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martedì 12 novembre 2024

Segnalazione cofanetto "Io sono Lunar" di Daisy Franchetto

 Segnalazione cofanetto "Io sono Lunar" di Daisy Franchetto

Bentrovati, lettori. Oggi vi segnalo l'uscita del cofanetto di "Io sono Lunar", meravigliosa saga fantastica, a tratti onirica, di Daisy Franchetto, già ospitata e recensita sul blog "I mondi fantastici". La nuova edizione, con copertina di Candida Corsi, è edita da DZ Edizioni.



Conosci la morte, possiedi la morte, trasforma la morte.

Io sono Lunar – Cofanetto è la raccolta della trilogia ideata da Daisy Franchetto che comprende i volumi: Dodici Porte, Sei Pietre Bianche e Tre lacrime d’oro.

Una trilogia che si dipana attraverso portali misteriosi.

Nessuno sarà più lo stesso alla fine del percorso.

Non Lunar, la protagonista, non le creature fantastiche che incontra e nemmeno la morte.

Dodici porte per conoscere la propria storia.

Sei pietre bianche per saper usare il potere.

Tre lacrime d’oro per trasformare la morte.


Daisy Franchetto è nata a Vicenza, città intrisa di grazia palladiana, ma vive a Torino, città del mistero, e si occupa di counseling.

La scrittura è una passione nascosta che ha iniziato a coltivare tardi.

Ciò che scrive nasce dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili, i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di se stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella sua psiche.

“La scrittura mi rende una persona migliore.”

Oltre a scrivere romanzi, racconti e brevi articoli, gestisce da qualche anno un blog nel quale riversa i suoi pensieri e il suo punto di vista sul mondo. Da qualche mese è nata la sua nuova rubrica onirica: I don’t sleep, I dream in collaborazione con il gruppo Dark Zone. Piccolo appuntamento nel quale ospita scrittori emergenti chiedendo loro di condividere un sogno.


Disponibile sul sito DZ Edizioni.


venerdì 20 luglio 2018

Promozione Dark Zone: libri a 10 euro

Promozione Dark Zone: libri a 10 euro

Viaggiatori, oggi una super news! La Dark Zone (DZ Edizioni) ha lanciato una nuova promozione estiva, per fare scorta di libri: tutti i libri a 10 euro l'uno! Senza minimi d'acquisto (se ne può acquistare anche uno solo). Figata! :)


Come funziona?

Andate sul sito Dark Zone, alla pagina Promozione Estiva (qua).

Indicate la quantità di libri che volete ricevere (1, 2, 3 ecc.).
Cliccate su Acquista e, nelle note dell'ordine, inserite i nomi dei titoli che desiderate ricevere.

Per ogni titolo acquistato pagherete 10 euro.
Inoltre riceverete anche gli ebook dei libri acquistati.

Una doppia promo, figata!


Tra i titoli tra cui potete scegliere nel catalogo Dark Zone c'è anche il mio "Berserkr", ovviamente, che vi invito a scoprire, per non incorrere nelle ire di Ulrik Von Schreiber, in modalità berserksgangr!

"Berserkr", di Alessio Del Debbio.

Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è finita, gli Accordi dell’89 sono stati firmati e la città è stata divisa in sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All’interno della ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione, incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le stirpi. 

Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali, iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo Spirito Protettore della Città, l’Orso di Berlino, che non attende altro che liberare la propria furia.

Il libro ha vinto il secondo premio al Trofeo Cittadella 2018.


Qualche consiglio di lettura?

Ecco alcuni bei titoli che ho letto e scelto per voi (trovate tutte le recensioni sul blog).

"Ostilium" di Stefano Mancini.

Un bel dark fantasy sul tema "demoni". Giunto a Vidaara il ricco mercante Galor viene accusato di un crimine spregevole e giustiziato. Ma quando il boia prepara il corpo per la sepoltura, scopre qualcosa che getta ombre su una morte piena di ambiguità. Chi ha ordinato quell’uccisione? Per quale motivo? E che cosa c’entra l’Ostilium, la “Porta dei demoni”? Al boia, accompagnato da due improbabili alleati, il compito di trovare le risposte. E forse anche quello di difendere il mondo da un male antico e senza volto.

"Io sono Lunar", trilogia di Daisy Franchetto, composta da "Dodici porte", "Sei pietre bianche" e "Tre lacrime d'oro".

