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martedì 1 agosto 2023

Segnalazione "Spezzasigilli" di Mala Spina

 Segnalazione "Spezzasigilli" di Mala Spina

Bentrovati, lettori. Oggi vi presento il nuovissimo romanzo di Mala Spina, più volte ospite del blog con i suoi fighissimi libri: "Spezzasigilli", un fantasy fresco di stampa. Scopriamolo insieme!


Titolo: Spezzasigilli

Autore: Mala Spina

Editore: Self

Genere: Fantasy

Formato: Ebook e Cartaceo

Pagine: 300

Prezzo: 2,99 e 13 euro

ISBN: 9788894254792


Trama

In un mondo di incredibili congegni alimentati dal vapore e dalla rara e instabile sostanza chiamata cynerem, forze nascoste mirano a liberare il caos incontrollabile della magia.

Lyta è una delle Figlie Dorate rinchiuse nella fortezza degli alchimisti. È convinta di essere una delle future prescelte, in grado di manipolare il cynerem, ed è disposta a tutto pur di riuscirci.

Arno è uno dei mostruosi artefatti da guerra senzienti nati dall’alchimia. Per lui è impossibile essere altro che un’arma e l’unica guida che conosce è l’obbedienza.

Un sanguinoso attentato rompe gli equilibri a cui entrambi sono costretti e nuovi sigilli alchemici sconvolgono le loro vite.

Lyta scoprirà di essere destinata a uno scopo molto più oscuro, mentre Arno sarà improvvisamente libero dalla sua condizione di schiavo.

Accusati e braccati senza tregua, si troveranno al centro di una trama occulta manovrata da oscure creature e personaggi pericolosi. Dovranno combattere e trasformare tutto ciò che erano per spezzare i sigilli che li legano.


Link acquisto Amazon!


Mostruoso… fu l’unica parola che venne in mente a Lyta ma, nella sua bizzarria, riconobbe che non era deforme come si sarebbe aspettata.

Aveva l’aspetto di uno dei demoni delle favole. Un minuscolo diavolo in bottiglia.

Mollò l’orlo della gonna, allungò la mano verso il fiasco e picchiettò un paio di volte con l’unghia sulla superficie. L’eco di quel picchiettio leggero si riverberò all’interno della fiasca in onde concentriche.

Il piccolo diavolo rispose schiacciando la mano sulla superficie per due volte.

Non sembra una creatura folle che starebbe tutto il tempo a gridare…

Mosse la luce. La testa della creatura ne seguì il movimento.

La larva aveva un volto privo di lineamenti, e la dimensione di tutto il corpo non superava quella di un rospo. Sbatté le palpebre due volte e puntò su di lei.

Questo è un demonio, non è un artefatto alchemico!



Contatti: altroevo@gmail.com

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Instagram dell’autore


Biografia dell’autore: 

Mala Spina è lo pseudonimo di una scrittrice toscana appassionata di narrativa del fantastico.

Lavora nel campo dell’editoria, illustrazione digitale e web design.

Scrive storie Fantasy, Steampunk, Horror e Fantascienza.

"Gremlins ad alta quota" è un romanzo interattivo pubblicato da Acheron Books.

"Sotto i soli di Gwalthur" è un romanzo di fantascienza pubblicato con Plesio Edizioni.

Ha pubblicato in proprio vari romanzi, tra cui il fantasy "Spezzasigilli", l'urban fantasy "Victorian Horror Story", la black comedy horror "Il Mangiapeccati", la serie sword and sorcery "Altro Evo" e il fantasy storico "Testa di Santo".

Ha pubblicato anche racconti brevi in antologie per vari editori: Delos Digital, Moscabianca Edizioni, Nps Edizioni, Lethal Books, Acheron Books, Watson Edizioni e Dunwich Edizioni.


Fate un giro sul suo Sito Internet!


giovedì 9 settembre 2021

Recensione "Il mangia peccati" di Mala Spina

 Recensione "Il mangia peccati" di Mala Spina

Bentrovati, lettori. Oggi voglio parlarvi di un libro letto quest'estate: "Il mangia peccati", di Mala Spina, un volumetto snello, che si legge in pochi giorni, molto scorrevole, grottesco, divertente. Scopriamo di più!


Quarta di copertina: Toscana 1892.

Martino Manslò è uno scassinatore sfortunato in fuga.

I carabinieri lo inseguono e i suoi vecchi compari lo vogliono uccidere. Non ha il becco di un quattrino e visioni inquietanti lo spingono a tornare nella natia Garfagnana, l’ultimo posto dove vorrebbe andare.

Una grossa somma lo aspetta dai propri genitori che vivono nel remoto paese di Castel d’Asprosordo ma, prima di metterci le mani, dovrà svolgere l’ultimo servizio al posto del padre. Un incarico da Mangia Peccati per un morto speciale.

