Dietro le quinte di "Io sono Lunar": l'ovoide delle dimensioni
Bentrovati, lettori, con la rubrica "Dietro le quinte", che esplora i retroscena di alcuni romanzi già recensiti sul blog. Oggi parliamo della splendida trilogia "Io sono Lunar", di Daisy Franchetto (edita da Dark Zone Edizioni), che ci ha tenuto compagnia negli ultimi mesi. Veloce promemoria, qua trovate gli articoli su "Dodici porte" (primo capitolo), "Sei pietre bianche" (secondo capitolo) e sul recentissimo "Tre lacrime d'oro". In questi romanzi Lunar, la protagonista, viaggia tra le dimensioni ma, già lo si capisce nel secondo libro, durante la spiegazione di Alma, non sono dimensioni casuali, bensì ordinate secondo un criterio ben preciso. Vanno tutte, infatti, a comporre l'ovoide, che oggi scopriremo meglio con le parole dell'autrice! :)
L’Ovoide delle Dimensioni
Parlare dell’Ovoide delle
Dimensioni è parlare della struttura portante di tutta la trilogia Io sono
Lunar. L’Ovoide non è solo una mappa, è una rappresentazione della psiche.
Confusi?
Facciamo un passo indietro. Lo
schema dell’Ovoide è stato ispirato da qualcuno. Quindi l’ho copiata? No, no
del tutto.
Ho studiato, e sto ancora
approfondendo, la Psicosintesi di Roberto Assagioli, che è stato il primo
psichiatra italiano.
La Psicosintesi si avvale di due
schemi per rappresentare la psiche, chiaramente senza la pretesa di poter
imbrigliare in questo modo un tema così ampio. Uno dei due schemi è l’Ovoide
della Psicosintesi, che vedete qui a fianco. Brevemente, l’Ovoide è diviso in
tre settori comunicanti tra di loro.
In basso troviamo l’Inconscio
Inferiore (in cui risiedono gli istinti, i complessi psichici a forte tonalità
emotiva), in mezzo troviamo l’Inconscio Medio (sede degli elementi psichici
simili a quelli della coscienza di veglia), in alto troviamo l’Inconscio
Superiore (sede delle intuizioni e delle ispirazioni superiori). Al centro
dell’Inconscio Medio troviamo il Campo della Coscienza e, al centro di questo,
l’Io. All’apice dell’uovo invece incontriamo il Sé Superiore, collegato all’Io.
Questo per sommi capi lo schema sul quale mi sono basata. Mi preme sottolineare
che Assagioli non ha mai fatto una discriminazione morale tra i vari settori.
In sostanza, non c’è nulla che sia migliore di qualcos’altro. Gli istinti non
sono né migliori né peggiori delle intuizioni più alte, sono tutti necessari.
Ma come mai vi racconto tutto
questo? Perché lo spirito del mio Ovoide è molto simile a quello di partenza,
anche se il povero Assagioli forse ora si sta un po’ crucciando (ciao Roberto,
non me ne volere).
Anche nel mio Ovoide delle Dimensioni
ci sono dei settori, che rispettano quelli della Psicosintesi e che cercano di
rappresentare gli elementi originali. Anche per la mia visione non c’è nulla
che sia meglio di altro, ogni Dimensione porta una sua istanza. Ciò che fa la
differenza è il grado di integrazione. Più una Dimensione rimane chiusa, più i
toni si esasperano. Più una tenta di primeggiare, più si crea disarmonia.
Assagioli proponeva, nella sua
teoria e pratica psicologica, un percorso che portasse all’armonia tra le
parti. Ecco, il mio Ovoide non è in armonia. Le avventure, le difficoltà che si
vivono nella storia che narro, sono dovute alle lotte tra Dimensioni, al
tentativo di detenere il potere a scapito di altri. In questo la mia idea è una
perfetta rappresentazione di quel che viviamo quotidianamente: emozioni che ci
inghiottono, tentativi fallimentari di razionalizzare ciò che andrebbe
semplicemente vissuto, istinti che esplodono improvvisamente e inconscio che
irrompe facendoci perdere come in un labirinto.