"Dodici Porte" è una fiaba dark che si snoda attraverso dodici passaggi che la protagonista Lunar deve superare, scoprendo luoghi e mondi inaspettati. Inizia così un percorso di guarigione spirituale dalle violenze subite nel mondo reale. Un viaggio iniziatico alla scoperta delle proprie origini. I personaggi e i luoghi che Lunar incontra sono simboli generati dal suo subconscio, manifestazioni del suo dolore.

"Sei pietre bianche".

Lunar è tornata. A tre anni dall’esperienza nella Casa e dalla violenza che l’ha messa di fronte a un duro processo di trasformazione, la giovane protagonista di Dodici Porte non è più una ragazzina. Abita da sola in un piccolo appartamento in città, studia e lavora. Accanto a lei il fedele cane Sinbad, su cui grava una maledizione che Lunar non conosce, e l’anello che le ricorda costantemente il legame con la Terra dei Morti. Dopo l’ultima visione avuta fuori dalla Casa, nella quale un bambino veniva rapito da un gigante, la giovane non ha più avuto esperienze del genere, o contatti con altre Dimensioni. A volte stenta a credere che ciò che ha vissuto nella Casa sia davvero accaduto. Ma c’è l’amico Sinbad a ricordarle chi lei sia. Lunar ha stretto amicizia con Odilon, un bambino dal passato misterioso che vive in orfanotrofio. Proprio la scomparsa del piccolo, ad opera di un essere spaventoso, riporterà la nostra protagonista e il suo amico a quattro zampe a contatto con le Dimensioni parallele. Lunar e Sinbad, con l’aiuto di Altea, proveniente dai Cieli Razionali, si metteranno sulle tracce dei rapitori di Odilon. Ha inizio il viaggio attraverso sei portali dimensionali rappresentati da sei lapidi bianche. Di nuovo un percorso che è insieme scoperta di se stessi e di luoghi sconosciuti. Di nuovo avventure formidabili che svelano quanto ci sia di sublime e oscuro nell’inconscio.


"Tre lacrime d'oro", il gran finale della saga!

Qualcuno è tornato a vivere su Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta.

Inquietanti rapimenti coinvolgono tutto l’Ovoide.

Il tempo dell’attesa è finito, Lunar vuole tornare alla Vita, ma per farlo dovrà affrontare la Morte. È lei a custodire Sinbad, è lei il mistero più grande.

Due storie si intrecciano e attendono il momento dell’incontro.

È l’ultima avventura, la chiusura di una vicenda intensa, la fine e l’inizio delle Vita.

Lunar lascia i Cieli Razionali in compagnia di Sky, lo Spirito Guida. Ha deciso di riportare in vita Sinbad che si trova nella Terra dei Morti. Per farlo dovrà cercare un misterioso libro, depositario di un sapere assoluto. Carte dal significato oscuro la guideranno lungo i dedali di un Labirinto che si rivelerà essere molto altro. Ma Lunar è inseguita, come tutti i Nativi di Prima Stella d’Incanto è braccata. Qualcuno è interessato ai poteri degli abitanti della Dimensione distrutta e, in particolare, ad Agav, regina di Prima Stella d’Incanto e amica di Lunar. Agav non è più ci  che molti ricordano.

Nulla è come appare in questa storia che si muove su piani fantastici, onirici, psichici. 


"Nora", romanzo horror di Giacomo Ferraiuolo. Crudo, inquietante, intenso!

"Nora" è un viaggio, che a tratti fa paura, perché mostra i lati più perversi dell'animo umano: violenza, stupri, raggiri, bugie, male inflitto per il piacere di farlo, sono tutti elementi che dominano nel romanzo, a ogni livello. Si va dalle malelingue di quartiere, uno stormo di pettegole maligne sempre pronte a puntare il dito contro gli altri, senza mai guardarsi per sé, a tradimenti di coppia, a peccati di lussuria di cui più o meno tutti sono colpevoli, fino a un segreto oscuro, che gocciola lento nel cuore di Nora, inquinandolo e mutandola in ciò che oggi è.


"Non devi dormire", racconti horror di Giacomo Ferraiuolo.

Quante forma ha la paura? In questa raccolta ce ne sono undici. La perversione e l’ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero.

Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio attraverso gli angoli oscuri dell’animo umano. Tenteranno di fare luce sull’Io nascosto che tutti celiamo. Pagine marcate dall’inesorabile presenza del male accompagnano la lettura permettendoci di comprendere che l’essere umano non è nient’altro che un semplice involucro malato. Passioni violente e ossessioni morbose prendono vita tra le pagine. Un’unica regola: Non Devi Dormire.