Purtroppo, basta poco per perdere il controllo della situazione. L’apprendista Mangia Peccati, l’amico becchino e la stramba figlia del morto dovranno impedire che un’entità mostruosa scateni l’apocalisse e la resurrezione dei morti… a partire da Castel d’Asprosordo.

Quando si muore senza confessione i peccati seguono l'anima, ma a volte sono così immondi da rimanere indietro.

In casi come questi ci vuole... un professionista.


Come lo definisce l'autrice, si tratta di un Romanzo Horror autoconclusivo, black comedy grottesca e a tratti splatter, e in effetti tutti questi elementi entrano nella storia, ne fanno parte, si amalgamano molto bene tanto che, un po' per lo stile scorrevole, un po' per la curiosità della trama, leggendo non si sta più a pensare al genere del romanzo, ma si finisce per godersi la storia. Una qualità che avevo già apprezzato nella serie "Victorian Horror Story", sempre di Mala Spina, ambientata a Londra a fine Ottocento.

Qua, invece, siamo in Toscana, in particolare in Garfagnana, dove il protagonista, sfigato e stralunato, ritorna dopo anni. Non che muoia dalla voglia di farlo, diciamo che però si trova costretto, impelagato in una brutta situazione, e spera di trovare un po' di pace familiare e magari la soluzione ai suoi problemi (economici e legali). Caso vuole che in quei giorni ci sia un lavoro per il padre, ossia il Mangia Peccati del paese, un lavoro che il padre non può eseguire e che ricade quindi su Martino.

Ma chi è il Mangia Peccati? Non voglio svelarvi troppo, dico solo che si tratta di una figura folcloristica, tipica dell'area anglosassone, che mangia via i peccati da una persona morente. Come lo fa? Beh, ve lo gusterete (letteralmente) leggendo il libro.



Ho apprezzato, come dicevo, in primo luogo lo stile, che già conoscevo: diretto, scorrevole, senza troppi fronzoli, in grado di spingere il lettore a continuare sempre la lettura, complici le pause ad effetto e la costruzione dei capitoli, spesso con cliffhanger finale. I personaggi, inoltre, sono simpatici, soprattutto l'amico di infanzia di Martino, una spalla intraprendente, in grado di superare le proprie (e anche quelle di Martino) paure. Infine tutta l'atmosfera è piacevole, per quanto si tratti di un horror, e non manchino alcune scene crude, aleggia su tutto comunque una sensazione di ironia grottesca, che fa ben sperare in un lieto fine. Ma, attenzione, lettori, non illudetevi troppo! La nera signora è sempre dietro l'angolo.

Nel complesso, un romanzo breve, scorrevole e divertente, adatto soprattutto a chi vuole staccare con la noia e la pesantezza di tutti i giorni e godersi una storia macabra, senza troppi eccessi, e immergersi nel mondo fantastico di Mala Spina.

Disponibile su tutti gli store di ebook e libri.




martedì 29 dicembre 2020

Segnalazione "Sotto i cieli di Gwalthur" di Mala Spina

Segnalazione "Sotto i cieli di Gwalthur" di Mala Spina

Bentrovati, lettori. Ci avviciniamo alla fine di un anno difficile, per tutti, e lo facciamo con spirito comunque positivo, suggerendo nuove letture agli appassionati. Oggi vi presento il nuovo romanzo di Mala Spina, più volte ospite del blog con la sua saga "Victorian Horror Story": Sotto i cieli di Gwalthur, edito da Plesio Editore.

Sotto i cieli di Gwalthur

Mala Spina

Editore Plesio

Pagine 264

16 illustrazioni interne

Genere: fantascienza

Data di uscita: 28 dicembre 2020

Disponibile sul sito di Plesio Editore.


Un nuovo Sword and Planet con cyborg imbranati contro aliene feline, dinosauri mutanti e intelligenze artificiali impazzite. Un'avventura tra Flash Gordon, Avatar e John Carter di Marte.


Quarta di copertina: Zorya è un’intrepida cacciatrice dall’aspetto ferino, nata in un mondo primitivo e condannata dalle leggi tribali della sua gente.

Ben Sawyer è un agente al servizio di una delle più potenti corporazioni della galassia civilizzata, costretto a un atterraggio di fortuna.

Le loro strade si incrociano nelle selvagge foreste di Gwalthur, infestate da bestie simili a dinosauri. I due presto scoprono che il pianeta nasconde segreti di un’antica colonizzazione, e un dio-macchina dormiente in attesa di risvegliarsi.

Inizia così la loro fuga, inseguiti da cacciatori feroci e macchine assassine, per riuscire a salvarsi sotto i soli di Gwalthur.


BIOGRAFIA

Mala Spina è lo pseudonimo di una scrittrice toscana appassionata di narrativa del fantastico e collezionista di fumetti. Lavora nel campo dell’editoria, illustrazione digitale e web design.

Scrive storie Fantasy, Steampunk e Horror.

Ha pubblicato in proprio l'Urban Fantasy "Victorian Horror Story", la Black Comedy Horror "Il Mangia Peccati" e la serie Fantasy-Sword and Sorcery "Altro Evo".

