Recensione "Il mangia peccati" di Mala Spina
Bentrovati, lettori. Oggi voglio parlarvi di un libro letto quest'estate: "Il mangia peccati", di Mala Spina, un volumetto snello, che si legge in pochi giorni, molto scorrevole, grottesco, divertente. Scopriamo di più!
Quarta di copertina: Toscana 1892.
Martino Manslò è uno scassinatore sfortunato in fuga.
I carabinieri lo inseguono e i suoi vecchi compari lo vogliono uccidere. Non ha il becco di un quattrino e visioni inquietanti lo spingono a tornare nella natia Garfagnana, l’ultimo posto dove vorrebbe andare.
Una grossa somma lo aspetta dai propri genitori che vivono nel remoto paese di Castel d’Asprosordo ma, prima di metterci le mani, dovrà svolgere l’ultimo servizio al posto del padre. Un incarico da Mangia Peccati per un morto speciale.
Purtroppo, basta poco per perdere il controllo della situazione. L’apprendista Mangia Peccati, l’amico becchino e la stramba figlia del morto dovranno impedire che un’entità mostruosa scateni l’apocalisse e la resurrezione dei morti… a partire da Castel d’Asprosordo.
Quando si muore senza confessione i peccati seguono l'anima, ma a volte sono così immondi da rimanere indietro.
In casi come questi ci vuole... un professionista.
Come lo definisce l'autrice, si tratta di un Romanzo Horror autoconclusivo, black comedy grottesca e a tratti splatter, e in effetti tutti questi elementi entrano nella storia, ne fanno parte, si amalgamano molto bene tanto che, un po' per lo stile scorrevole, un po' per la curiosità della trama, leggendo non si sta più a pensare al genere del romanzo, ma si finisce per godersi la storia. Una qualità che avevo già apprezzato nella serie "Victorian Horror Story", sempre di Mala Spina, ambientata a Londra a fine Ottocento.
Qua, invece, siamo in Toscana, in particolare in Garfagnana, dove il protagonista, sfigato e stralunato, ritorna dopo anni. Non che muoia dalla voglia di farlo, diciamo che però si trova costretto, impelagato in una brutta situazione, e spera di trovare un po' di pace familiare e magari la soluzione ai suoi problemi (economici e legali). Caso vuole che in quei giorni ci sia un lavoro per il padre, ossia il Mangia Peccati del paese, un lavoro che il padre non può eseguire e che ricade quindi su Martino.
Ma chi è il Mangia Peccati? Non voglio svelarvi troppo, dico solo che si tratta di una figura folcloristica, tipica dell'area anglosassone, che mangia via i peccati da una persona morente. Come lo fa? Beh, ve lo gusterete (letteralmente) leggendo il libro.
Ho apprezzato, come dicevo, in primo luogo lo stile, che già conoscevo: diretto, scorrevole, senza troppi fronzoli, in grado di spingere il lettore a continuare sempre la lettura, complici le pause ad effetto e la costruzione dei capitoli, spesso con cliffhanger finale. I personaggi, inoltre, sono simpatici, soprattutto l'amico di infanzia di Martino, una spalla intraprendente, in grado di superare le proprie (e anche quelle di Martino) paure. Infine tutta l'atmosfera è piacevole, per quanto si tratti di un horror, e non manchino alcune scene crude, aleggia su tutto comunque una sensazione di ironia grottesca, che fa ben sperare in un lieto fine. Ma, attenzione, lettori, non illudetevi troppo! La nera signora è sempre dietro l'angolo.
Nel complesso, un romanzo breve, scorrevole e divertente, adatto soprattutto a chi vuole staccare con la noia e la pesantezza di tutti i giorni e godersi una storia macabra, senza troppi eccessi, e immergersi nel mondo fantastico di Mala Spina.
Disponibile su tutti gli store di ebook e libri.
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