"Gli spiriti selvaggi", di Andrea De Angelis


Punto di forza del libro è sicuramente l'enorme attenzione, sostenuta da un grande studio e da un'elaborata fase di ricerca e documentazione, dedicata alla creazione del mondo, roba da far invidia a Tolkien! La ricostruzione storica e cosmogonica delle terre di Asha è davvero accurata, con tanto di manuali, cronache e manoscritti sulle origini del mondo, sui primi Cavalieri di Asha e i draghi originali. Abbondano le descrizioni, le storie e la Storia del mondo, che contribuiscono a creare un'ambientazione forte, potente, vivida, e non un piatto sfondo. 

Infine, i draghi, dicevamo. Sì, i draghi sono creature fantastiche e, al pari degli umani, possono essere buoni e cattivi, possono compiere le loro scelte. Ci sono tanti tipi di draghi, che l'autore presenta man mano nel corso del romanzo, descrivendone caratteristiche e peculiarità con attenzione. In particolare, ai fini della trama, sono importanti gli elementraghi e i sendraghi, ossia i draghi senzienti. Per cui, se vi imbattete in un lucertolone volante, attenzione! Osservate bene, le ali, le squame, la forma del corpo, per riconoscerlo e chiamarlo col giusto nome! ;)

"Legacy of darkness", saga di Miriam Palombi, comprendente "Il pentacolo" e "Il respiro del diavolo".

"Il pentacolo" è un romanzo breve, un centinaio di pagine, che mescola fantastico e scienza. Siamo a Londra, in una Londra un po' ucronica, un po' futuristica, dove il confronto tra scienza e fede, tra verità e finzione, tra realtà e leggenda, anima il cuore di Malcolm McFarrell, ultimo membro del Pentacolo ancora in vita. L'eccentrico personaggio incarica allora il fido Galahad di andare a cercare, in giro per il mondo, i membri del nuovo Pentacolo, cinque individui dotati di straordinarie abilità: Connor, Edward Raven, Dimitri Ivanoff, Tyron e Elizabeth Wu. Cinque personaggi molto diversi tra loro, che provengono da luoghi e culture diverse, che dovranno imparare a conoscersi e a convivere, con i loro poteri e tra di loro.

Buona lettura a tutti! :)

lunedì 17 luglio 2017

Dietro le quinte di "Io sono Lunar": l'ovoide delle dimensioni

Dietro le quinte di "Io sono Lunar": l'ovoide delle dimensioni

Bentrovati, lettori, con la rubrica "Dietro le quinte", che esplora i retroscena di alcuni romanzi già recensiti sul blog. Oggi parliamo della splendida trilogia "Io sono Lunar", di Daisy Franchetto (edita da Dark Zone Edizioni), che ci ha tenuto compagnia negli ultimi mesi. Veloce promemoria, qua trovate gli articoli su "Dodici porte" (primo capitolo), "Sei pietre bianche" (secondo capitolo) e sul recentissimo "Tre lacrime d'oro". In questi romanzi Lunar, la protagonista, viaggia tra le dimensioni ma, già lo si capisce nel secondo libro, durante la spiegazione di Alma, non sono dimensioni casuali, bensì ordinate secondo un criterio ben preciso. Vanno tutte, infatti, a comporre l'ovoide, che oggi scopriremo meglio con le parole dell'autrice! :)

L’Ovoide delle Dimensioni

Parlare dell’Ovoide delle Dimensioni è parlare della struttura portante di tutta la trilogia Io sono Lunar. L’Ovoide non è solo una mappa, è una rappresentazione della psiche.
Confusi?
Facciamo un passo indietro. Lo schema dell’Ovoide è stato ispirato da qualcuno. Quindi l’ho copiata? No, no del tutto.
Ho studiato, e sto ancora approfondendo, la Psicosintesi di Roberto Assagioli, che è stato il primo psichiatra italiano.
La Psicosintesi si avvale di due schemi per rappresentare la psiche, chiaramente senza la pretesa di poter imbrigliare in questo modo un tema così ampio. Uno dei due schemi è l’Ovoide della Psicosintesi, che vedete qui a fianco. Brevemente, l’Ovoide è diviso in tre settori comunicanti tra di loro.
In basso troviamo l’Inconscio Inferiore (in cui risiedono gli istinti, i complessi psichici a forte tonalità emotiva), in mezzo troviamo l’Inconscio Medio (sede degli elementi psichici simili a quelli della coscienza di veglia), in alto troviamo l’Inconscio Superiore (sede delle intuizioni e delle ispirazioni superiori). Al centro dell’Inconscio Medio troviamo il Campo della Coscienza e, al centro di questo, l’Io. All’apice dell’uovo invece incontriamo il Sé Superiore, collegato all’Io. Questo per sommi capi lo schema sul quale mi sono basata. Mi preme sottolineare che Assagioli non ha mai fatto una discriminazione morale tra i vari settori. In sostanza, non c’è nulla che sia migliore di qualcos’altro. Gli istinti non sono né migliori né peggiori delle intuizioni più alte, sono tutti necessari.

