Recensione "Il sigillo delle cento chiavi" di Daniela Tresconi
Bentrovati, lettori. Oggi vi parlo di "Il sigillo delle cento chiavi", il nuovo romanzo di Daniela Tresconi, che vi ho presentato qualche giorno fa. Il libro, edito da Panesi Edizioni, è disponibile sia in cartaceo (10 euro) che in ebook, ed è una lettura veloce e snella, sulla scia del precedente successo dell'autrice: "La linea del destino".
Tornano, infatti, tematiche e ambientazioni cari alla scrittrice arcolana: la sua bella terra d'origine, la Liguria, con tutti i suoi segreti e misteri, i suoi piccoli grandi borghi, ricchi di vita e umanità, e bei personaggi, affascinanti e misteriosi, per quanto semplici, umili, nella loro quotidianità.
"Il sigillo delle cento chiavi" è un po' thriller, un po' mistery, un po' storico. L'autrice si diverte a giocare con la storia, a reinterpretarla, attingendo soprattutto al vissuto quotidiano dei vari personaggi. Tutto ha inizio alla fine del Sedicesimo Secolo, in quello che a breve sarebbe diventato il borgo di Pitelli, un borgo anonimo, affacciato su una strada di passaggio che collegava l'interno della Liguria alla costa. Quale Liguria? Quella vicina alla Toscana, la zona del Golfo di Lerici e di La Spezia, terra di confine, di scontri e beghe politiche, ma anche terra dai sapori deliziosi.
In questo borgo (che realmente esiste ed è stato inserito nei Borghi Autentici d'Italia) si consuma una tragedia a fine Cinquecento, che costringe due monaci della Confraternita delle Cento Chiavi a una mossa azzardata, a mettere in atto un piano segreto, con la silenziosa complicità dei paesani e di un giovane novizio, per impedire che una sacra reliquia venga scoperta e cada in mani sbagliate, in mani di uomini che potrebbero sfruttarla per fare del male. Il loro piano ingegnoso procede nel tempo e, anche se a volte la sfiducia sembra farsi strada nel loro animo, si rivela fruttuoso... poi, si sa, il tempo ci mette lo zampino e le cose belle finiscono per smarrirsi, così il segreto della confraternita sembra andare perduto... finché non viene (ri)scoperto da un giovane tedesco, Sebastien, quasi per caso.
Da lì inizia la sua avventura, la seconda parte del romanzo, che si svolge ai giorni nostri, e che coinvolgerà il giovane ricercatore e l'affascinante e sorprendente Milly, proprietaria di un B&B proprio a Pitelli. Una storia di ricerca e scoperte, della Storia e della storia, che tirerà fuori anche i vari retroscena personali dei due protagonisti.
Se siete fan dei mistery storici, se vi piace navigare tra le pagine del tempo, scoprendo i misteri, i segreti e le piacevolezze perdute della piccola Italia (quella poco nota, che umile e silente attende ai margini di essere riscoperta), questo romanzo vi sorprenderà, complice uno stile diretto, scorrevole e senza fronzoli.
Buon viaggio tra Pitelli e Arcola, con "Il sigillo delle cento chiavi", di Daniela Tresconi!
Grazieeee ❤️
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