Il primo romanzo interattivo è stato pubblicato da Acheron Books, "Gremlins ad alta quota".

Ha pubblicato racconti brevi in antologie per vari editori:

"Malena" in Prisma Vol.2 per Moscabianca Edizioni.

"Gloria di notte" in W.O.W. Women of Weird per Moscabianca Edizioni.

"Jackie Chan contro Dracula" in Bestie d'Italia per Nps Edizioni.

"Ultimo treno per Uomo Morto" in N di menare per Lethal Books.

"L'oro dell'uomo nero" in Zappa e Spada per Acheron Books.

"Testa di santo" in Eroica per Watson Edizioni.

"Quattro regole di sopravvivenza agli zombie" in Zomb! Saga per Dunwich Edizioni.


Seguitela sul suo sito "Altro evo"!

martedì 14 agosto 2018

Consigli estivi di lettura

Consigli estivi di lettura

Buon Ferragosto, amici dei mondi fantastici! Come state? Spero tutto bene. L'articolo di oggi è un riassunto di alcune mie letture, recenti e non, da consigliarvi per questa estate. Ho scelto un titolo urban fantasy, un fantasy classico, un po' di storia e avventura e uno steampunk. 

Li conoscete? Se siete lettori fissi del blog, ne avrete sicuramente già letto su queste pagine. Scopriamoli assieme!

VICTORIAN HORROR STORY, di Mala Spina
Volume unico che raccoglie quattro storie fantastiche ambientate nella Londra vittoriana di fine '800: Mostri di Londra, Orrore a Whitechapel, Fantasmi sul Tamigi e Demoni da Highgate. Disponibile sia in cartaceo che in ebook.


Tutto ha inizio a Londra, la fumosa, nebbiosa e oscura capitale inglese, dove Guinevere Patel, detta Ginny (o Madame Istar), inizia la sua "carriera" di veggente/medium, ereditando lo studio dalla sua mentore, la più celebre Madame Iside. Tra i frequentatori del suo studio c'è però qualcuno che non se la beve e che vuole andare più a fondo nella questione. Si tratta di Percy, un personaggio misterioso che affascina e intriga la povera Ginny, che presto si ritroverà catapultato in un mondo del tutto nuovo, dove il confine tra realtà e finzione scompare e dove tutti i mostri e le creature fantastiche su cui ha scherzato fino a quel momento si rivelano vere.

Consiglio questa serie a tutti gli amanti del fantastico. Chi è stufo dei soliti nani, elfi e signori oscuri, qua troverà un fantastico diverso, più urbano, per alcuni tratti più vicino a noi, celato nell'ombra, magari della casa accanto a noi, e tanti personaggi intriganti che vi porteranno nel loro mondo, tra passioni improvvise, imbrogli e false verità. Una Londra nient'affatto turistica, che mostra il suo volto sporco e sporcaccione, ma che mantiene tutto il fascino della città antica e potente. Come già detto in precedenza: la vena horror c'è, ma non disgusta, è vicina al fantastico delle storie di folklore, e permette anche al lettore più refrattario al genere di godersi una bella storia!

(Articolo originario qua)

ORACOLI, di Alessandra Leonardi
Volumetto snello che raccoglie quattro racconti storico-avventurosi ambientati nel Mediterraneo durante l'Antichità, con quel pizzico di sovrannaturale e di magico che non guasta mai. Edito da NPS Edizioni in digitale (e in cartaceo sul sito).

Quattro racconti, quattro epoche remote, quattro popoli che hanno segnato la storia del Mediterraneo, accomunati da un’ossessione: la divinazione, per aprire squarci sul futuro e scoprire il volere degli Dei. I Fenici in Sardegna, gli Etruschi in Toscana, Umbria e Lazio, gli Ellenici in Campania e nel Sud dell’Italia, infine i Romani: sussurri divini nell’acqua e nella pietra, voli di uccelli e viscere degli animali, sacrifici e visioni, oracoli vergati su fogli di papiro e libri con una risposta per ogni domanda. 

Storia, mito e fantasia sono le basi da cui si dipanano le avventure narrate in “Porpora”, “Il dono dell’aruspice”, “Sibilla” e “I libri fatali”.
Gli Dei sembrano aiutarci, ci mandano segnali, ci parlano, esigono da noi preghiere e sacrifici, ma alla fine nulla cambia: siamo burattini nelle loro mani capricciose, sempre e comunque. A cosa serve allora conoscere quello che accadrà? A cosa serve dedicare loro le nostre devozioni?
(Articolo originario qua)

LE NEBBIE DI AVALON, di Marion Zimmer Bradley
Un classico per chi ama la materia di Britannia e le avventure di Artù, Lancillotto e Morgana.