Ma come mai vi racconto tutto questo? Perché lo spirito del mio Ovoide è molto simile a quello di partenza, anche se il povero Assagioli forse ora si sta un po’ crucciando (ciao Roberto, non me ne volere).
Anche nel mio Ovoide delle Dimensioni ci sono dei settori, che rispettano quelli della Psicosintesi e che cercano di rappresentare gli elementi originali. Anche per la mia visione non c’è nulla che sia meglio di altro, ogni Dimensione porta una sua istanza. Ciò che fa la differenza è il grado di integrazione. Più una Dimensione rimane chiusa, più i toni si esasperano. Più una tenta di primeggiare, più si crea disarmonia.

Assagioli proponeva, nella sua teoria e pratica psicologica, un percorso che portasse all’armonia tra le parti. Ecco, il mio Ovoide non è in armonia. Le avventure, le difficoltà che si vivono nella storia che narro, sono dovute alle lotte tra Dimensioni, al tentativo di detenere il potere a scapito di altri. In questo la mia idea è una perfetta rappresentazione di quel che viviamo quotidianamente: emozioni che ci inghiottono, tentativi fallimentari di razionalizzare ciò che andrebbe semplicemente vissuto, istinti che esplodono improvvisamente e inconscio che irrompe facendoci perdere come in un labirinto.

Adesso la smetto di cianciare sulla psiche (cosa di cui potrei parlare per lunghe ore) e vi porto in un breve viaggio tra le Dimensioni. Ci state? Si parte!
Da qualche parte bisogna iniziare e allora iniziamo dall’alto.
Sulla punta dell’Ovoide delle Dimensioni troviamo Illaos, la Città degli Angeli. È un luogo di nuvole e palazzi bianchi in cui vivono creature che originano dall’Armonia stessa. Quindi è un luogo di pace? No, assolutamente no, qui non dorme sogni felici nessuno, nemmeno gli angeli.
Subito sotto incontriamo Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta. È disabitata, o almeno così si crede per i primi due romanzi della mia trilogia, ma poi qualcosa accade anche lì.
I Cieli Razionali sono l’ultima roccaforte delle Dimensioni Superiori. Qui regna l’ordine e il raziocinio. Niente emozioni fastidiose a turbare gli animi, sono tutti un po’ freddini e rigidi. Questo finché non fa la sua comparsa Re Sore…

Centralissima rispetto all’Ovoide incontriamo la Dimensione Terrestre. È la Dimensione che ignora l’esistenza di tutte le altre. Quel che vi si incontra lo sapete benissimo, ci vivete.
Il vero centro è il Regno Perduto di Egoo, ma di questo non vi racconto nulla, perché, di quel che accade lì, troverete resoconto nel mio nuovo romanzo ora in scrittura. Pazienza, pazienza, tanta pazienza.
A sinistra e a destra della Dimensione Terrestre si trovano due Meta Dimensioni: Uralia (popolata dei belligeranti Ural) e Anguuna (dove vive un popolo retto da una monarchia tutta al femminile).
Quell’isoletta volante con al centro un obelisco nero è una vera chicca. È un varco Dimensionale, anzi un crocevia, da lì si può partire per visitare sei Dimensioni diverse.

Cominciamo a scendere ed ecco la Città Cimiteriale che, come il nome anticipa, è disseminata di lapidi. Ci vive l’Uomo delle Bare insieme ai fantasmi e ai morti in attesa di destinazione.
Poi incontriamo la Terra dei Morti, devo ammetterlo, forse la mia Dimensione preferita. Ci troviamo un sacco di bella gente. Innanzitutto, Cinque Porte sorvegliate da altrettanti guardiani. Nella Prima troviamo la Nana Terrosa, una bambola di terracotta molto cattiva. Nella Terza, nella Quarta e nella Quinta invece si sono i Draghi Alchemici. Nigredo, Albedo e Rubedo. Un momento… ma non ci hai detto niente della Seconda Porta! Lo so, lo so. E non ho intenzione di dirvi nulla (malefica).
Subito sotto troviamo tre Dimensioni al prezzo di una. Gli Oceani Perduti (luogo di emozioni incontrollate), Tukana (città delle pulsioni, lì sì che ci si diverte) e Valle Tetra (dove vivono gli Orchi).

