giovedì 9 novembre 2017

Recensione "Nora" di Giacomo Ferraiuolo

Recensione "Nora" di Giacomo Ferraiuolo

Oggi vi parlo di un romanzo difficile, di cui è anche difficile parlare senza svelare nulla. Premettendo che non leggo horror, di solito, e che l'unico altro libro horror (a parte i racconti di Lovecraft) che ho letto è stato "Non devi dormire", dello stesso autore (articolo qua), cercherò di darvi le mie impressioni su "Nora", di Giacomo Ferraiuolo, edito da Dark Zone edizioni.

Si tratta di un romanzo molto psicologico, in cui l'autore entra in maniera ottimale nella vita di Nora, la protagonista, nella sua psiche contorta e malata, nelle sue voglie, nei suoi vizi, nelle sue perversioni, ma anche nelle sue paure e ansie, un coagulo di sentimenti che l'hanno ridotta in quello che oggi è. Una donna considerata pazza, accusata di omicidio e rinchiusa in ospedale, una donna incapace di intendere e di volere, solo di fare del male. Ma è davvero così Nora? Lei è soltanto questo? O nella sua anima sporca di sangue e ombra c'è molto di più?

Quello di Giacomo Ferraiuolo è un viaggio, che a tratti fa paura, perché mostra i lati più perversi dell'animo umano: violenza, stupri, raggiri, bugie, male inflitto per il piacere di farlo, sono tutti elementi che dominano nel romanzo, a ogni livello. Si va dalle malelingue di quartiere, uno stormo di pettegole maligne sempre pronte a puntare il dito contro gli altri, senza mai guardarsi per sé, a tradimenti di coppia, a peccati di lussuria di cui più o meno tutti sono colpevoli, fino a un segreto oscuro, che gocciola lento nel cuore di Nora, inquinandolo e mutandola in ciò che oggi è.

"Nora" è un viaggio, dicevamo, tra le perversioni dell'animo umano, ma anche tra le sue debolezze, nel lato in ombra che tutti abbiamo e che, se pur non arriva ai livelli descritti nel romanzo, ci fa compiere vigliaccherie, peccati o nefandezze. "Nora" è un romanzo schietto, che mette in luce i vizi delle persone, anche di quelle più tranquille (un infermiere, un garzone, l'amica del cuore), e che le risucchia in un vortice da cui non c'è ritorno. Il male esiste, questo sembra gridare l'autore dalle pagine del libro; e state attenti, perché il male è ovunque. Non è una creatura venuta da un altro pianeta, oh no, il male è il nostro vicino di casa, che ci osserva, studia e smania di possederci.

"Nora", infine, è un crescendo di scoperte, di pagine che chiamano altre pagine e che voraci si rincorrono, si azzuffano, si contrastano a vicenda, perché la verità non è mai una sola, ha tante facce. O forse soltanto una? Quella dell'ombra che si ciba del cuore di Nora.

Un romanzo, concludendo, che va oltre la classificazione di genere, sorretto da una trama solida e accattivante e da uno stile adrenalinico, pulsante, vivido, che crea macchie di violenza davanti ai nostri occhi, si scompone e poi si ricompone di nuovo, forte di queste immagini, di queste scene che sa pennellare bene, con maestria. 

"Nora" non è per tutti. Sicuramente non da leggere con poca luce. :)





Nessun commento:

Posta un commento