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martedì 31 gennaio 2017

Recensione "La rabdomante", di Valerio d'Elia

Recensione "LA RABDOMANTE" di Valerio d'Elia

L'articolo di oggi è dedicato al romanzo "La rabdomante", di Valerio d'Elia, che vi avevo segnalato qualche mese fa. Purtroppo (o per fortuna!) la lista di libri da leggere non accenna a diminuire, per cui a volte passano mesi prima di poter pubblicare la recensione a un libro segnalato, ma l'importante è comunque leggere, e leggere storie piacevoli. "La rabdomante" si inserisce tra i romanzi che ho letto con interesse e curiosità, non deludendo le aspettative.

Di cosa parla questo romanzo? Si tratta di una storia fantastica ambientata a Gallipoli, in Puglia, ai giorni nostri, un urban fantasy tutto italiano quindi. Il romanzo segue le vicende di Asia, una ragazza molto riservata e introversa, che non ama uscire con gli altri, preferisce stare in casa, chiusa e nascosta tra i suoi libri, gli unici a capirla e a darle conforto. Con i genitori non ha un bel rapporto, si limitano a evitarsi e a qualche saluto di circostanza; l'unica amica che ha è Elisa, una ciclonica ragazza che cerca continuamente di stimolarla e di spingerla ad uscire, a reagire, a vivere la vita e non a leggere quella degli altri nei libri. Le presenta Daniele, un ragazzo simpatico, alla mano, che lavora nella pizzeria del padre, lì a Gallipoli, e che le offre la possibilità di lavorare da lui per la stagione. Un evento che permette ad Asia di avere maggiore libertà e di conoscere un ragazzo simpatico, con cui instaura un buon rapporto. Al tempo stesso la ragazza scopre l'esistenza di un'antica biblioteca, rimasta chiusa per sessant'anni, un vero e proprio tesoro che riesce ad esplorare grazie alla gentilezza e disponibilità della proprietaria, la signora Antonella. E' proprio entrando nella biblioteca che la vita di Asia cambierà totalmente ed ecco che le avventure di un'adolescente inquieta si trasformano in una storia fantastica, quando lei viene a conoscenza del Mondo Celato e dei suoi abitanti. Quel giorno Asia diventa una Rabdomante (anzi, come vedremo, la Rabdomante).
Sono una Rabdomante. No, non nel senso classico del termine. Non cerco fonti d'acqua con i bastoni. Un Rabdomante è, o meglio era, un essere umano che, per qualche motivo, un giorno tenta una scorciatoia mai attraversata per tornare prima a casa, o forse uno studente che infrange le regole per il puro gusto di farlo ed entra nello sgabuzzino in disuso dei bidelli, o forse un bambino che, inseguendo la palla calciata troppo forte, finisce in un vicolo abbandonato. Un Rabdomante è una creatura che ha incontrato casualmente una Fonte, un fascio di luce fluttuante dai colori cangianti, solitamente ben nascosto, e che ha avuto la forza fisica e mentale necessaria per sopravviverci.
Il romanzo ha un buon ritmo. Dopo una parte introduttiva, l'azione si fa sempre più incalzante, con capitoli più brevi ma intensi. Il Mondo Celato sconvolge l'esistenza pacifica, forse anche un po' vuota, di Asia, scombinando le sue credenze e cambiandola completamente. Ecco allora che entrano in scena nuovi personaggi: Marco, il focoso campione della Stirpe del Fuoco, Giacomo, il giocatore di basket, Adele la rissosa, il Generale, Cristina, Sonia. Personaggi con cui Asia si ritrova a interagire, suo malgrado, fino a comprendere di essere parte di un disegno più ampio, che trascende la sua vita, la vita di tutti loro, e incide sul destino del mondo. 

La nostra eroina, Asia, vive un vero e proprio viaggio, sia all'interno di sé, che nel mondo che la circonda, scoprendo nuovi amici e alleati e facendosi la sua giusta dose di nemici. La costruzione del Mondo Celato è molto semplice, anche se non mancano digressioni anche filosofiche a corredo, che offrono un'originale interpretazione del "sovrannaturale" o "magico" nella realtà del romanzo. Ho molto apprezzato l'ambientazione locale, il nuovo sguardo con cui viene vista Gallipoli, i riferimenti a luoghi e leggende della zona, di certo sconosciuti ai più. Anche i personaggi fanno la loro bella figura, soprattutto Marco, il personaggio che ho apprezzato maggiormente. Mi ha ricordato Jace di Shadowhunters, forte, guerriero, ribelle, un po' strafottente, ma con un grande cuore, pronto a combattere per i propri amici. Anche lui, come Asia, subisce un'evoluzione nel corso del romanzo, (ri)scoprendo un lato umano che le troppe battaglie sanguinarie gli avevano fatto dimenticare. E poi il romanzo stesso è un grande omaggio al mondo dei libri, che compaiono di sovente, non solo come compagni silenziosi della vita di Asia ma anche come fonte di verità e di sapienza, come ricchezza del passato che può essere usata nel presente per creare il futuro dell'umanità.
I libri sono sempre stati i miei compagni di vita. Quando non c'era nessuno con cui uscire o giocare loro erano lì, a raccontare migliaia di storie fantastiche.
Nota di merito anche per lo stile, piacevole e curato, come purtroppo non sempre si rivela nei libri autopubblicati. A volte il troppo filosofeggiare mi ha un po' abbuffato, come si dice in Toscana, ma credo fosse voluto e in linea con l'interpretazione offerta dell'origine dei poteri sovrannaturali nel romanzo. Nel complesso "La rabdomante", a dispetto della sua mole, è un romanzo scorrevole e veloce da leggere, che scorre appunto come un fiume di pensieri, sentimenti e azioni, in cerca della sua sorgente da cui passare nel cuore di un nuovo lettore. Perciò, tu che leggi, stai attento, quando devii dal percorso ordinario, potresti imbatterti in una Fonte e diventare un Rabdomante! Nel qual caso, benvenuto nel Mondo Celato! ;) 


venerdì 2 settembre 2016

Segnalazione fantasy "La rabdomante" di Valerio D'Elia

Segnalazione fantasy "LA RABDOMANTE" di Valerio D'Elia


Oggi il blog "I mondi fantastici" ospita un romanzo davvero interessante, un urban fantasy scritto da un autore italiano e, soprattutto, ambientato in Italia (nel Salento). La mia simpatia per gli urban fantasy è ben nota, in particolare quelli ambientati in terra italiana, per cui sono felice di ospitarlo. Parliamo di "La rabdomante", romanzo di Valerio d'Elia, autopubblicato tramite la piattaforma Streetlib, a cui faccio i migliori auguri di un buon successo. Scopriamo qualcosa di più!




Titolo: La Rabdomante

Autore: Valerio D’Elia

Editore: autopubblicato tramite la piattaforma Streetlib

Genere: Urban fantasy

Formato: E-Book

Pagine: 455

Prezzo: 1.99€

ISBN: 9786050459463
Disponibile su tutti gli store di ebook
Su Amazon potete leggere un estratto
Profilo Facebook dell'autore (dove potete contattarlo e parlare con lui di libri).

Trama:

Asia ha diciannove anni e vive nell’ambita e caotica meta turistica del sud Salento, Gallipoli. È una ragazza molto timida, ama la lettura e ha un sogno: aprire una libreria. Il suo obiettivo inizia a realizzarsi lentamente grazie ad una fortunata serie di eventi, tra cui l’inaspettata acquisizione di un’antica biblioteca in rovina nel centro storico della città. Ma quando la protagonista entra nella vecchia proprietà si imbatte in una Sorgente, un fascio di luce ultraterreno, e sviene quando la tocca inavvertitamente. 
Al suo risveglio scopre di essere diventata una Rabdomante, un essere sovrannaturale, e che sul pianeta esiste un’altra faccia della medaglia sconosciuta agli umani. Da quel momento in poi la vita di Asia e la sua fragile personalità verranno messe a dura prova dalla crudele società dei Rabdomanti, il Mondo Celato, che la schiaccerà seguendo la sanguinosa filosofia di una sola domanda: “Quanto sei capace di piegarti prima di spezzarti?”.


***

Rimisi velocemente le catene al portone prima di perdere la lucidità a causa di ciò che mi circondava; pensai immediatamente ad Alice e il Paese delle Meraviglie, non trovai un altro modo per descriverlo:

Il centro storico si presentava ora come una specie di essere vivente con una coscienza ed un cuore, ed improvvisamente sembrava… sembrava esistere. Era sempre stato sotto il mio sguardo da anni, ma solo in quel momento lo stavo notando per la prima volta: i colori delle lampade e delle insegne al neon erano più sgargianti, addirittura accecanti; gli edifici e le strade sembravano ondeggiare a destra e sinistra come se avessero dei muscoli; gli odori delle pietanze tipiche accarezzavano l’olfatto in un modo totalmente nuovo e inaspettato, generando vivide immagini nella mia mente; il chiacchiericcio dei turisti e degli abitanti non dava più quel senso di confusione, e sembrava piuttosto danzare armoniosamente con tutti i suoni e rumori circostanti. Nonostante l’inquinamento luminoso, nel cielo si scorgevano più stelle del solito, brillanti come l’infinito che si stagliava sopra di me, così immenso da dare il mal di testa al solo pensiero. Faticai a riconoscere che quella era Gallipoli, eppure i muri e le luci non erano le uniche cose ad aver preso vita.

Mi saltò all’occhio il volo ipnotico di una falena, che attraversò la stradina con sguardo distratto. Quando poi voltò il capo e mi notò fece marcia indietro. Rimase ferma a mezz’aria ad osservarmi curiosa, tenendosi a qualche metro di distanza. Sono sicurissima che mi fece un inchino prima di procedere per la via, e che avesse detto qualcosa con una ronzante e incomprensibile vocina; un esercito di formiche, che entrava furtivamente nelle cucine di un ristorante da una fessura nella parete, schiamazzava e intonava delle marce mentre portava dei minuscoli pezzi di pane al suo formicaio; un grillo cominciò a frinire più energicamente quando posai lo sguardo su di lui, e una lucertola si agitò e scosse la lingua come saluto, facendo di tutto per farsi notare.

«Tutto questo è… magnifico» mormorai.

Non credevo ai miei occhi: guardavo tutto come quando un bambino vede la neve per la prima volta; era come se fino a quel momento avessi osservato il mondo con delle lenti noiose e grigie che mi avevano impedito di vedere la realtà per quello che era.



Chi è l'autore?
Valerio D’Elia nasce a Gallipoli nel 1993, in Puglia. Dopo aver dedicato l’adolescenza alla musica, capisce che ciò che sta cercando veramente è un modo per esprimere al meglio la sua interiorità. Mette così da parte la batteria per dare spazio alla quintessenza della comunicazione, alla forma artistica più adatta per inviare un chiaro messaggio: la scrittura.