Blogtour "La leggenda degli amanti del lago" di Simona Cremonini
Bentrovati, lettori. Oggi il blog ha il piacere di partecipare al blogtour di promozione del libro "La leggenda degli amanti del lago", di Simona Cremonini, un romanzo decisamente interessante, perché affonda nelle leggende e nel folclore locale. Scopriamolo insieme!
TITOLO: La leggenda degli amanti del lago
AUTORE: Simona Cremonini
EDITORE: PresentARTsì
DATA DI PUBBLICAZIONE: maggio 2019
GENERE: Romanzo, fantastico, folklore, horror, urban fantasy, miti e leggende
COLLOCAZIONE: terzo romanzo della Saga delle Streghe Quinti, autoconclusivo.
PREZZO CARTACEO: 15 euro
NUMERO DI PAGINE: 246
Riferimenti web e social
Sito autrice Simona Cremonini
Pagina Facebook le Leggende
Facebook editore PresentARTsì
Instagram: simonacremonini
Quarta di copertina
Dopo tante scoperte sulla propria famiglia di streghe, e non solo, Brunella ha una nuova missione personale da compiere, sulle tracce delle due gemelle annunciatrici di sventure sul lago di Garda, Les Eguales, e delle misteriose Anguane Nere.
Mentre un ammaliante e pericoloso corteggiatore insidia la sua storia con il carabiniere e templare Cristian, nella magia dell’attesa di Imbolc la ricerca porterà Bru da Manerba fino a Tenno e a Lazise, ma anche tutto attorno al lago lungo le vicende di coloro che, secondo una paradossale leggenda, tra la Lugana, Sirmione e il Lavagnone sono stati amanti: il poeta Catullo e la regina Adelaide di Borgogna, vissuta mille anni dopo di lui.
Da Catullo a Gabriele D’Annunzio, dal periodo romano all’Alto Medioevo, dall’epoca d’oro del Vittoriale fino a quella contemporanea: con “La leggenda degli amanti del lago” la cronaca delle donne magiche del lago di Garda, la “Saga delle Streghe Quinti”, discendenti dal poeta Catullo e dalla sua amante Quinzia, giunge al terzo capitolo, in un crescendo di colpi di scena che accompagneranno Brunella a scoprire non solo nuovi segreti della sua famiglia ma anche i lati più oscuri della sua anima e delle leggende del lago di Garda.
Trama cronologica
Selva di Lugana,
Sirmione, 951 d.C.
Adelaide di Borgogna, legittima sovrana del trono italiano usurpato, è accolta dal deposto Vescovo di Brescia Giuseppe nella Lugana: da lì la futura imperatrice d’Europa e santa partirà per una missione diplomatica che, suo malgrado, la renderà protagonista di inquietanti leggende del lago di Garda.
Gardone Riviera, 1933 d.C.
Gabriele d’Annunzio, affascinato da strani pettegolezzi su una giovane donna considerata una discendente di sangue di Catullo, uno dei suoi ispiratori, la accoglie al Vittoriale per sedurla, senza prevedere che la ragazza dei misteri scardinerà il suo orgoglio e lo porterà all’umiliazione più estrema.
Manerba,
Tenno,
Lazise, 2005 d.C.
Dopo le tragiche e avventurose vicende che le hanno rivelato il suo passato e i misteri della sua famiglia, la giovane strega Brunella Quinti apprende un’antica storia mai raccontatale che, da un capo all’altro del lago di Garda, la accompagnerà sulle orme del proprio antenato Catullo e della sua amante Adelaide, ma soprattutto delle misteriose Anguane Nere e di due terribili creature, le gemelle Les Eguales.
La copertina
La copertina di "La leggenda degli amanti del lago" è dedicata al poeta romano Catullo, più nello specifico riprende il monumento che gli è stato realmente dedicato a Sirmione in Piazza Carducci.
Perché proprio Catullo?
