Segnalazione "SCACCIANEVE" di Paolo Fumagalli
Buon sabato, amici dei mondi fantastici! Oggi vi porto a Barga! No, non nella cittadina lucchese della Mediavalle del Serchio, bensì in un regno misterioso e magico, creato dalla penna di Paolo Fumagalli. Scoprite il fantasy "Scaccianeve"!
Titolo: Scaccianeve
Autore: Paolo
Fumagalli
Editore: Bibliotheka
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo,
ebook
Pagine: 392
Prezzo: 16 €
cartaceo, 6,99 € ebook ma su diversi siti come Amazon e Bookrepublic si trova
scontato a 1,49 €
ISBN: 9788869342820
cartaceo, 9788869342837 ebook
Link acquisto (sito dell'editore)
Trama: Da secoli il principato di Barga rappresenta la più importante
difesa per proteggere i Regni Centrali dagli attacchi delle tribù provenienti
dal deserto. Ma il valore e l’abilità in combattimento rischiano di non essere sufficienti
per vincere quando un esercito di invasori riesce a farsi accompagnare dalla
potenza distruttiva del calore che arroventa la sua terra di origine,
avvantaggiandosi così nelle battaglie e mettendo in difficoltà i soldati del
principe Krad. Mentre l’ambiente inizia a inaridirsi e a morire, toccherà alla
stravagante principessina Corvina scoprire quali forze soprannaturali sono
coinvolte in questo assalto tanto devastante quanto misterioso e trovare un
modo per ribaltare le sorti del conflitto. Per riuscire nella difficile impresa
potrà contare non solo sulla propria capacità di comunicare con i defunti e di
compiere incantesimi grazie alla forza della fantasia, ma anche sull’aiuto di
un giovane guerriero innamorato di lei e di un gatto magico. Tra fantasmi
umani, spiriti di druidi, esorcisti dilettanti, spie nemiche, pupazzi animati e
altre creature bizzarre, Corvina inizierà una ricerca piena di sorprese che la
porterà fino nelle dimensioni incantate in cui vivono le regine che controllano
il potere delle stagioni...
La principessina prese il gatto tra le braccia, sollevandolo delicatamente e poi posandolo a terra. L’animale girò la testa guardandosi intorno, osservando il viso della sua padrona e vedendo che lei lo stava incitando ad avanzare con un sorriso e un cenno del capo. Rassicurato, cominciò a camminare verso Tremin, muovendo le zampe con agilità e leggerezza come avrebbe fatto un vero gatto, tenendo la coda alzata. Una volta arrivato davanti al giovane, si strofinò amichevolmente contro le sue gambe e alzò la testa per restituire lo sguardo fissatosi nei suoi occhi d’ambra.
«È un pupazzo, eppure è anche… vivo» esclamò il ragazzo incredulo.
Corvina sorrise davanti al suo stupore e disse: «Lo puoi prendere in braccio, se vuoi.»
Tremin si chinò verso il piccolo animale che continuava a strusciare la testa e il fianco contro di lui. Il timore lo trattenne dal prenderlo fra le braccia, ma non gli impedì di allungare una mano per accarezzarlo e di osservarlo meglio e da vicino. Si accorse che somigliava in maniera piuttosto fedele a un gatto certosino: lo stesso morbido pelo grigio-bluastro, lo stesso sguardo intelligente, la stessa aria di potersi affezionare a qualcuno e volergli bene per il resto della vita. Sotto la perfetta imitazione della pelliccia, le dita potevano sentire il corpo pulsare leggermente, in un modo diverso da quello dei comuni animali ma che recava comunque in sé le tracce della vita.
«Ma come è possibile?» esclamò il giovane sollevando nuovamente la testa verso la principessina, pallido e con il labbro inferiore tremolante. «Sei una strega?»
Corvina ci pensò su in silenzio per qualche momento. Non aveva mai considerato la faccenda in quei termini, da quel punto di vista. A dire il vero non l’aveva mai considerata in nessun modo: si era limitata ad accettare le proprie aspirazioni e i propri talenti, senza preoccuparsi di etichettarli.
«Una che fa cose tipo ballare intorno a un caprone nero nelle notti di plenilunio e stare sempre a rimestare in un calderone?» chiese.