Sotto a tutto c’è il Mondo Ctonio, un luogo ostile assai. Sventolato dall’Inconscio, i suoi abitanti sono costretti a vivere sotto una cupola, altrimenti impazziscono. In mezzo alla Giungla degli Incubi troviamo il Labirinto, un luogo in cui è facile entrare, ma non uscire.
Il viaggio si conclude qui, spero di non avervi ammorbato troppo, sicuramente non si annoiano gli abitanti delle Dimensioni.
Non mi resta che ringraziarvi di cuore per avermi prestato attenzione, spero di incontrarvi presto a spasso per l’Ovoide.
Daisy


mercoledì 21 giugno 2017

Recensione "Tre lacrime d'oro" di Daisy Franchetto

Recensione "Tre lacrime d'oro" di Daisy Franchetto

Siamo al gran finale! Dopo averci tenuto compagnia per tre romanzi, è tempo di salutare Lunar e i suoi amici, impegnati in quest'ultimo volume in un'epica battaglia, per garantire (nientepopodimenoche!) la salvezza e la stabilità dei mondi dell'ovoide. Ecco il mio articolo su "Tre lacrime d'oro", bellissimo romanzo di Daisy Franchetto che conclude la trilogia "Io sono Lunar", edito da Dark Zone Edizioni.

A differenza di "Sei pietre bianche", che poteva essere letto anche senza aver letto "Dodici porte", in questo caso la lettura dei volumi precedenti è obbligatoria per meglio comprendere situazioni e personaggi. E anche perché è davvero un bel viaggio, che vale la pena compiere fin dall'inizio.


Dove eravamo rimasti? Alla fine di "Sei pietre bianche" (articolo qua), Lunar è rimasta separata dal suo caro Sinbad, che non è riuscita a salvare, purtroppo. Un dolore grave le pesa sul cuore, un dolore aumentato anche dall'odio che il padre di Sinbad sta dirigendo su di lei. Come se non bastasse, suo fratello (Arghento) ha stretto un patto con le streghe di Tukana (Ana, Fidia e Pula), che hanno fomentato i suoi deliri imperiali, eleggendosi a nuovo Sovrano di Prima Stella d'Incanto. Anzi diventando il Sovrano. Un patto pericoloso che ha ripercussioni su tutti i mondi dell'Ovoide.


"Tre lacrime d'oro"è quindi un romanzo movimentato, dove fanno da padrone avventura e azione, molto più che nei romanzi precedenti, che erano di scoperta (di sé, nel caso di Lunar, e delle proprie capacità, della propria dimensione, della storia dei mondi). Adesso Lunar è cresciuta, ha imparato a stringere i denti e cerca di andare avanti comunque, nonostante tutto. Eppure non si arrende, continua a lottare per il suo popolo prigioniero e disperso, per le dimensioni e per tutti i suoi amici che le abitano, e ovviamente per Sinbad. Perché (forse) c'è una possibilità di salvarlo. Forse c'è un modo per abbracciarsi un'ultima volta. Una speranza sottile a cui Lunar si aggrappa, con coraggio e dedizione, ma mai con egoismo, mai mettendo prima la sua felicità della salvezza dei mondi. E chissà quanto deve esserle costato un simile altruismo!

In "Tre lacrime d'oro" rivediamo vecchi amici, come Sky, il guardiano di Lunar, fedelissimo amico e compagno di vita, e poi Nabis e Odilon, con i loro poteri, e le sorelle Altea e Solog, Ci sono anche nuovi personaggi, come Spiral e Agav, e i Mutanti creati dal Sovrano, come Testa d'Ape, Testa di Rettile ecc. Un calderone di personaggi, situazioni e ambientazioni a dir poco esplosivo, che terrà il lettore incollato fino alla fine. Ottima anche la scelta di alternare i capitoli, seguendo sia Lunar e Sky che Spiral e Agav e, infine, il Sovrano e i Mutanti, in modo da avere una panoramica più completa su quanto sta accadendo nei vari mondi. 
Procedevano a ritmo serrato tra gli alti fusti scuri che parevano non aver mai conosciuto vegetazione. Eppure, più che morti sembravano in attesa. Erano stati feriti nel profondo e ora aspettavano pazienti che qualcosa accadesse o che qualcuno giungesse a salvarli. Irriducibili, affacciati al baratro della fine, opponevano una silenziosa ma tenace resistenza. Non avrebbero ceduto.
Passando accanto a una pianta, un ramo graffiò la mano di Agav. Spiral se ne accorse. «Scusa, cercherò di essere più attendo.» Il respiro dell’uomo era affannato.
«Sarà bene fermarsi un po’ a riposare», propose Paul.
La guida sembrò titubare, poi adagiò con delicatezza l’amico a terra. Si sedettero tutti in silenzio.
Agav osservò la mano: il graffio tagliava tutto il dorso. Una goccia di sangue si era affacciata alla ferita. Nella sua rotondità, scarlatta e perfetta, tremò. La osservò meglio: sembrava essersi animata. Vibrò ancora e si protese verso il cielo nero che andava rischiarandosi, una minuscola perla rossa.
Si staccò dalla mano e si librò in aria, accompagnata da una forza sconosciuta, fu adagiata a terra e lì assorbita. Il giovane osservò la scena sbigottito.
Questa terra ha bisogno di me, del mio sangue, della mia presenza.

