere per i fatti suoi senza esporsi più del necessario con gli altri. È arrivata a Valencia perché non aveva più nulla che la legasse alla sua città d’origine, Murcia, per cercare una nuova vita. Non ha paura di rimboccarsi le maniche, è abituata a non chiedere niente a nessuno.

Vive la sua vita giorno per giorno, senza aspettarsi niente dal domani. È abituata a lavorare, a casa erano lei e sua madre da quando il padre è morto, quindi fin da ragazzina faceva dei lavoretti per portare qualche soldo a casa e aiutare sua madre. Quando sua madre morì volle disfarsi di tutto quello che le ricordava lei e il dolore che aveva provato nel perderla, lasciò la casa e vendette tutte le sue cose, ma quando fu la volta di disfarsi della scatola dei souvenir si rese conto che dentro c’era una cartina di Valencia, tutta consumata e scarabocchiata, però sua madre non le aveva mai parlato di una viaggio in quella città. Decise di tenerla, l’unica cosa che le avrebbe ricordato sua madre, e decise che la sua vita sarebbe ricominciata proprio da quella città.

(Come immaginate Maria? La scoprirete a fine anno, nel nuovo libro di Elena Covani!)

"I fuochi di Valencia" è disponibile su tutti gli store di libri e ebook (NPS Edizioni, Amazon).


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