Recensione di "Il fabbricante di suoni", di Alessandro Ricci
Buongiorno, lettori. Oggi vi parlo di "Il fabbricante di suoni", il bel libro per ragazzi scritto da Alessandro Ricci, edito da Arpeggio Libero. In realtà, non è un libro per ragazzi, perché è piacevole, divertente, avventuroso e contiene un bel messaggio, adatto anche per gli adulti. Inoltre è abbellito dalle splendide illustrazioni di Stefania Franchi, che danno vita ai personaggi e alle situazioni del libro. Scopriamolo insieme!
Il silenzio deve essere libero. Senza il silenzio non ci sarebbero i suoni né i colori. Ci accorgiamo della mancanza di colori quando spariscono, proprio perché se ci fossero sempre stati nessuno di noi comprenderebbe il grigio silenzio.I colori esistono perché esiste il silenzio e i suoni ci sono perché c'è il grigio. E' così che deve essere, la variazione è indispensabile per equilibrare le cose altrimenti niente sarebbe colorato e niente sarebbe sonoro.
Il romanzo è ambientato nel mondo magico di Sinestenia, dove colori e suoni sono la stessa cosa. Infatti gli abitanti di questo luogo fiabesco e misterioso possono "vedere" i suoni, che rilasciano nell'aria un'impronta colorata. Questo rende il regno un posto decisamente unico e variopinto. Peccato però che il nostro delicato protagonista, il buon Gabriel Giallocra, sia un ragazzo diverso dagli altri, infatti il poverino è sordo, quindi non soltanto non riesce a udire i suoni, ma nemmeno a vederli e questo rende la sua vita grigia e bigia.
Ciò detto, per quanto triste possa sembrare un'esistenza simile (e per qualcuno, ammettiamolo, anche difficile da sopportare), il nostro protagonista non si perde d'animo. Forte di carattere, impara ad apprezzare il silenzio, non si abbatte per la sua "diversità", ma ne fa un motivo per scoprire il mondo, per vederlo con occhi diversi (sì, può sembrare ironico, ma è una qualità che apprezzo nei protagonisti letterari, e più in generale nelle persone, il fatto di sfruttare le proprie mancanze, le proprie debolezze, senza lasciarsi trascinare nell'apatia e nella depressione, al fine di cogliere ciò che di bello c'è nella vita). Credo sia un bell'insegnamento, da passare ai lettori, soprattutto giovani, soprattutto ragazzi e adolescenti, spesso afflitti da quelli che sembrano grandi problemi insormontabili, tipici di quell'età come di tutte le età.
Ecco allora che Gabriel inizia a girare per Sinestenia, preferendo soprattutto i boschi, luoghi silenziosi e poco affollati per natura. Qua incontra un bizzarro personaggio, il signor Bigio, un supereroe del mondo dei libri, un uomo davvero stravagante, che passa le notti a girare per le città al fine di recuperare i libri abbandonati dalle persone. E' una specie di memoria storica di Sinestenia, infatti da lui Gabriel imparerà molto, e proprio nella sua biblioteca si imbatterà in un manoscritto molto particolare, direi quasi leggendario, che darà il via alla sua avventura.
Perché ogni libro è un viaggio, ogni storia è un viaggio, e ogni viaggio una storia. Quello di Gabriel inizia quando l'equilibrio di Sinestenia viene minacciato, per questo si mette sulle tracce dell'unico che può risolvere il problema. Nel corso del viaggio incontrerà amici e nemici e dovrà sudare sette camicie per portare a termine la sua missione.
Un romanzo di amicizia, di rispetto e valorizzazione della diversità, un romanzo che insegna a cogliere la piacevolezza, la bellezza delle piccole cose, a godere di ogni minuto con le persone care, a non lasciarsi abbattere dalla tempesta della vita, ma a resistere. Perché un sole sempre ci sarà, alla fine del viaggio...
"Il fabbricante di suoni", di Alessandro Ricci, è disponibile su tutti gli store di libri. Potete seguire l'autore sulla sua pagina Facebook: Guida turistica per sognatori.
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