giovedì 17 maggio 2018

Recensione "I fuochi di Valencia" di Elena Covani

Recensione "I fuochi di Valencia" di Elena Covani

Bentrovati, lettori! Oggi vi parlo di un libro nuovissimo, che ho avuto il piacere di veder nascere, crescere e prendere la bella forma che ha oggi. Sto parlando di "I fuochi di Valencia", urban fantasy di Elena Covani, edito da NPS Edizioni.

Il romanzo, come si evince dal titolo, è ambientato a Valencia, durante i giorni di Las Fallas, il carnevale valenciano, e proprio l'ambientazione è il suo punto di forza, intesa non come semplice sfondo in cui si svolgono le vicende, bensì come atmosfera in cui i personaggi sono immersi, come mondo dipinto con pennellate semplici ma incisive. I nostri José, Maria e company si muovono per i vicoli del centro di Valencia, vanno per tascas, si immergono nelle acque dell'Albufeda, camminano sui tetti di una città antica, che trasuda storia e potenza. Quest'immagine mi ha emozionato fin dalla prima lettura.

Sarà che amo gli urban fantasy, sarà che adoro quando luoghi reali vengono "rielaborati", ammantandoli di un'aura fantastica e leggendaria, ma leggere "I fuochi di Valencia" è stato come camminare per le vie della città spagnola, città che non ho ancora visitato ma che, devo dire, sono stimolato a scoprire quanto prima. Beh, da questo punto di vista, leggere il libro è un po' come muoversi per Valencia, scoprirne i segreti, e anche le zone oscure, quelle dove si radunano gli Erjes, i pericolosi demoni che da secoli minacciano l'umanità.

Il romanzo mette in scena lo scontro, appunto, tra questi demoni (che, pare, arrivino da una montagna misteriosa presso Girona...) e i protettori degli uomini, le Sentinelle di Valencia, definiti "pipistrelli" (o murcielagos), in virtù del simbolo della città, un pipistrello, appunto, come raccontato nel libro. Questo scontro va avanti da anni, con i demoni che contagiano gli umani e le Sentinelle che corrono ai ripari, tanto che José, uno dei Soldati veterani, comincia a essere stanco e a chiedersi se sia tutto qui, se la sua vita sia soltanto questo, un eterno cacciare, senza mai godere della felicità. Opinione che si rafforza quando si imbatte in Maria, un'umana contagiata... che però non si trasforma! Questo evento dà il via a tutta la vicenda. 

Lo stile dell'autrice è semplice, lineare, molto pulito, tanto che la storia è fruibile tranquillamente anche da giovani lettori, direi dai 12 anni in su. La stessa trama, sia pur con gli immancabili intrighi, non è difficile da seguire e gli scontri non scivolano mai nello splatter o nel macabro.

I personaggi sono interessanti, sia José, il protagonista, il Soldato, il "murcielago" (come lo chiama Galen), che Baptista, lo Scienziato, chiuso nel suo laboratorio in cerca di una cura che possa salvare il mondo, che infine Galen, il "cattivo", ammetto il mio personaggio preferito. Il romanzo è la prima parte di un dittico, che proseguirà le avventure delle Sentinelle... però fuori dalla Spagna! Ma non sveliamo l'altro! :)

«La storia umana è piena di esempi di evoluzione naturale: il più forte da sempre sopravvive al più debole, è così che deve andare. 
Tu sei la prova vivente che anche noi ci possiamo evolvere, che non siamo creature sterili come ci hanno sempre definito, ma al contrario abbiamo enormi potenzialità; ci aiuterai a metterle in atto? 
Ci sono cacciatori e ci sono prede, tu devi solo scegliere cosa vuoi essere».

Se vi ho incuriosito, vi lascio i link alla pagina Facebook di Elena Covani (autrice del romanzo) e il link Amazon per l'ebook del romanzo! Buona lettura!



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