Infine, a differenza dei precedenti romanzi, forse più intimistici, in questo libro l'azione regna sovrana fino al gran finale, all'epica battaglia per la salvezza dei mondi che sconquassa Prima Stella d'Incanto. Un volume che, da questo punto di vista, si configura come il Ragnarok dell'Ovoide e, proprio come nel Ragnarok, alcuni Dei cadono, altri mutano e rinascono, perché cos'altro è la vita se non mutamento continuo? 



Un romanzo consigliatissimo, ovviamente a chi ha già letto gli altri due! Tra l'altro al momento è in corso una super promozione sul sito "Dark Zone": un bel 3x2. Per cui potete acquistare i tre volumi della saga "Io sono Lunar" pagandone soltanto due! Ma affrettatevi! Credo sia una bellissima occasione per scoprire una giovane talentuosa autrice e farsi trascinare, dal suo stile morbido e delicato, in un viaggio tra i mondi, che è un viaggio anche dentro noi stessi e le nostre paure. Pronti? Varcate la soglia, la Casa vi aspetta, e poi le dodici porte della vostra conoscenza! Buon viaggio! :)

lunedì 29 maggio 2017

Intervista a Daisy Franchetto

INTERVISTA A DAISY FRANCHETTO

Attenzione! Oggi il blog "I mondi fantastici" ha il piacere e l'onore di ospitare Daisy Franchetto, autrice della bellissima trilogia fantastica-onirica "Io sono Lunar" edita da Dark Zone edizioni (qua gli articoli su "Dodici porte" e qua su "Sei pietre bianche"). Di solito è Daisy che intervista gli autori, oggi invece è toccato a lei! Pronti per scoprire qualcosa di più sull'autrice del mondo di Lunar? ;)

Ciao Daisy,
parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Ciao Alessio e ciao a tutti!
Ho tanti interessi, anche diversi tra di loro, però tra tutti forse spicca la passione per l’essere umano e il desiderio di sondare i fondali dell’anima, con la consapevolezza di avere davanti un universo. Per questo motivo studio testi esoterici, soprattutto quelli che sviluppano un parallelismo tra psiche e simboli esoterici. Per il resto sono una militante ambientalista e una sostenitrice dei diritti umani.



Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Verso quali generi, o quali tipi di storie, sei orientata?

Il mio approccio alla scrittura è stato, ed è, conflittuale. Scrivere mi regala momenti di benessere che nessun altro tipo di attività riesce a donarmi, ma vivo un continuo conflitto interiore, non durante, ma prima e dopo. Non mi sento mai all’altezza e le mie storie non sembrano mai sufficientemente interessanti. Nonostante questo, continua a farlo, perché scrivere è la mia cura.
Anche se non mi sento legata in particolare a nessun genere, come scrittrice mi rendo conto di avere una marcata propensione al fantastico. Le mie storie sono vicende fantastiche che cercano di rappresentare simbolicamente il nostro mondo interiore, senza tralasciare il piacere di scrivere qualcosa di avventuroso.

Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?

Nelle letture sono eclettica, praticamente non c’è nulla che non leggerei. Per me esiste solo una distinzione tra libri scritti bene, e che hanno una storia da raccontare, e romanzi che queste caratteristiche non le hanno. Fatico molto a leggere romanzi che altro non sono se non fotocopie di altre storie. Ho amato molte storie, ma il libro che mi è rimasto davvero incollato all’anima è Dell’amore e di altri Demoni di Gabriel Garcia Marquez.


Passiamo al tuo libro “Dodici porte”, presentalo e raccontaci come è nato. Cosa avevi in mente all’inizio? Già sapevi che avrebbe dato il via a una saga?

Dodici Porte è nato in una notte di temporale, il 23 aprile del 2009. Una data che non scorderò. Avevo in mente di raccontare la violenza sulle donne, ma con uno sguardo che sentissi mio. E ne è uscito un romanzo fantastico, dalle sfumature oniriche, che parla di un tema molto doloroso. Non pensavo sarebbe diventata una trilogia e ho cercato di contenere il lato fantastico, ma ad un certo punto ho dovuto lasciarlo andare. Verso la fine della scrittura mi sono resa conto che la storia non finiva lì e che sarebbe diventata una trilogia. Il viaggio di Lunar non era concluso.

Chi è Lunar? Cosa puoi dirci di lei?

Lunar è un personaggio fantastico, ma non solo.  L’ho creata per dare un’occasione di vita, anche se solo sulla carta, a una creatura scomparsa troppo presto. Ne è uscita questa figura di eroina che non ha particolari doti fisiche, ma possiede il dono dell’introspezione. Sa guardarsi dentro e non teme quel che incontrerà.

“Sei pietre bianche” prosegue le avventure di Lunar. In cosa si differenzia da “Dodici porte”?


Con Sei Pietre Bianche cambiamo registro. Lunar esce da un mondo solo interiore per iniziare un viaggio nella psiche umana. Sarà comunque costretta a confrontarsi con se stessa, ma con uno sguardo più ampio e dinamico.

Infine “Tre lacrime d’oro”, cosa dobbiamo aspettarci dal capitolo finale?

Tre Lacrime d’Oro è la sintesi tra i due romanzi precedenti. Ho riversato in questo romanzo le tinte più forti e i contenuti più esoterici. In Tre Lacrime d’Oro tocchiamo la fine e l’inizio di tutte le cose.

Come procedi nella scrittura? Scrivi di getto, programmi, fai schemi?

Prima di iniziare a scrivere mi assicuro di avere la giusta carica, che per me significa capire se la storia avrà la spinta per nascere e superare tutte le difficoltà che incontrerà. Poi raccolgo il materiale che mi serve, studio e mi documento. Ho in testa uno schema di massima e scrivo appunti volanti per fissare le idee che arrivano in qualsiasi momento. Poi inizio a scrivere e so che sarà un percorso lungo. Scrivo, rileggo, torno indietro, sistemo, poi vado avanti, poi mi dico che non finirò mai, poi devo assolutamente portare a termine il progetto e poi e poi. Insomma, un dibattimento interiore non da poco.


Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Seguendo esattamente lo schema delirante che vi ho descritto poco più su, ho iniziato un nuovo progetto che è già entrato nel vivo del mio tormento interiore. Ma la spinta c’è e so che, tra qualche anno, potrei aver finito. È una storia che si collega alla geografia dei mondi che ho immaginato per la mia trilogia, ma che la sviluppa ulteriormente. Il titolo che ho pensato è Jerome La Crus, il Mezzovivo.

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.


Grazie a te!

mercoledì 19 aprile 2017

Recensione "Dodici porte" di Daisy Franchetto

Recensione "Dodici porte" di Daisy Franchetto

Amici lettori, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha sorpreso positivamente, ossia "Dodici porte", di Daisy Franchetto, edito da Dark Zone Edizioni. Avevo acquistato il libro allo scorso Lucca Comics ma purtroppo era rimasto in attesa sulla libreria fino ad ora. E cosa mi ero perso! Devo dire, è stata une lettura decisamente piacevole e di gran lunga migliore di quanto mi fossi aspettato. Ma andiamo con ordine; ecco intanto qualche notizia sulla trama.

"Dodici porte" inizia con una violenza. Lunar, la protagonista del romanzo, una ragazza semplice, che ama la vita e gli amici, viene violentata una sera in cui sta tornando a casa, senza che l'amico che la accompagnava la aiuti. Anzi, viene abbandonata lì, alla mercè dell'uomo che le rovinerà la vita. La prima parte è molto "realistica": la ragazza viene circondata dall'affetto dei genitori, che cercano di fare il possibile per riportare il sorriso sul suo animo spezzato, si barcamena tra ospedali e polizia, finché, durante uno di questi incontri, Lunar si trova di fronte l'uomo che l'ha violentata: Lucàs, e sente la sua storia. La sente nella mente (o forse nel cuore), apprende e partecipa al suo dolore. Da lì il romanzo prende una svolta fantastica, a tratti onirica, e Lunar inizia un viaggio attraverso dodici tappe, quasi delle prove che la nostra protagonista è tenuta a superare per ritrovare se stessa, per rimettere insieme i pezzi di un'anima rotta. Per fare questo si reca alla Casa.
"Non so come uscirne, non so a che cosa aggrapparmi, sembra che dovrò rinunciare a me stessa per sempre, se voglio continuare a stare in questo mondo. E questa non è una via d'uscita".
Ah, la Casa (non quella del Grande Fratello, per fortuna!), luogo di incontri e di magia, un po' la Roma della situazione, perché dalla Casa partono mille strade, che viaggiano tra i mondi, sentieri che Lunar dovrà attraversare e, come nel più classico viaggio dell'eroe, non sarà da sola. In questi viaggi, in queste porte che attraverserà, incontrerà personaggi sempre nuovi e, per gusto personale, credo che i personaggi siano tra i punti di forza del romanzo. Tutti grandiosi, tratteggiati ottimamente, originali, alcuni direi stravaganti: si va dalla Loba, a Mamà, al simpatico Virgilio con le sue ciabattine rosa, al mitico Sigfrido, il gatto acchiappa pensieri, e poi a tutti gli abitanti di Anguuna e Ural. 

Questa parte, quella centrale direi, è la più "classica" come impostazione, la storia sembra acquisire i tratti di un fantasy avventuroso, di viaggio e scoperta, ma l'autrice non dimentica mai qual è l'obiettivo principale di Lunar. Certo, salvare la regina di Anguuna è fondamentale,  per riportare l'equilibrio nel mondo e tra Anguuna e Ural, ma la sua missione va oltre, il suo viaggio non è ancora concluso. Tappe, prove, incontri, ma soprattutto scoperta di sé: Lunar imparerà molto in questo viaggio, ogni prova è un'occasione per testare se stessa, in termini di pazienza, capacità di discernimento, rapporto con gli altri, fiducia nel futuro. Quella che all'inizio era una ragazza rotta, che faticava a respirare, poi uscirà da tutta questa storia a testa alta; certo, il ricordo del trauma subito non svanirà, ma non le impedirà comunque di andare avanti, forte anche dei rapporti stretti durante le dodici prove. Quello con Sinbad, personaggio affascinante e misterioso, in particolar modo.

Il mondo creato da Daisy Franchetto è un mondo dove le donne sono figure importanti, spesso dimenticate o messe ai margini dagli autori fantasy. Per l'autrice, invece, sono figure centrali, da molti punti di vista, non soltanto per la scelta di una protagonista, ma anche per i ruoli che rivestono nel corso del romanzo: Mamà, la misteriosa matrona della Casa; la Loba, nelle sue forme umana e animale; Alma, la profetessa saggia e sempre attenta, e poi Maravé, la regina Anguuna, le donne Ural, tutte figure forti, in grado di adombrare quelle maschili. In generale, aggiungerei, c'è una forte attenzione dell'autrice verso le figure considerate solitamente "deboli" o "diverse", che nasconde una giusta critica verso certi pregiudizi, ma anche la speranza e la possibilità che le cose possano migliorare, che il futuro possa essere all'altezza dei sogni degli individui. Un po' come accade a Lunar che, pur con fatica e sofferenza, riesce a trovare la sua strada. 


Un'ultima precisazione: "Dodici porte" è il primo romanzo di una trilogia, che prosegue con "Sei pietre bianche" (articolo qua). Certo, alcuni aspetti rimangono in sospeso, ma il libro è sufficientemente conclusivo, adatto anche a chi non ama le saghe infinite: il percorso di rinascita di Lunar avviene attraverso dodici porte, le apriamo tutte e scopriamo i mondi che celano, come fossero una prima grande tappa. Di certo, la nostra protagonista non ha finito di raccontarci tutto, quell'anello che porta al dito, e quel cane che la segue come un'ombra, sospetto che abbiano ancora storie da narrare! E noi saremo ben lieti di scoprirle.

Buona lettura a tutti! Buon viaggio attraverso le dodici porte di Lunar!

Chi è l'autrice? Conosciamo Daisy Franchetto!
Sono nata a Vicenza, città intrisa di grazia palladiana, ma vivo a Torino, città del mistero, e mi occupo di counseling.
La scrittura è una passione nascosta che ho iniziato a coltivare tardi.
Ciò che scrivo nasce dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili, i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di me stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella mia psiche.
La scrittura mi rende una persona migliore.
Oltre a scrivere ramanzi, racconti e brevi articoli, gestisco da qualche anno un blog nel quale riverso i miei pensieri e il mio punto di vista sul mondo. Da poche settimane è nata la mia nuova rubrica onirica: I don’t sleep, I dream. Piccolo appuntamento nel quale ospito scrittori emergenti chiedendo loro di condividere un sogno.