Il libro è una rilettura della materia di Britannia, che abbraccia l'intera epopea di Camelot, mostrandoci il prima, il durante e anche il dopo. La storia inizia con gli intrighi tessuti da Merlino e da Viviana, decisi a far accoppiare Igraine, sorella di Viviana, con Uther Pendragon, grande capo guerriero che è riuscito a riunire numerosi clan e tribù dell'isola, per contrastare la minaccia dei Sassoni. Come sappiamo (se non lo sapete, ecco uno spoiler!), dalla loro unione nascerà Artù, il re in eterno. Il libro prosegue poi mostrando la fanciullezza di Artù, la sua ascesa al trono, la fondazione di Camelot e dell'ordine dei Cavalieri e tutte le vicende che sono seguite, nella buona e nella cattiva sorte, arrivando alla morte del re (anche questo è uno spoiler, ma se siete appassionati di materia di Britannia sapete che in tutte le storie, ahimè, Artù muore) e alla fine del mondo celtico/pagano, distrutto dall'avanzata del nuovo mondo.

Trama a parte, la bellezza nel romanzo sta, a mio parere, nella capacità dell'autrice di rappresentare questo mondo misterioso e un po' magico, di trascinare il lettore all'interno di quel mondo, di farlo passeggiare per l'isola di Avalon o sulle mura di Camelot. Altro aspetto curatissimo sono i personaggi, in particolare le figure femminili, che sono quelle che dominano nel romanzo: Igraine, Viviana, Ginevra e Morgana sono le quattro protagoniste della storia, a cui aggiungerei Morgause, con tutti i suoi intrighi. Le varie facce della Dea, come le definisce Morgana. Non semplici spettatrici, ma protagoniste, motore della vicenda, con i loro gesti, le trame che imbastiscono, il loro carattere forte e le loro scelte. E proprio da quelle scelte dipende il destino di Camelot e di Avalon, assolutamente legati: la spada e il calice, il potere temporale e quello spirituale, sono uniti in maniera indissolubile e quando uno cade... 

(Articolo originario qua)

BELLA & BESTIA, di Elena Mandolini
Deliziosa favola steampunk che reinterpreta la storia della Bella e della Bestia.

Il romanzo è ambientato in un Europa futuristica, divisa in cinque regni principali, di cui il più grande, quello di Nesea, governato da un sovrano temibile, Philippe de Coubertin, che i suoi avversari chiamano "Bestia", per il modo con cui impera e combatte in battaglia. In questo contesto, il re d'Anthea, tale Armand, in accordo con gli altri sovrani dell'Est, decide di mandare in sposa la figlia alla Bestia, in segno di pace e di distensione dei rapporti. In segreto, però, chiede alla figlia una cosa: indagare sulla Bestia e scoprire il suo punto debole.

Iniziano così le avventure di Mirabella, che dal placido regno dove ha trascorso la fanciullezza si ritrova a Nesea, a doversi confrontare con un sovrano ammantato nel mistero e nell'ombra e con un mondo tutto nuovo. Avventure davvero appassionanti, ricche di colpi di scena, sorprese e soprattutto personaggi efficaci. Come da tradizione del genere, la Nata Europa è dominata da macchine volanti e tecnologia a vapore, con risultati bizzarri, incredibili, fantastici, in alcuni casi. 

Non mancano i sentimenti: dalla brama di potere dei re, che sfiora nella pazzia, nella tortura, nella depravazione, alla vendetta, alla ricerca di verità per la morte di un genitore, all'amore, sentimento che domina il romanzo. Non un amore stucchevole, bensì genuino, vero, passionale, un amore che smuove i mondi, e fa compiere gesti estremi ai vari personaggi (Savo, Dasio, Humila, ad esempio). Un amore che forse può salvarci, anche quando siamo in preda ai sentimenti più negativi, può aiutarci a ritrovare noi stessi, a ritrovare una luce interiore e una pace. Valori di cui non dobbiamo dimenticarci.

(Articolo originario qua)

Bene, spero di avervi incuriosito e di avervi dato qualche buon consiglio di lettura. Fatemi sapere poi le vostre impressioni! Buon Ferragosto, lettori! :) 

lunedì 15 gennaio 2018

Intervista a Mala Spina

INTERVISTA A MALA SPINA

Buon lunedì, viaggiatori di mondi fantastici! Dopo aver parlato dei suoi libri della saga Victorian Horror Story (qua gli articoli precedenti su "Mostri di Londra", qua su "Orrore a Whitechapel", e qua su "Fantasmi sul Tamigi" e "Demoni da Highgate"), oggi abbiamo la possibilità di chiacchierare un po' con Mala Spina, la poliedrica autrice toscana che ha creato Miss Patel, Peter Doyle e gli altri personaggi che animano la Londra vittoriana! ;)

INTERVISTA A MALA SPINA

Ciao Mala Spina,
benvenuta sul blog “i mondi fantastici”. Parlaci un po’ di te: chi sei, dove vai, cosa fai? Come sei approdata alla scrittura?


Sono una a cui piace raccontare storie e ne ho tante che aspettano di venire in superficie.
Ho iniziato a scrivere colpa dei PBEM. Molti anni fa (e sono volutamente generica perché sono davvero tanti!) erano giochi di narrazione via email molto in voga. In pratica, una storia veniva portata avanti a turno da un gruppo di giocatori/scrittori seguendo alcune regole comuni. Dopo qualche anno di scrittura “ludica” mi è arrivata la prima idea di senso compiuto per un lungo racconto ed era... di fantascienza.

Cosa ti piace leggere? Quali sono i tuoi libri preferiti?

In generale mi piacciono molto i romanzi d’avventura, in tutte le forme possibili. Sono passata per il lungo periodo delle saghe chilometriche di fantasy epico di David Eddings e Terry Brooks, c’è stato quello dei libri horror di Koontz e King, c’è tutt’ora la mia ventennale passione per Lyon Sprague de Camp. Se mi puntassero una pistola alla testa e mi obbligassero a scegliere solo pochissimi libri... credo che punterei su “Stregone suo malgrado” di Stasheff, “L’anello del Re Tritone” di de Camp e probabilmente “Cose Preziose” di King. Il motivo è che periodicamente e per qualche strana ragione mi torna la voglia di leggerli di nuovo.

Come mai “Mala Spina”? C’è un segreto, un aneddoto dietro questo nome d’arte?


Mala Spina era uno dei miei nickname storici. Oltre a questo, quando ho iniziato a scrivere seriamente tre anni fa, lavoravo per un editore e non volevo assolutamente che qualcuno venisse a ficcare il naso nei miei progetti di scrittura. Aggiungici un po’ di timidezza generica e il fatto di avere un cognome antipatico nella realtà ed ecco come mai ho iniziato a usare il mio vecchio nickname anche nelle pubblicazioni.

Sei una scrittrice poliedrica, che si diverte a giocare con il fantastico, presentandocelo sotto sfumature diverse, che vanno dal dark all’horror per sfociare nel grottesco. Ti piace sperimentare?

Certo! Dopo aver passato l’ultimo anno nella mia fase horror-dark fantasy sono decisamente entrata in una nuova mala-evoluzione: lo Steampunk e anche una deriva Romance-Thriller. Il Fantasy rimane la mia prima passione ma non la sola.

Come è nata la serie “Victorian Horror Story”? Cosa volevi raccontare con questa storia?


Anche Victorian Horror Story è stato un esperimento. In quel periodo avevo letto un paio di libri ambientati nella Londra Vittoriana e in più ero fresca della visione del serial “Penny Dreadful”. Tutto è iniziato da Ginny e dall’idea di avere una protagonista che ci facesse vedere il volto nascosto di Londra. Quando le protagoniste vengono morse da un vampiro o similari si trasformano in vampire supersexy ma se le cose andassero diversamente? Volevo esplorare una Londra oscura evitando le solite figure classiche dei romanzi paranormali a base di vampiri e licantropi, volevo cacciatori di mostri che ricordassero “La lega degli straordinari gentlemen”, e volevo una storia mooolto complicata per la mia protagonista, altrimenti non ci sarebbe stato il divertimento.

È stato difficile documentarsi e muoversi nella Londra di fine Ottocento?

Nonostante si tratti di una Londra fantastica ho cercato di ricostruirla in modo credibile o almeno plausibile per le finalità della trama. Oltre alle mie letture di romanzi gotici con una buona o ottima ricostruzione storica, fumetti in tema (“From Hell”, “La lega degli straordinari gentlemen” e alcune uscite Cosmo), film e telefilm, mi sono stati d’aiuto i siti di informazione orientati proprio a quel periodo storico, mappe interattive della Londra vittoriana per gli spostamenti e i luoghi, perfino un video di un ‘ra e mezzo su Youtube con l’intero percorso interno del cimitero di Highgate. Il problema più grosso? Districarsi tra i titoli nobiliari!

Parlaci dei personaggi di “Victorian Horror Story”? Due parole per definire i protagonisti e poi dicci se hai un tuo preferito.


Gli abitanti della villa di Bishop Road hanno dei segreti e mi è piaciuto giocare su quello che sembrano alla protagonista (e quindi a chi legge) e ciò che sono realmente. Ho giocato sui loro rapporti ambigui e su come si evolvono con l’arrivo di Ginny a scombinare i delicati equilibri tra loro. I miei preferiti sono due: uno è Johnny il Nero, di cui prima o poi dovrò fare un’illustrazione, e il secondo è Peter Doyle. Il motivo è che farli parlare è stato facile e la voce di ognuno di loro veniva fuori da sola senza nessuno sforzo di immedesimazione. Oltretutto di loro non si sa molto e sono i soggetti ideali per iniziare altre storie.


Con “Altro Evo” invece siamo in un mondo fantasy più classico. Parlaci di questo progetto, è concluso? È ancora in evoluzione?

