Recensione "L'archivio degli Dei" di Miriam Palombi
Doppia recensione questa settimana sul blog "i mondi fantastici". Oggi vi parlo di "L'archivio degli Dei", romanzo thriller di Miriam Palombi, edito Dark Zone Edizioni, che strizza l'occhio a Dan Brown e ad altri mostri sacri del genere, regalandoci un libro dall'ambientazione tutta italiana, che ci porta nel cuore di Firenze e nella storia del capoluogo toscano. Pronti per l'avventura?
Titolo: L'archivio degli Dei
Autore: Miriam Palombi
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: thriller
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 1,99 (ebook), 10 (cartaceo)
Il romanzo inizia con un segreto, una conversazione criptica tra un uomo morente e un suo fido, un inizio decisamente in medias res, che incuriosisce il lettore (soprattutto perché l'uomo morente è Francesco de'Medici!); poi prosegue mostrando altri frammenti, nel corso del tempo, che ruotano attorno al mistero della Galleria. Soltanto quando arriviamo ai giorni nostri, il mistero inizia a risolversi, mostrandoci quelli che saranno i due protagonisti del romanzo: Lorenzo e Marco, seguiti in capitoli autonomi, ognuno con la propria vita e ognuno, suo malgrado, coinvolto in questo complotto che trascende il tempo.
"Dobbiamo perciò comprendere che gli angeli buoni e quelli malvagi abitano gli uni vicino agli altri e nondimeno esiste fra loro una distanza immensa. Infatti il Paradiso è nell'Inferno e l'Inferno è nel Paradiso".
Il punto di forza del romanzo è l'attenzione riservata alla storia e all'arte italiana, una vera celebrazione di opere del tardo Cinquecento, che non è solo mera glorificazione ma nasconde segreti da scoprire. Anche l'ambientazione ha il suo fascino, con il lettore che si ritroverà a passeggiare in Piazza della Signoria di notte, a studiare la fontana di Nettuno, a chiedersi quali segreti l'Ammannati vi avrà nascosto, e poi a visitare abbazie, cripte nascoste e ville abbandonate. L'Italia nasconde ancora tanti misteri, il mondo, in fondo, non è stato ancora tutto svelato. C'è ancora qualcosa che si cela nell'ombra, ma per arrivarci, per arrivare al tesoro, c'è un percorso da seguire, ci sono indizi da risolvere. Soltanto i meritevoli lo scopriranno (un po' come succede a Robert Langdon nei romanzi di Dan Brown!).
"Sette le virtù, sette i giorni della creazione, come citava il nonno. Sette gli angeli dell'Apocalisse, sette... amitor, senza madre in quanto generato solo dall'unità. Il numero che rappresentava l'azione per eccellenza, a tutti i livelli, su se stessi e sul mondo".
L'azione non manca, anche perché, come in ogni thriller che si rispetti, c'è un antagonista, qualcuno che sta con il fiato sul collo a Lorenzo e lo avvolge nella sua ombra di pericolo, facendogli terra bruciata attorno. Qualcuno che non teme niente, neppure la collera divina, pur di mettere piede... nell'archivio degli Dei! Cosa c'è nell'archivio lo lascio scoprire al lettore, di sicuro è un luogo ricco di conoscenza, antica e pericolosa, conoscenza che non è e non deve essere accessibile a chiunque.
Lo stile è diretto, semplice, immediato, mi verrebbe da dire uno stile americano, che punta tutto sull'azione e ben poco sull'introspezione. Non mi sarebbe dispiaciuto un ritmo più lento nella prima parte del romanzo, che richiede notevole attenzione per seguire il dipanarsi negli eventi nella storia, con protagonisti ogni volta diversi, ma raggiunta la contemporaneità si stabilisce un equilibrio narrativo, che si concretizza nell'alternarsi dei capitoli dei due (inconsapevoli!) protagonisti e del loro antagonista, riunendo poi le loro trame nel gran finale (apocalittico, a dir poco).
Una lettura consigliata per tutti gli amanti del thriller e dei mistery storici, per un viaggio nell'arte e nella storia italiana, fiorentina in particolare, e soprattutto per gli amanti dell'esoterismo, del fascino mistico del nascosto e del non detto, delle teorie non ufficiali che offrono comunque spunti importanti su cui riflettere e su cui far lavorare il nostro cervello. Una lettura perfetta per l'estate, che vi darà anche qualche (benvoluto) brivido imprevisto! ;)
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