Adesso la smetto di cianciare sulla
psiche (cosa di cui potrei parlare per lunghe ore) e vi porto in un breve
viaggio tra le Dimensioni. Ci state? Si parte!
Da qualche parte bisogna iniziare e
allora iniziamo dall’alto.
Sulla punta dell’Ovoide delle
Dimensioni troviamo Illaos, la Città degli Angeli. È un luogo di nuvole e
palazzi bianchi in cui vivono creature che originano dall’Armonia stessa.
Quindi è un luogo di pace? No, assolutamente no, qui non dorme sogni felici
nessuno, nemmeno gli angeli.
Subito sotto incontriamo Prima
Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta. È disabitata, o almeno così si crede
per i primi due romanzi della mia trilogia, ma poi qualcosa accade anche lì.
I Cieli Razionali sono l’ultima
roccaforte delle Dimensioni Superiori. Qui regna l’ordine e il raziocinio.
Niente emozioni fastidiose a turbare gli animi, sono tutti un po’ freddini e
rigidi. Questo finché non fa la sua comparsa Re Sore…
Centralissima rispetto all’Ovoide
incontriamo la Dimensione Terrestre. È la Dimensione che ignora l’esistenza di
tutte le altre. Quel che vi si incontra lo sapete benissimo, ci vivete.
Il vero centro è il Regno Perduto
di Egoo, ma di questo non vi racconto nulla, perché, di quel che accade lì,
troverete resoconto nel mio nuovo romanzo ora in scrittura. Pazienza, pazienza,
tanta pazienza.
A sinistra e a destra della
Dimensione Terrestre si trovano due Meta Dimensioni: Uralia (popolata dei
belligeranti Ural) e Anguuna (dove vive un popolo retto da una monarchia tutta
al femminile).
Quell’isoletta volante con al centro
un obelisco nero è una vera chicca. È un varco Dimensionale, anzi un crocevia,
da lì si può partire per visitare sei Dimensioni diverse.
Cominciamo a scendere ed ecco la
Città Cimiteriale che, come il nome anticipa, è disseminata di lapidi. Ci vive
l’Uomo delle Bare insieme ai fantasmi e ai morti in attesa di destinazione.
Poi incontriamo la Terra dei Morti,
devo ammetterlo, forse la mia Dimensione preferita. Ci troviamo un sacco di
bella gente. Innanzitutto, Cinque Porte sorvegliate da altrettanti guardiani.
Nella Prima troviamo la Nana Terrosa, una bambola di terracotta molto cattiva.
Nella Terza, nella Quarta e nella Quinta invece si sono i Draghi Alchemici.
Nigredo, Albedo e Rubedo. Un momento… ma non ci hai detto niente della Seconda
Porta! Lo so, lo so. E non ho intenzione di dirvi nulla (malefica).
Subito sotto troviamo tre
Dimensioni al prezzo di una. Gli Oceani Perduti (luogo di emozioni
incontrollate), Tukana (città delle pulsioni, lì sì che ci si diverte) e Valle
Tetra (dove vivono gli Orchi).
Sotto a tutto c’è il Mondo Ctonio,
un luogo ostile assai. Sventolato dall’Inconscio, i suoi abitanti sono
costretti a vivere sotto una cupola, altrimenti impazziscono. In mezzo alla
Giungla degli Incubi troviamo il Labirinto, un luogo in cui è facile entrare,
ma non uscire.
Il viaggio si conclude qui, spero
di non avervi ammorbato troppo, sicuramente non si annoiano gli abitanti delle
Dimensioni.
Non mi resta che ringraziarvi di
cuore per avermi prestato attenzione, spero di incontrarvi presto a spasso per
l’Ovoide.
Daisy
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