Altro Evo è il mio primo progetto di scrittura e lo avevo pensato per avere un’“uscita d’emergenza”, per modo di dire. Lo avevo studiato fin dall’inizio in modo che fosse composto di episodi indipendenti (a differenza di Victorian Horror Story) così, se per qualche ragione non avessi più potuto portare avanti la serie, non ci sarebbero state storie rimaste a mezzo. Ho pubblicato i primi quattro episodi, ma in realtà dovrebbero essere sei per completare il quadro e risolvere tutti i punti misteriosi. Il quinto episodio è scritto al 40% e al momento non ho idea di quando lo finirò.

Infine “Il Mangia Peccati”. Di cosa tratta questa storia (che ha un’ambientazione ben delineata)?

Il Mangia Peccati si svolge nello stesso universo di Victorian Horror Story, solo qualche anno prima e in Italia, più precisamente in Toscana.
Il tutto è nato da una coincidenza di fattori. Mio nonno mi aveva lasciato una raccolta di bellissime riviste risalenti al 1890-1892 (la Tribuna Illustrata), avevo un periodo in cui ero fissata con l’horror e il weird, inoltre volevo ambientare il tutto in una zona che mi è piaciuto visitare qualche tempo fa: la Garfagnana.
L’obiettivo era scrivere una commedia orrorifica, un genere bislacco che non ha poi tantissimi esempi perché non è facile unire humor a temi horror. Quindi è nato Martino, il protagonista sfortunato la cui famiglia ha una tradizione da Mangia Peccati e che ricorda molto Shaun di “Shaun of the dead”. Si sono uniti compagni altrettanto bizzarri che hanno fatto da comprimari e ho unito il tutto con una trama alla Lovecraft.
Quando si muore senza confessione i peccati seguono l'anima, ma a volte sono così immondi da rimanere indietro.
In casi come questi ci vuole... un professionista.

Ti piacerebbe vivere in uno dei mondi da te creati?

Solo se posso esserne protagonista!

Progetti futuri?

Riuscire a concludere il racconto su cui sto lavorando in questo periodo: una commedia steampunk a base di dirigibili e automi impazziti. Possibilmente riuscire a finire il quinto volume di Altro Evo e magari iniziare il thriller storico cui sto pensando da un po’. Poi smetterò di dormire per riuscire a far tutto.

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.


Grazie a te, Alessio!

Ricordo a tutti che Mala Spina ha uno splendido sito, in cui potete curiosare in tutta la sua produzione fantastica, horror e quant'altro produrrà! ;)

mercoledì 10 gennaio 2018

Recensione "Fantasmi sul Tamigi" e "Demoni da Highgate" di Mala Spina

Recensione "Fantasmi sul Tamigi" e "Demoni da Highgate" di Mala Spina

Bentrovati, amici dei mondi fantastici! Oggi vi beccate due recensioni in una. Vi parlerò infatti degli ultimi due volumi della serie "Victorian Horror Story": Fantasmi sul Tamigi e Demoni da Highgate. Perché una recensione unica? Perché credo che ormai chi ha letto, sta leggendo o leggerà la saga, arrivato a questo punto leggerà tutti i volumi, e chi non l'ha letta non leggerà soltanto un terzo volume a caso, per cui ne parlo insieme, senza ovviamente accenni al finale! ;)
Dove eravamo rimasti? 
In "Mostri di Londra" conosciamo la nostra protagonista: Miss Guinevere Patel, una medium fasulla, che si ritrova invischiata in una situazione molto delicata, oscura e misteriosa. Tramite lei, anche noi lettori scopriamo la Londra segreta di fine Ottocento, ove si aggirano non viste creature fantastiche e demoniache. Facciamo la conoscenza di Lord Richmond, tanto bello quanto potentissimo, del buon Huges, dello strambo Wright e del ligio maggiordomo, il buon Tristan.

In "Orrore a Whitechapel", Miss Patel vive la prima avventura in solitaria, trovandosi da un lato a fare i conti con la sua nuova vita, e i cambiamenti che il suo corpo sta subendo, dall'altro a dover (voler) salvare i suoi amici. In tutto questo, oltre a conoscere nuovi strani personaggi, come Johnny il Nero e la cara vecchia Bessie, ecco che entra in scena un altro personaggio importantissimo: Peter Doyle, irlandese, cocciuto e casinista, membro del Circolo Styx, un'organizzazione che caccia creature sovrannaturali, con l'aiuto di tecnologie bizzarre e moderne. In questo campo c'è una vena steampunk nella narrazione, decisamente intrigante.

E adesso?
"Fantasmi sul Tamigi" continua la serie, portando avanti la trama. In questo volume la trama segue due fronti particolari, che sono quelli di Ginny e di Peter, decisi ad andare avanti con il loro piano (o con i loro piani?). L'idea è di sbarazzarsi di Lord Richmond una volta per tutte, cosa su cui potrebbero convergere gli interessi sia di Miss Patel che del Circolo. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo... il Tamigi! Che nasconde segreti ben più interessanti di qualche scarto inquinante!

