lunedì 17 luglio 2017

Dietro le quinte di "Io sono Lunar": l'ovoide delle dimensioni

Dietro le quinte di "Io sono Lunar": l'ovoide delle dimensioni

Bentrovati, lettori, con la rubrica "Dietro le quinte", che esplora i retroscena di alcuni romanzi già recensiti sul blog. Oggi parliamo della splendida trilogia "Io sono Lunar", di Daisy Franchetto (edita da Dark Zone Edizioni), che ci ha tenuto compagnia negli ultimi mesi. Veloce promemoria, qua trovate gli articoli su "Dodici porte" (primo capitolo), "Sei pietre bianche" (secondo capitolo) e sul recentissimo "Tre lacrime d'oro". In questi romanzi Lunar, la protagonista, viaggia tra le dimensioni ma, già lo si capisce nel secondo libro, durante la spiegazione di Alma, non sono dimensioni casuali, bensì ordinate secondo un criterio ben preciso. Vanno tutte, infatti, a comporre l'ovoide, che oggi scopriremo meglio con le parole dell'autrice! :)

L’Ovoide delle Dimensioni

Parlare dell’Ovoide delle Dimensioni è parlare della struttura portante di tutta la trilogia Io sono Lunar. L’Ovoide non è solo una mappa, è una rappresentazione della psiche.
Confusi?
Facciamo un passo indietro. Lo schema dell’Ovoide è stato ispirato da qualcuno. Quindi l’ho copiata? No, no del tutto.
Ho studiato, e sto ancora approfondendo, la Psicosintesi di Roberto Assagioli, che è stato il primo psichiatra italiano.
La Psicosintesi si avvale di due schemi per rappresentare la psiche, chiaramente senza la pretesa di poter imbrigliare in questo modo un tema così ampio. Uno dei due schemi è l’Ovoide della Psicosintesi, che vedete qui a fianco. Brevemente, l’Ovoide è diviso in tre settori comunicanti tra di loro.
In basso troviamo l’Inconscio Inferiore (in cui risiedono gli istinti, i complessi psichici a forte tonalità emotiva), in mezzo troviamo l’Inconscio Medio (sede degli elementi psichici simili a quelli della coscienza di veglia), in alto troviamo l’Inconscio Superiore (sede delle intuizioni e delle ispirazioni superiori). Al centro dell’Inconscio Medio troviamo il Campo della Coscienza e, al centro di questo, l’Io. All’apice dell’uovo invece incontriamo il Sé Superiore, collegato all’Io. Questo per sommi capi lo schema sul quale mi sono basata. Mi preme sottolineare che Assagioli non ha mai fatto una discriminazione morale tra i vari settori. In sostanza, non c’è nulla che sia migliore di qualcos’altro. Gli istinti non sono né migliori né peggiori delle intuizioni più alte, sono tutti necessari.

Ma come mai vi racconto tutto questo? Perché lo spirito del mio Ovoide è molto simile a quello di partenza, anche se il povero Assagioli forse ora si sta un po’ crucciando (ciao Roberto, non me ne volere).
Anche nel mio Ovoide delle Dimensioni ci sono dei settori, che rispettano quelli della Psicosintesi e che cercano di rappresentare gli elementi originali. Anche per la mia visione non c’è nulla che sia meglio di altro, ogni Dimensione porta una sua istanza. Ciò che fa la differenza è il grado di integrazione. Più una Dimensione rimane chiusa, più i toni si esasperano. Più una tenta di primeggiare, più si crea disarmonia.

Assagioli proponeva, nella sua teoria e pratica psicologica, un percorso che portasse all’armonia tra le parti. Ecco, il mio Ovoide non è in armonia. Le avventure, le difficoltà che si vivono nella storia che narro, sono dovute alle lotte tra Dimensioni, al tentativo di detenere il potere a scapito di altri. In questo la mia idea è una perfetta rappresentazione di quel che viviamo quotidianamente: emozioni che ci inghiottono, tentativi fallimentari di razionalizzare ciò che andrebbe semplicemente vissuto, istinti che esplodono improvvisamente e inconscio che irrompe facendoci perdere come in un labirinto.

Adesso la smetto di cianciare sulla psiche (cosa di cui potrei parlare per lunghe ore) e vi porto in un breve viaggio tra le Dimensioni. Ci state? Si parte!
Da qualche parte bisogna iniziare e allora iniziamo dall’alto.
Sulla punta dell’Ovoide delle Dimensioni troviamo Illaos, la Città degli Angeli. È un luogo di nuvole e palazzi bianchi in cui vivono creature che originano dall’Armonia stessa. Quindi è un luogo di pace? No, assolutamente no, qui non dorme sogni felici nessuno, nemmeno gli angeli.
Subito sotto incontriamo Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta. È disabitata, o almeno così si crede per i primi due romanzi della mia trilogia, ma poi qualcosa accade anche lì.
I Cieli Razionali sono l’ultima roccaforte delle Dimensioni Superiori. Qui regna l’ordine e il raziocinio. Niente emozioni fastidiose a turbare gli animi, sono tutti un po’ freddini e rigidi. Questo finché non fa la sua comparsa Re Sore…

Centralissima rispetto all’Ovoide incontriamo la Dimensione Terrestre. È la Dimensione che ignora l’esistenza di tutte le altre. Quel che vi si incontra lo sapete benissimo, ci vivete.
Il vero centro è il Regno Perduto di Egoo, ma di questo non vi racconto nulla, perché, di quel che accade lì, troverete resoconto nel mio nuovo romanzo ora in scrittura. Pazienza, pazienza, tanta pazienza.
A sinistra e a destra della Dimensione Terrestre si trovano due Meta Dimensioni: Uralia (popolata dei belligeranti Ural) e Anguuna (dove vive un popolo retto da una monarchia tutta al femminile).
Quell’isoletta volante con al centro un obelisco nero è una vera chicca. È un varco Dimensionale, anzi un crocevia, da lì si può partire per visitare sei Dimensioni diverse.

Cominciamo a scendere ed ecco la Città Cimiteriale che, come il nome anticipa, è disseminata di lapidi. Ci vive l’Uomo delle Bare insieme ai fantasmi e ai morti in attesa di destinazione.
Poi incontriamo la Terra dei Morti, devo ammetterlo, forse la mia Dimensione preferita. Ci troviamo un sacco di bella gente. Innanzitutto, Cinque Porte sorvegliate da altrettanti guardiani. Nella Prima troviamo la Nana Terrosa, una bambola di terracotta molto cattiva. Nella Terza, nella Quarta e nella Quinta invece si sono i Draghi Alchemici. Nigredo, Albedo e Rubedo. Un momento… ma non ci hai detto niente della Seconda Porta! Lo so, lo so. E non ho intenzione di dirvi nulla (malefica).
Subito sotto troviamo tre Dimensioni al prezzo di una. Gli Oceani Perduti (luogo di emozioni incontrollate), Tukana (città delle pulsioni, lì sì che ci si diverte) e Valle Tetra (dove vivono gli Orchi).

Sotto a tutto c’è il Mondo Ctonio, un luogo ostile assai. Sventolato dall’Inconscio, i suoi abitanti sono costretti a vivere sotto una cupola, altrimenti impazziscono. In mezzo alla Giungla degli Incubi troviamo il Labirinto, un luogo in cui è facile entrare, ma non uscire.
Il viaggio si conclude qui, spero di non avervi ammorbato troppo, sicuramente non si annoiano gli abitanti delle Dimensioni.
Non mi resta che ringraziarvi di cuore per avermi prestato attenzione, spero di incontrarvi presto a spasso per l’Ovoide.
Daisy


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