SEGNALAZIONE FANTASY - LA STAGIONE DEL RITORNO
La segnalazione di oggi è dedicata a un romanzo fantasy epico di una scrittrice italiana di cui ho letto apprezzamenti in rete e, dopo aver dato una lettura alla trama, mi è sembrato decisamente interessante, per cui spero presto di leggerlo. Intanto ve lo presento.
Titolo: La stagione del ritorno
Autore: Angela Di Bartolo
Editore: Runa Editore
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo
Pagine: 696
ISBN: 9788897674498
Prezzo: 19,90 euro
Disponibile sul sito della casa editrice e sugli store online.
Link Amazon, con estratto dal romanzo.
Pagina Facebook del romanzo.
Link Mondadori Store per chi legge su Kobo (ereader)
Recensione su "Isola Illyon"
Trama: Nelle
Terre d’Oriente si verificano strani delitti. Savìla e Lirian se ne
addossano a vicenda la colpa. Diffidenza e sospetto si spargono
come un veleno, dopo secoli di pace si torna a parlare di guerra. Pochi
sanno che è un altro, il nemico: un’ombra maligna che penetra le menti degli uomini, che fa leva sul loro orgoglio per asservirli, per spingere i popoli a uno scontro totale. E la guerra esploderà, feroce fino alla barbarie, coinvolgendo tutte le Terre d’Oriente. L’unica speranza è un fiore d’argento, un talismano che solo un uomo potrà ritrovare. Sarà un cammino sull’orlo dell’abisso, un arduo viaggio per luoghi remoti ma anche all’interno di sé, a confronto coi propri demoni in una lotta dall’esito mai scontato.
La
Stagione del Ritorno è la storia di una discesa all’inferno e di una
faticosa risalita, in un difficile percorso di maturazione di individui e popoli verso un nuovo equilibrio.
Universo
fantastico e realistico insieme, quello de “La Stagione del Ritorno” è
un mondo dai tratti rinascimentali e mediterranei dove re e contadini, servitori e maghi si muovono tra intrighi di corte e incantesimi, creature del male e battaglie, eroismo e tradimento. Una
storia a più voci narrata con una sensibilità moderna, attenta alle
dinamiche interiori e interpersonali, agli interrogativi etici, ai conflitti, ai simboli. Un fantasy non convenzionale rivolto a lettori che amino immergersi in mondi complessi, lettori in cerca non solo di evasione, ma anche di stimoli di riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana.
Un'ombra si stende su Lirian, sulle Terre d'Oriente incombe la notte.L'odio, la guerra bruciano corpi e cuori.Nelle tenebre dorme una luce, solo un uomo potrà ridestarla.Riuscirà a sconfiggere il buio? Sarà capace si sacrificare tutto?
Prefazione dell'editore (Fabio Pinton, Runa Editrice)
Con mano elegante e sicura e uno stile spesso musicale, Angela Di Bartolo, nel suo romanzo fantastico La Stagione del Ritorno, ci accompagna attraverso le Terre d’Oriente, un mondo realistico e conflittuale dalle caratteristiche rinascimentali e mediterranee, a riscoprire valori antichi e tuttavia immortali.
L’autrice
rielabora in modo personale i temi caratteristici del fantasy classico.
Il viaggio, per esempio, è per i protagonisti anzitutto un percorso
nella propria interiorità, in cui il dominio e il sacrificio di sé sono
alla fine le carte vincenti. La coscienza del male compiuto e subìto li
tormenterà a lungo e la vera vittoria, semmai la guerra possa avere dei
vincitori, sarà il ritorno alla propria umanità. Per nessuno di loro
sarà facile. Avranno bisogno di umiltà e coraggio per superare il dolore
e la colpa, per ritornare ad amare e a vivere.
Il
racconto è percorso da una vena di malinconia: il tempo che passa, la
giovinezza e la vita destinate a finire sono una sorta di fil rouge cui
si contrappongono i valori della memoria e della solidarietà verso gli
altri, quali strumenti per superare la morte e la finitezza
dell’individuo.
Uno
dei temi portanti dell’opera è quello della risposta dell’individuo di
fronte al problema del male. Malgrado l’influsso di un’entità malvagia
che manipola menti e cuori, gli uomini restano responsabili delle loro
scelte, scelte peraltro non prive di contraddizioni: nessuno è del tutto
innocente, pochi sono del tutto perfidi. Colpa e nostalgia di
innocenza, caduta e redenzione sono i poli fra i quali i personaggi sono
costantemente obbligati a muoversi.
Analogamente
agli individui, ognuna delle nazioni in guerra ha ragioni e colpe,
ferocia e pietà si ritrovano da entrambe le parti. Sull’uno e sull’altro
fronte, la ragion di stato impone agli individui laceranti conflitti di
coscienza.
La
narrazione, che di tanto in tanto apre squarci su un lontano passato,
pone di volta in volta in primo piano uno o più personaggi. Gli eventi
vengono visti attraverso gli occhi di questi, in una serie di trame e di
sottotrame che coinvolgono un gran numero di attori e comparse: soldati
e servitori, osti e re, contadini e creature magiche. Di
incredibile bellezza sono le descrizioni dei paesaggi e delle città che
scaturiscono dalla penna di Angela Di Bartolo. Lo sguardo rimane
incantato innanzi alla natura a volte lussureggiante di valli e fiumi, a
volte dura e aspra delle montagne innevate o degli aridi deserti
attraverso i quali l’autrice ci accompagna durante questo lungo viaggio.
Conoscendo
l’amore dell’autrice per la letteratura fantastica, non ho potuto non
notare influenze tolkieniane, assimilate e rielaborate in chiave
personale dando vita a un mondo originale, tratteggiato con vivacità e
freschezza. Particolare attenzione viene riservata alla psicologia dei
personaggi e ai loro intimi drammi, spesso rappresentati in maniera
onirica e visionaria, non priva di suggestioni psicanalitiche.
Potrei
dilungarmi ulteriormente su La Stagione del Ritorno, che tanto ci
sarebbe da dire, e pure su Angela Di Bartolo, la cui opera rivela una
profonda cultura e sensibilità storica, artistica e sociale. Ho
preferito limitarmi a queste poche righe per introdurre appena il
lettore, lasciando a lui il piacere di scoprire e assaporare la storia…
Buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento