Segnalazione "Invisibile" di Linda Lercari
Buon sabato, lettori! Oggi vi presento un romanzo ad alta tensione: Invisibile, di Linda Lercari, l'ultima fatica letteraria della giovane autrice. Un thriller che non è soltanto un thriller, ma un'indagine di vita. Scopriamolo insieme!
Titolo: Invisibile
Editore: Bookabook
Genere: thriller/romance
Formato: cartaceo/ebook
Pagine: 174
Prezzo: Euro 10,00
/ Euro 7,99
ISBN: 8899557683
Trama: Lui è John,
bello, affascinante e maledetto... La sorte gli ha giocato un brutto tiro e la
sua carriera è stata spezzata sul nascere. Odia il mondo e la sete di rivalsa
lo corrode. Lei è Charlotte, brutta, grassa, scialba. Nel lavoro è oberata di
pratiche e il mobbing è l'unico rapporto che ha coi colleghi, ma non le importa.
Nulla tocca Charlotte così fiera e serena. John non capisce come una donna
simile possa esistere e, soprattutto, come possa restare tanto calma mentre lui
è distrutto dall'odio. Invisibile è un thriller, ma anche una grande storia
d'amore, una passione che sboccerà fra pallottole e omicidi, I nostro
protagonisti scopriranno che il cuore può amare senza riserve, senza pietà.
Link acquisto: Bookabook.
Imprecò sonoramente. Non avrebbe ottenuto altre
informazioni, lo sapeva. Era troppo lontano dalle investigazioni, troppo
isolato. Se voleva davvero catturare il killer avrebbe dovuto ottenere altri
dati per vie traverse. Forse, se ci fosse riuscito, forse avrebbe avuto
un’occasione per tornare alla centrale operativa.
Schiacciò il bottone dell’interfono. Avrebbe davvero voluto
un whisky. Si morse le labbra prima di pronunciare quel desiderio ad alta voce.
・ Signorina, mi porti un caffè.
Avrebbe potuto prenderlo da solo, ma la visione di quella
massa gigantesca di ciccia che entrava con tanta disinvoltura in ufficio aveva
il potere di calmargli i nervi. Si chiese se non facesse abuso della sua
posizione ordinando queste cose alla segretaria, poi fece "spallucce"
e accantonò il pensiero: la vita era ingiusta a prescindere, cosa sarebbe stato
mai chiedere un caffè a qualcuno? La cicciona poteva sempre rifiutarsi se
avesse pensato che non fosse un suo compito.
Dita grassocce posarono la tazza di caffè, cucchiaino e due bustine di
zucchero. Inaspettatamente anche un piccolo involto.
・ Sono dei biscotti. Li preparano senza latte né uova, sono
buoni, li provi.
Una voce suadente, un sorriso sereno. Era impossibile
ricordare da quanto tempo qualcuno gli offriva qualcosa con tanta spontaneità.
La ringraziò freddamente, avrebbe voluto congedarla, ma preferì farla attendere
mentre assaggiava i dolcetti. Erano semplicemente deliziosi. Per un istante
tornò bambino, coccolato e viziato.
Continuava a non capire come potesse sentirsi tanto attratto da quella donna.
Era brutta, proprio brutta, scialba e grassa. Eppure per lui era un’oasi di
pace. Un porto calmo durante la terribile tempesta. Pensò che si sarebbe perso
volentieri in mezzo a quegli enormi seni.
Masticò in silenzio. Biscotti. Come un ragazzino! Ah! Che
ridere! Però avevano un buon sapore e lo fecero sentire meno solo, meno
abbandonato.
・ Buoni, grazie, ma non avrebbe dovuto disturbarsi.
Lei sorrise, non disse nulla e portò via la tazza vuota.
Tornò a concentrarsi sulla foto del presentatore
assassinato. Un altro colpo magistrale, stavolta persino derisorio nei
confronti della polizia. Oppure il killer aveva voluto dire che la vittima era
un pagliaccio, anche quest’ipotesi non era priva di fondamento. Pensò che per
quanto riguardava la scelta delle vittime era perfettamente d’accordo.
Probabilmente, se avesse potuto, gli avrebbe perfino dato un
premio.
Il caffè non era sufficiente, aveva davvero bisogno di bere.
Decise di uscire, due passi gli avrebbero schiarito le idee. Prese
l’impermeabile e sbatté la porta con forza, non si accorse che Charlotte stava
rientrando con una pratica e la travolse.
Inaspettatamente la donna fece uno scarto repentino di lato
e a finire a terra fu lui, la bocca aperta dallo stupore.
・ Si è fatto male, direttore?
L’umiliazione di essere aiutato a rialzarsi.
Balbettò delle scuse raffazzonate, poi un lampo gli
attraversò la mente. Non voleva bere da solo, era la solitudine che lo stava
massacrando.
・ Signorina, posso scusarmi per l’inconveniente offrendole
un drink?
Mentre parlava si diede dell’idiota. Aveva appena bevuto il
caffè che propri lei gli aveva portato. Inoltre tutto l’ufficio, in un istante,
si era pietrificato alle sue parole. Nessuno si scusava mai con Charlotte,
figurarsi offrirle qualcosa.
E lei sorrise, sorrise benevola come una specie di fatina
gigantesca, una sorta di Campanellino da cento chili, e accettò.
Contatti:
Pagina Facebook:
Blog dell’autore:
Sito dell’autore: www.lindalercari.it
Twitter dell’autore: Linda
Lercari
Biografia dell’autore: chi è Linda Lercari?
Scrittrice di narrativa, poesia, fantapolitica, racconti noir, romanzi
gotici e romanzi storici, pratica l’arte marziale del Kendo presso la storica
Scuola Kendo Lucca ed è stata attrice nella compagnia Next Artists di
Viareggio specializzata in testi di
Shakespeare rigorosamente in lingua originale. Ha frequentato corsi di
recitazione tenuti da Federico Barsanti del Piccolo Teatro Sperimentale, da
Pietro Malavenda, da Marco Sodini del Teatro del Giglio di Lucca, da Cathy
Marchand del Living Theatre e Mark Roberts dell'Ensemble Studio Theatre di New
York.
Inoltre fa parte del TOF – Testo Originale a Fronte – gruppo di artisti
attivi in Versilia e di un gruppo di scrittori satirico-noir chiamato I Nove
Facoceri. È iscritta all'associazione EWWA: European Writing Women Association.
Nessun commento:
Posta un commento