lunedì 10 luglio 2017

Dietro le quinte di Ulfhednar War - i personaggi: Daniel

Dietro le quinte di Ulfhednar War - i personaggi: Daniel

Dopo l'articolo su Ascanio (qua), oggi tocca a Daniel, secondo protagonista del mio urban fantasy "Ulfhednar War - La guerra dei lupi". Daniel è, come noto, un ulfhedinn, ossia un guerriero lupo di Odino. Nel mito gli ulfhednar erano i fedelissimi guerrieri del Signore delle Schiere, assieme ai berserkir, solo che mentre l'animale totemico di questi ultimi era l'orso, nel caso degli ulfhednar, ovviamente, era il lupo (da ulf). Un tempo indossavano pellicce di lupo (da qui il nome, secondo la Isnardi: "casacche di lupo" o "pellicce di lupo"), si sbombavano di amanita muscaria o altre sostanze allucinogene e poi scendevano in battaglia invasi dal furore bellico, la berserksgangr, convinti di essere realmente lupi.


Tutti questi elementi compaiono, riadattati alla trama, nel romanzo e sono alla base della creazione della figura degli ulfhednar, la mia versione dei licantropi. Non volevo, infatti, creare il solito uomo lupo che durante la luna piena si trasforma, ma una creatura che connessa con il territorio, la storia e le leggende. Daniel è, quindi, un ulfhedinn, membro del branco del Vello d'Argento. Ma chi era originariamente?

Qua vi do un paio di informazioni spoiler, niente di particolarmente grave in realtà, sono tutte notizie che scoprirete leggendo il libro. Daniel, al secolo Daniele Rivieri, nasce in un paesino dell'appennino emiliano nel 1890, figlio primogenito di una famiglia che, per quanto non nobile, è comunque benestante. Dopo qualche anno nasce anche la sorella, Marina, a cui Daniel rimarrà sempre legato, sia prima che dopo la trasformazione in ulfhedinn. I rapporti col padre, però, sono molto acerbi: durante la Prima Guerra Mondiale, Daniel diserta e fugge sulle boscose montagne dell'Appennino, inseguito da cani e militari e dagli improperi del padre, che lo accusa di aver disonorato il buon nome della famiglia. Fugge per giorni, sopravvivendo come può, tirando a campare, finché esausto non crolla nel fango.

Quando si risveglia, scopre di non essere morto, conosce Alois e Luisa, apprende l'esistenza di un mondo nascosto ai più e inizia così la sua nuova vita. Come ulfhedinn, Daniel è veloce, riesce a muoversi silenziosamente, abile in combattimento (sebbene non fortissimo, del resto "i lupi non sono gli animali più forti, ma quelli che portano a casa la preda") e soprattutto, grazie all'ichor, invecchia più lentamente. Come spiega Ascanio agli amici, seduti attorno al memoriale, gli ulfhednar vivono una lunga viva, invecchiando di un giorno al mese, praticamente al sorgere di ogni luna piena. Quello è il momento più delicato della loro esistenza, quando l'influenza della berserksgangr si fa sentire, quello è il momento in cui la bestia tenta di prendere il controllo sull'uomo. Nel caso di Daniel, a volte la bestia ha vinto, a Messe Augia ad esempio, e anche nel primo scontro con Faust. Non che ci sia niente da recriminare, vi sono anche persone che ritengono che la bestia dovrebbe essere lasciata libera, come Raul. Posizioni diverse, strade che portano a destini diversi.

Daniel incontra Ascanio in Garfagnana, nei boschi in Campaiana, agli inizi del ventunesimo secolo. Per la verità, è Ascanio a salvare Daniel da un paio di cacciatori di frodo che lo avevano imprigionato. Da lì saranno inseparabili e per dieci anni si scopriranno l'un l'altro, amandosi ogni giorno come la prima volta, come se fossero destinati a stare insieme. E adesso, in "La guerra dei lupi" (ambientato nel 2011), i due affrontano i vecchi nemici dei loro predecessori; come Aristide e Alois, anche loro fronteggeranno l'ombra. Ma stavolta Daniel non fuggirà, rimarrà e combatterà insieme ad Ascanio.

Per altri aggiornamenti, potete seguire la pagina "I mondi fantastici".

"La guerra dei lupi" è disponibile su tutti gli store di libri (Amazon, Ibs, Mondadori Store). Buona lettura!






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