sabato 22 giugno 2019

Segnalazione "Ethelion. I giochi del sangue" di Fabio Maffia

Segnalazione "Ethelion. I giochi del sangue" di Fabio Maffia

Bentrovati, amici lettori. Oggi vi presento il secondo volume della saga Ethelion, scritta da Fabio Maffia, di cui vi avevo già parlato sul blog. Ricordate le avventure di Laio e Elein, nella Dublino... magica?! Proseguono con una nuova affascinante avventura: "I giochi del sangue"! Scopriamola insieme.

Titolo: Ethèlion – I Giochi del Sangue, libro secondo
Autore: Fabio Maffìa
Editore: GDS
Genere: fantasy/urban fantasy
Formato: cartaceo e ebook
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 517
Prezzo: 19,90 (cartaceo), 3,49 (ebook)

Quarta di copertina:
Laio ha fallito.

Tutto quello che ha sofferto per recuperare l’Ethèlion, tutto ciò che ha appreso dopo aver risvegliato il suo potere, è stato inutile. Lui ed Elein sono stati traditi e adesso sono bloccati dall’Altra Parte. Riabituarsi ai ritmi quotidiani di Dublino non è facile e, quando la speranza di tornare indietro sembra svanire, un aiuto inaspettato giunge a loro in sogno. 

Gli orizzonti del mondo magico si allargano quando Laio ed Elein scoprono la realtà nascosta sotto la città degli uomini: il Sottomondo. Ma una nuova minaccia grava su di loro: il Circolo, la storica organizzazione che gestisce il mondo sotterraneo, decide di chiudere per sempre l’ultimo portale per Nevass. Due mondi entreranno in collisione, rompendo equilibri già precari. Laio dovrà fare i conti con nuovi avversari e capire chi sono davvero i suoi amici, ma il tempo scorre e i Giochi del Sangue stanno per iniziare. 

In un susseguirsi di avventure, colpi di scena e rivelazioni, il secondo volume della trilogia di Ethèlion lascerà con il fiato sospeso in attesa della sua conclusione.

E se anche fosse stato tutto un sogno, vorrebbe dire che non era vero?


Disponibile su tutti gli store di libri e ebook (Amazon).

«Se questa ricerca è veramente impossibile come sembra, forse dovresti lasciar perdere. Ci sono altri modi con cui combattere l’Impero.» 
«Ad esempio? Starmene qui a costruire palazzi? Non è per questo che sono partito.»  
Non voleva arrabbiarsi, ma, anche se cercava di nasconderlo, continuare a perdere tempo in quel modo cominciava a pesargli.  
Amir rivolse uno sguardo distratto verso la città. «Ti capisco, neanche io avrei mai immaginato questo nel mio futuro. La guerra ha cambiato i piani di tutti, credo.» Il ragazzo si voltò di nuovo e gli appoggiò una mano sulla spalla con fare fraterno. «Non torturarti perché non sta andando tutto come avevi pianificato.» 
*** 
Si alzò in piedi, gli ultimi pezzi dell'armatura ricaddero sulla sabbi. Anche la vista era migliorata. Adesso riusciva a scorgere ogni dettaglio, anche il più piccolo granello di polvere, persino nella quasi totale oscurità di quella notte. Dentro di sé sentiva qualcosa spingere per possederlo, ma sapeva di poterlo controllare. 
Osservò i corpi immobili dei soldati, poi abbassò lo sguardo verso le sue mani. Non si sentiva più un mostro, ma solamente se stesso. Quella era la parte più profonda del suo essere. La paura non lo paralizzava più, la paura lo accendeva.


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