In un susseguirsi di azione e scontri, di piani da imbastire e da rivedere, di vittorie e tradimenti, la trama giunge al suo climax, con una svolta decisamente interessante, che porta Ginny in una situazione del tutto nuova. Un ruolo che non avrebbe pensato di ottenere. Ma il ritmo della trama non dà scampo, il potere chiama altro potere e antiche creature arrivano da tutta Europa per contendersi il trono di Signore Oscuro di Londra.

"Demoni da Highgate" rappresenta la conclusione di "Victorian Horror Story", in cui tutti i nodi vengono al pettine. La forza e la malvagità di Lord Richmond si rivelano, più oscure che mai; la nostra Ginny (quella "Piccola cosa morta" che lotta per recuperare il proprio libero arbitrio) non sa che pesci pigliare, rimasta sola con il fedele Hughes, il mutaforma; e lo Styx, con tutti i suoi dotti e luminari, non si accorge dell'infezione che gli sta crescendo in seno. Un gran finale davvero esplosivo, che ci porta in tanti luoghi di Londra: dai cieli della città, sul dirigibile in cui si trova la base operativa del Circolo, al cimitero di Highgate, alla villa di Richmond e altri luoghi meno noti della città.

Non vi anticipo nulla, vi dico solo che ho apprezzato tutti i volumi della serie "Victorian Horror Story" nello stesso modo. Non ho ravvisato cali di tensione, come spesso può accadere in una serie, ma ogni libro ha aggiunto un tassello in più all'oscuro ma affascinante mondo della Londra vittoriana dell'orrore creato da Mala Spina. Anche il finale in chiaroscuro è stato decisamente apprezzato, e poi chissà... che non possano venir fuori un giorno nuove avventure ambientate nello stesso mondo! ;)


Nel complesso, consiglio questa serie a tutti gli amanti del fantastico. Chi è stufo dei soliti nani, elfi e signori oscuri, qua troverà un fantastico diverso, più urbano, per alcuni tratti più vicino a noi, celato nell'ombra, magari della casa accanto a noi, e tanti personaggi intriganti che vi porteranno nel loro mondo, tra passioni improvvise, imbrogli e false verità. Una Londra nient'affatto turistica, che mostra il suo volto sporco e sporcaccione, ma che mantiene tutto il fascino della città antica e potente. Come già detto in precedenza: la vena horror c'è, ma non disgusta, è vicina al fantastico delle storie di folklore, e permette anche al lettore più refrattario al genere di godersi una bella storia! Buona lettura! ;)

Per approfondire, visitate il sito di Mala Spina!








mercoledì 3 gennaio 2018

Recensione "Orrore a Whitechapel" di Mala Spina

Recensione "Orrore a Whitechapel" di Mala Spina

Finalmente torno a parlarvi di una delle serie che ho amato di più nel 2017. Sto parlando di Victorian Horror Story, di Mala Spina, che si compone di quattro romanzi brevi, già tutti editi e disponibili per l'acquisto, sia in digitale che in cartaceo (Amazon link), sia come romanzi singoli che come volume unico (consigliato!). A ottobre vi avevo parlato di "Mostri di Londra", primo capitolo della serie, in cui veniamo introdotti, di pari passo con Miss Patela, al mondo oscuro e misterioso che si cela nella Londra vittoriana, non visto dagli stanchi occhi degli umani. O, quantomeno, di quasi tutti.

In questo secondo volume, l'orrore si sposta a Whitechapel. Faccio una piccola premessa: nonostante il titolo, la vena "horror" del romanzo è minima, niente alla Dario Argento ma neppure alla Lovecraft. E' un orrore commisurato anche ai tempi in cui si svolge l'azione, prima del cinema e dei blockbuster, prima dell'invasione di immagini a cui la contemporaneità ci ha abituato. Ed è un orrore che viene svelato pian piano, tramite gli occhi della protagonista, Guinevere Patel.

Spenderei subito due parole su di lei. Chi mi conosce sa che io non amo i protagonisti femminili, soprattutto quando a scrivere di loro sono autrici. Perché? Perché spesso vengono fuori personaggi assurdi, ragazzine incapaci e senza qualità, frignone e lamentose, che per grazia divina dell'autore diventano eroi super potenti, amati e voluti da tutti (qualcuno ha detto Clary Fray o Bella Swan?^^). Invece, finalmente, in "Victorian Horror Story", abbiamo una protagonista simpatica, curiosa ma non stupida, determinata ma non ingenua, a tratti anche pasticciona, che suscita simpatia anche nei lettori maschi. Miss Patel è un po' un maschiaccio, a volte, un po' come Jo di "Piccole Donne", perché non esita a sporcarsi le sue belle scarpine e i suoi abiti, infilandosi in situazioni scomode (letteralmente! Come in "Orrore a Whitechapel" dove scende... sottoterra!), spinta un po' dalla curiosità (che è donna, si sa), un po' dai suoi disperati tentativi di liberarsi dal giogo che la opprime, un po' per salvare i suoi nuovi bizzarri amici. Una combinazione di valori, situazioni e anche modo di pensare e di parlare che la rendono una protagonista ideale, assolutamente non perfetta (come detto, a volte è ingenua, speranzosa, ci crede davvero nel lieto fine) e spesso più vittima che non motore dell'azione. Lo strumento giusto con cui noi lettori (curiosi, al pari suo e forse anche di più) possiamo addentrarci nelle vie oscure di Londra, nei sobborghi meno frequentati, nelle periferie malfamate dove dominano gang di strada, spacciatori di chissà quali allucinogeni e altre simpatiche creature fantastiche!


