venerdì 2 settembre 2016

Segnalazione fantasy "La rabdomante" di Valerio D'Elia

Segnalazione fantasy "LA RABDOMANTE" di Valerio D'Elia


Oggi il blog "I mondi fantastici" ospita un romanzo davvero interessante, un urban fantasy scritto da un autore italiano e, soprattutto, ambientato in Italia (nel Salento). La mia simpatia per gli urban fantasy è ben nota, in particolare quelli ambientati in terra italiana, per cui sono felice di ospitarlo. Parliamo di "La rabdomante", romanzo di Valerio d'Elia, autopubblicato tramite la piattaforma Streetlib, a cui faccio i migliori auguri di un buon successo. Scopriamo qualcosa di più!




Titolo: La Rabdomante

Autore: Valerio D’Elia

Editore: autopubblicato tramite la piattaforma Streetlib

Genere: Urban fantasy

Formato: E-Book

Pagine: 455

Prezzo: 1.99€

ISBN: 9786050459463
Disponibile su tutti gli store di ebook
Su Amazon potete leggere un estratto
Profilo Facebook dell'autore (dove potete contattarlo e parlare con lui di libri).

Trama:

Asia ha diciannove anni e vive nell’ambita e caotica meta turistica del sud Salento, Gallipoli. È una ragazza molto timida, ama la lettura e ha un sogno: aprire una libreria. Il suo obiettivo inizia a realizzarsi lentamente grazie ad una fortunata serie di eventi, tra cui l’inaspettata acquisizione di un’antica biblioteca in rovina nel centro storico della città. Ma quando la protagonista entra nella vecchia proprietà si imbatte in una Sorgente, un fascio di luce ultraterreno, e sviene quando la tocca inavvertitamente. 
Al suo risveglio scopre di essere diventata una Rabdomante, un essere sovrannaturale, e che sul pianeta esiste un’altra faccia della medaglia sconosciuta agli umani. Da quel momento in poi la vita di Asia e la sua fragile personalità verranno messe a dura prova dalla crudele società dei Rabdomanti, il Mondo Celato, che la schiaccerà seguendo la sanguinosa filosofia di una sola domanda: “Quanto sei capace di piegarti prima di spezzarti?”.


***

Rimisi velocemente le catene al portone prima di perdere la lucidità a causa di ciò che mi circondava; pensai immediatamente ad Alice e il Paese delle Meraviglie, non trovai un altro modo per descriverlo:

Il centro storico si presentava ora come una specie di essere vivente con una coscienza ed un cuore, ed improvvisamente sembrava… sembrava esistere. Era sempre stato sotto il mio sguardo da anni, ma solo in quel momento lo stavo notando per la prima volta: i colori delle lampade e delle insegne al neon erano più sgargianti, addirittura accecanti; gli edifici e le strade sembravano ondeggiare a destra e sinistra come se avessero dei muscoli; gli odori delle pietanze tipiche accarezzavano l’olfatto in un modo totalmente nuovo e inaspettato, generando vivide immagini nella mia mente; il chiacchiericcio dei turisti e degli abitanti non dava più quel senso di confusione, e sembrava piuttosto danzare armoniosamente con tutti i suoni e rumori circostanti. Nonostante l’inquinamento luminoso, nel cielo si scorgevano più stelle del solito, brillanti come l’infinito che si stagliava sopra di me, così immenso da dare il mal di testa al solo pensiero. Faticai a riconoscere che quella era Gallipoli, eppure i muri e le luci non erano le uniche cose ad aver preso vita.

Mi saltò all’occhio il volo ipnotico di una falena, che attraversò la stradina con sguardo distratto. Quando poi voltò il capo e mi notò fece marcia indietro. Rimase ferma a mezz’aria ad osservarmi curiosa, tenendosi a qualche metro di distanza. Sono sicurissima che mi fece un inchino prima di procedere per la via, e che avesse detto qualcosa con una ronzante e incomprensibile vocina; un esercito di formiche, che entrava furtivamente nelle cucine di un ristorante da una fessura nella parete, schiamazzava e intonava delle marce mentre portava dei minuscoli pezzi di pane al suo formicaio; un grillo cominciò a frinire più energicamente quando posai lo sguardo su di lui, e una lucertola si agitò e scosse la lingua come saluto, facendo di tutto per farsi notare.

«Tutto questo è… magnifico» mormorai.

Non credevo ai miei occhi: guardavo tutto come quando un bambino vede la neve per la prima volta; era come se fino a quel momento avessi osservato il mondo con delle lenti noiose e grigie che mi avevano impedito di vedere la realtà per quello che era.



Chi è l'autore?
Valerio D’Elia nasce a Gallipoli nel 1993, in Puglia. Dopo aver dedicato l’adolescenza alla musica, capisce che ciò che sta cercando veramente è un modo per esprimere al meglio la sua interiorità. Mette così da parte la batteria per dare spazio alla quintessenza della comunicazione, alla forma artistica più adatta per inviare un chiaro messaggio: la scrittura.

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