Tremin sollevò appena le spalle e aggiunse, ripensando a ciò che durante l’infanzia gli era stato insegnato sulle streghe: «E volare su un manico di scopa e rapire bambini per mangiarli, magari. »
«Allora direi proprio di no. Si tratta più che altro di usare la fantasia, di saper immaghinare le cose.»
«Imma…?»
«Immaghinare» ripeté Corvina con un sorriso che sembrava placido come lo scorrere di un fiume. «È una parola che ho inventato io. Significa creare le cose nella propria mente, ma poi riuscire in qualche modo anche a farle esistere, un po’ come farebbe un mago. Essere capaci di inventare le parole giuste fa parte del processo, ovviamente, e credo che sia per questa ragione che nel corso dei secoli si sono sviluppate le formule magiche.»
Tremin osservò il gatto tornare verso la ragazza con movimenti silenziosi e pieni di grazia, dondolando appena la coda. Lo vide saltare agilmente sulle sue ginocchia, accoccolarsi sereno e felice sulle cosce rese lucide dalle sottili calze nere. Ogni suo movimento e atteggiamento lo faceva somigliare a un animale vero, o piuttosto alla sua essenza perfetta, a quella rappresentazione ideale che sarebbe stato possibile trovare in un sogno o in un libro.
«È per questo che te ne vai in giro durante la notte?» chiese il giovane sedendosi sul bordo del letto, non tanto vicino a Corvina da rischiare di sfiorarle la gamba e sembrare irrispettoso.
«Come lo sai? Te l’ha detto qualcuno?»
«No, ti ho semplicemente vista. Proprio da quella finestra, ieri sera prima di coricarmi. Ti ho vista andare nel cimitero.»
«È un posto che mi piace» disse semplicemente la principessina. «Di notte, tra le tombe, posso stare in pace e permettere alla mia mente di vagare, alla ricerca del mondo in cui vorrei vivere. Ci sono freschi aliti di brezza, il profumo umido e intenso dei sempreverdi, i riflessi della luna sui monumenti di marmo e di bronzo, gli occhi dei rapaci notturni che brillano in mezzo alle ombre… C’è tutto un nuovo universo nascosto, che non potrà mai essere conosciuto da chi si accontenta della luce del sole.»
Biografia Paolo Fumagalli:
Paolo Fumagalli è nato nel 1981 e fin
da bambino ha dimostrato un grande interesse per la letteratura. La sua
passione lo ha portato a laurearsi in Lettere, con una tesi sull’uso simbolico
dei colori nelle poesie giovanili di Aldo Palazzeschi, e soprattutto lo ha
spinto a dedicarsi alla scrittura di opere narrative. Nel corso degli anni ha
scritto romanzi e racconti, diversi fra loro per generi di appartenenza e
atmosfere, ma tutti accomunati dall’intento di far riflettere senza annoiare,
poiché il suo primo obiettivo come autore è coinvolgere il lettore nel puro
piacere di sentirsi raccontare una storia. Nei suoi testi inoltre si rivela
spesso il fascino provato nei confronti del patrimonio folkloristico e
leggendario, uno dei suoi più grandi amori insieme al cinema e alla musica.
Nel 2012 ha pubblicato in e-book una
raccolta di racconti fantastici, intitolata La pietra filosofale, per la
casa editrice Meligrana.
Nel 2013 ha pubblicato un romanzo
fantasy con elementi umoristici, intitolato Fuoco e veleno, per la casa
editrice David and Matthaus.
Nel 2014 è stato tra i vincitori
della selezione per racconti fantasy organizzata dalla casa editrice I doni
delle muse, con conseguente pubblicazione di un racconto nell’antologia di
autori vari Fate – Storie di terra, fuoco, acqua e vento.
Nel 2015 è stato tra i vincitori
della selezione per racconti fantastici organizzata dalla casa editrice Limana
Umanita, con conseguente pubblicazione di un racconto nell’antologia di autori
vari I mondi del fantasy V.
Nel 2015 è stato tra i vincitori
della selezione per racconti horror e steampunk ispirati alle opere di H. P.
Lovecraft organizzata dalla casa editrice Dunwich Edizioni, e quindi un suo
racconto è stato inserito nell’antologia di autori vari Ritorno a Dunwich 2,
pubblicata ad aprile 2016.
Nel 2016 ha pubblicato una raccolta
di racconti fantastici, intitolata Foglie morte, per la casa editrice
Valletta.
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