Segnalazione "La chiamata di Visnu" di Michela Rivetti
Bentrovati, lettori! Oggi vi presento un fantasy interessante, che mescola storia e mitologia. Si parla di Deva e Asura, di avventura e mistero, nel romanzo "La chiamata di Visnu" della giovane scrittrice Michela Rivetti. Scopriamolo insieme!
Titolo: LA CHIAMATA DI
VISNU
Autore: Michela Rivetti
Casa editrice: Bibliotheka
edizoni
Genere: Fantasy mitologico
Prezzo: ebook 3,99€ / cartaceo
11 €
ISBN 9788869341342
Pagine: 296
Trama: Hiranyakshva, un antico
Asura, si risveglia da un letargo durato millenni e con grande disappunto
scopre che il Dharma esiste ancora. Non esistendo una formula matematica che
descriva etica e morale, l’Asura le ritiene delle menzogne, delle catene
forgiate dai Deva per soggiogare tutti gli altri esseri. Egli è intenzionato a
spezzarle e rendere a ciascuno la libertà. Il suo odio è rivolto soprattutto
contro Visnu, difensore del Dharma e uccisore dei suoi fratelli.
Irma è una giovane archeologa,
fresca di laurea, entusiasta per lo scavo che l’aspetta in Tamil, sia perché è
la sua prima esperienza di vero lavoro, sia perché ha stretto amicizia con
alcuni frati del luogo, durante viaggi precedenti, e non vede l’ora di
riabbracciarli e chiacchierare con loro.
Jerolam è uno di questi frati e
a cui è affidato il compito di aiutare i prenovizi nel loro percorso di
crescita. Non è sempre facile per lui la vita in convento: ama servire Dio e lo
cerca anche in testi sacri di altre religioni e questo gli attira qualche
rimprovero e soprattutto lo scherno di padre Shardul, sempre ligio ai dogmi.
Irma e Jerolam sono molto legati
tra loro; lunghe conversazioni filosofiche e spirituali hanno cementato la loro
amicizia.
Entrambi, assieme ad altri due
frati e un principe dei Naga (uomini serpenti) saranno chiamati da Visnu
affinché tornino coscienti di chi furono in un’antica vita precedente, delle
passate debolezze e mancanze e, soprattutto, della voglia di redenzione che li
aveva spinti ad offrirsi a lui per aiutarlo nella lotta allorché il Dharma
fosse stato in pericolo.
Dovranno riacquisire le antiche
abilità: Jerolam dovrà ricordare come evocare gli astra e dunque caricare di
potere mistico le frecce; Irma dovrà risvegliare la magia dentro di sé, senza
temere il fallimento.
Entrambi, assieme ai loro
compagni, presto si accorgeranno che le battaglie più importanti non sono
quelle affrontate in campo aperto e con le armi, bensì quelle che si svolgono
nelle loro menti e nelle loro anime. Dovranno vincere se stessi per poter affrontare
al meglio l’Asura.
A sostenerli in quest’impresa,
ci saranno anche Aswatthaman, un uomo maledetto con l’immortalità e che agogna
la morte, e il priore Yacqomin che, come uno zio buono, ha sempre una buona e
saggia parola per tutti.
Le avventure di questo gruppo
eterogeneo si svolgono nei veri panorami del Tamil Nadu, dove si può respirare
la vera aria dell’India e delle sue tradizioni. In questi paesaggi realistici,
tuttavia, si muovono creature del mito come gli orcheschi e animaleschi
Rakshasa e Yaksha, oppure i musici e guerrieri celesti, i Gandharva, e i
Pishacha, spettri ghiotti di sangue e sanità mentale.
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“Voi siete Indra?” chiese la ragazza sorpresa, ma confortata.
“E chi altro dovrei essere? È me che hai invocato.”
“Lo so, scusatemi, ma è la prima volta che ... Dove siamo?”
“In nessun luogo. Per meglio dire, io sono nel Devaloka e tu sei sulla Terra: sono i nostri spiriti che si stanno incontrando. Di solito, voi umani, quando volete chiedere qualcosa, avete sempre molto di fretta, per cui ti chiedo subito: che cos’è che vuoi?”
“Indra, se avete guardato la Terra di recente, forse avrete visto che un potente e antico Asura si è risvegliato. I miei amici, in questo momento, lo stanno combattendo, ma non riescono a prevalere. Ti prego, prestateci il Vajra, concedeteci di usarlo una volta e poi lo riprenderete.”
“Perché dovrei aiutarvi? Siamo nel Kaliyuga, è naturale che ci sia ignoranza, empietà e violenza. Nella prima era, il dharma era come una mucca che si sorreggeva su quattro zampe, ora solamente su una. L’ingiustizia e il male caratterizzano quest’epoca, perché dovrei impedirlo?”
“Noi stiamo combattendo contro un Asura, retaggio di un’era di grandezze che quella attuale non può sostenere. Gli uomini non potranno fermarlo e la Terra non gli basterà. Voi sapete bene che tutti gli Asura, appena ebbero acquisito un poco di potere, subito tentarono di conquistare il Devaloka e di distruggere voi Deva. Quante volte siete stati invasi e spodestati e quante volte Visnu, per mezzo di uomini, è venuto in vostro soccorso? Hiranyakshva presto protenderà le sue mani verso il Devaloka e voi rimpiangerete di non averci aiutato a fermarlo. Temi anche tu Hiranyakshva e, nonostante il tuo vajra, hai paura ad affrontarlo, poiché la potenza dell’arma non basta. Sei un grande guerriero, re dei Deva, ma non invincibile e molti esseri si sono dimostrati superiori a te in combattimento. In passato ti sei affidato ad Arjuna e fu re Dasharata a salvarti da Sambarasura. Più di una volta hai scelto di affidare armi potenti alle mani degli umani: fallo una volta ancora!”
Indra rimase in silenzio alcuni istanti, la sua espressione era enigmatica; infine disse: “Il Vajra è un’arma estremamente potente che non può essere controllata da chicchessia. Chi, in quest’epoca, tra gli uomini, può essere degno e adatto per impugnarla? Un uomo troppo fragile rimarrebbe distrutto dalla mia folgore o, peggio, potrebbe non dominarla e provocare distruzioni più gravi di quelle che vorreste scongiurare. Non posso prestare un simile potere.”
Biografia dell’autore:
Michela
Rivetti nasce a Reggio Emilia nel 1991. Fin da piccola ha ben chiaro che cosa
le piaccia: la storia, la mitologia, l’arte, scrivere, recitare, judo. Si
diploma nel liceo classico della sua città e prosegue gli studi presso l’università
di Bologna, prima conseguendo la laurea triennale in Storia e Civiltà Orientali
e attualmente è iscritta alla magistrale di Archeologia e Culture del Mondo
Antico. L’India è il suo interesse primario negli studi (e non solo) e ha
compiuto diversi viaggi in Tamil Nadu (India) e in questo momento è in
Karnataka per ricerca tesi.
Oltre a studiare e scrivere, impiega il proprio tempo lavorando in due
compagnie teatrali.
Per rimanere aggiornati sui lavori dell'autrice, potete seguire la sua pagina Facebook.
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