"Orrore a Whitechapel" è ambientato poco dopo i fatti di "Mostri di Londra", la cui lettura è obbligatoria per comprendere situazioni e personaggi, e ne descrive le conseguenze, soprattutto alla luce di quanto avvenuto alla povera Miss Patel. Oltre ai personaggi già visti nel primo volume, qua facciamo la conoscenza di Peter, un simpaticone irlandese (che a tratti mi ricordava Loki, altre Mad Sweeney, altre Heinzelmann del mio "Berserkr"^^) che accompagna Miss Patel a cacciarsi nei guai, e di altri comprimari, come Johnny il Nero e Bessie. Anche il mondo della saga si espande, con l'introduzione di nuove creature fantastiche e di un nuovo elemento: il Circolo dello Styx, che approfondiremo nei due volumi successivi.

In conclusione, un altro bel capitolo di "Victorian Horror Story", dove c'è spazio per tutto: dall'azione alla magia, dall'amicizia che cresce tra i vari personaggi a buffe situazioni di corteggiamento improvvisato. Su tutto aleggia l'opprimente presenza di Lord Richmond, il Signore di Londra, che tutto vede e tutto sa, e da cui Miss Patel sta disperatamente cercando di fuggire. Per ora, senza riuscirci.


Per chi vuole approfondire, vi rimando al sito di Mala Spina e vi ricordo che la saga si compone di quattro volumi, tutti già pubblicati:
- Mostri di Londra (recensione qua)
- Orrore a Whitechapel
- Fantasmi sul Tamigi
- Demoni da Highgate


martedì 31 ottobre 2017

Recensione "Mostri di Londra" di Mala Spina

Recensione "Mostri di Londra" di Mala Spina

"Mostri di Londra" è il primo racconto lungo della serie "Victorian Horror Story" scritta da Mala Spina. Come si evince dal titolo, si tratta di storie di terrore ambientate nella Londra vittoriana; quattro storie, per l'esattezza, tutte già disponibili e pronte per essere scaricate dagli store di ebook e lette, anzi divorate! ;) Io ho appena iniziato il viaggio, insieme a Ginny e agli altri personaggi, e devo dire che ne sono già rimasto affascinato. Pronti per scoprire i lati oscuri e misteriosi della Londra di fine Ottocento?

Piccola premessa: questa storia si scopre pagina dopo pagina, per cui molte cose ve le accennerò e basta. La sorpresa e la scoperta sono sempre dietro l'angolo. 

Tutto ha inizio a Londra, la fumosa, nebbiosa e oscura capitale inglese, dove Guinevere Patel, detta Ginny (o Madame Istar), inizia la sua "carriera" di veggente/medium, ereditando lo studio dalla sua mentore, la più celebre Madame Iside. Tra i frequentatori del suo studio c'è però qualcuno che non se la beve e che vuole andare più a fondo nella questione. Si tratta di Percy, un personaggio misterioso che affascina e intriga la povera Ginny, che presto si ritroverà catapultato in un mondo del tutto nuovo, dove il confine tra realtà e finzione scompare e dove tutti i mostri e le creature fantastiche su cui ha scherzato fino a quel momento si rivelano vere.

I personaggi sono intriganti e l'autrice è brava a non svelare subito le sue carte. Li scopriamo anche noi, pagina dopo pagina, assieme a Ginny, e forse giungiamo a non conoscerli del tutto (sempre che loro stessi si conoscano davvero!). C'è Lord Richmond, un uomo freddo, all'apparenza, calcolatore, con un lato oscuro bestiale; c'è Lancelot Hughes e il suo compare, Wright. E c'è Tristan, l'inflessibile cameriere, che non manca di servire tè e dolcetti anche nei momenti di massima confusione. Un mondo opulento e sporco da cui Ginny è attratta.

Il romanzo è snello, si legge in una serata, e apre le danze alla serie "Victorian Horror Story", composta da altri tre libri: Orrore a Whitechapel, Fantasmi sul Tamigi e Demoni da Highgate, che consiglio assolutamente. Apprezzabile, infine, l'utilizzo di mitologie e culture diverse da quelle classiche a cui siamo abituati nei libri. Ma anche qua, non anticipo altro.

Preparatevi per un viaggio nei segreti di Londra e ricordate, dietro la facciata opulenta di un bel palazzo, si nasconde sempre un mostro in agguato! Be careful, folks! :)

Sito di Mala Spina per rimanere aggiornati sui suoi lavori.