Perché il poeta aveva casa qui a Sirmione (presso la villa chiamata Grotte di Catullo) e perché quelle su Catullo sono alcune delle leggende che vengono riprese nel romanzo. Le vicende personali del poeta e le sue opere avranno un ruolo speciale nella vicenda, così come hanno avuto una grande importanza nell’intera saga: Catullo è infatti protagonista anche della nascita della famiglia Quinti, che viene creata a causa del suo amore non corrisposto per la giovane sirmionese Quinzia che, grazie alla magia e alla dea Minerva, riuscirà a concepire una figlia da lui.
Lo stile della copertina (e delle altre della Saga delle Streghe Quinti) con lo sfondo nero è tra l’altro anche un omaggio alle vecchie copertine kinghiane della Bompiani degli anni Ottanta, data la sfumatura horror dei libri.
Intervista a Simona Cremonini
Cos'è per te la scrittura?
La scrittura per me è da sempre innanzitutto una passione. Mi piace immaginare personaggi e situazioni, trovare quell’ingresso magico da cui raccontare una storia, che può essere una sensazione, un oggetto, un particolare, e da lì accompagnare il lettore fino a conoscere tutto di quella storia, portandolo però fino alla fine, fino all’ultima riga, cercando di tenere la sua attenzione sempre alta fino all’ultimo punto. Questo rende per me la scrittura anche una sfida, perché non è facile farlo.
Mi considero inoltre molto fortunata perché di fatto la scrittura è anche il mio lavoro (sono una copywriter) quindi posso costantemente esercitarmi e divertirmi con le parole anche quando non scrivo narrativa.
E come mai la scelta dell'ambientazione locale?
La scelta è partita in modo casuale, a dire la verità, anche se rispecchia molto l’approccio di alcuni miei scrittori di riferimento (Stephen King ed Anne Rice in primis).
Una ventina d’anni fa mi sono imbattuta nella vicenda di una strega condannata e bruciata al rogo sulla collina dietro casa mia a Manerba del Garda, una storia dimenticata su cui pochissime persone hanno saputo dirmi qualcosa negli anni. Questo mi ha fatto pensare che le storie che amavo leggere potessero trovare un’ambientazione anche nei “miei” luoghi e che la massima ambizione che avrei potuto avere sarebbe stata di realizzare una saga sulle streghe ambientata sul lago di Garda.
Oggi posso dire che quell’idea così incredibile è diventata realtà e con “La leggenda degli amanti del lago” il progetto della Saga delle Streghe Quinti può dirsi compiuto... salvo spinoff e qualche prequel o sequel futuro, che non escludo.
Come hai raccolto i materiali a cui attingere le idee?
L’ho fatto nel tempo, e soprattutto nel primo periodo in modo molto discontinuo, mentre negli ultimi 10/15 anni sono stata più organizzata. Il fatto di avere un “occhio di riguardo” per raccogliere leggende e storie particolari, nonché testimonianze orali quando era possibile, mi ha permesso di creare un mio patrimonio di spunti da cui sono nati i miei saggi sulle leggende del territorio gardesano e da cui ho strutturato la mia saga, ovvero la vicenda mitologica e fantastica che fa da sfondo alle vicende in epoca contemporanea della protagonista Brunella, un personaggio che risente di 2000 anni di storia della sua famiglia e di presenze sovrannaturali.
“La leggenda degli amanti del lago”, il libro a cui è dedicato il blogtour, è un romanzo autoconclusivo ma è anche il terzo “episodio” della Saga delle Streghe Quinti: cosa può aspettarsi un lettore in questo libro? È indipendente da quelli precedenti?
È un libro che per molti versi porta a conclusione il percorso della protagonista fatto nei due libri precedenti: è indipendente, può essere letto come romanzo a sé e ha una propria vicenda strutturata.
Tuttavia, essendo un terzo romanzo, risente molto della maturazione di Brunella e dei fatti che la protagonista ha già vissuto, quindi chi non conosce “Il Sigillo di Sarca” e “Le streghe del Monte Corno” avrà delle rivelazioni che i lettori dei precedenti romanzi hanno scoperto lungo quelle pagine. E spero che chi partirà da “La leggenda degli amanti del lago” vorrà poi sapere di più delle vicende qui solo accennate ma narrate nei due libri precedenti.
Per rimanere aggiornati sul blogtour, seguitelo su Facebook, nelle sue varie tappe!
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Che bel post e molto interessante il libro!
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