mercoledì 28 novembre 2018

Recensione "Il cavaliere di bronzo" di Lorenzo Ruggeri

Recensione "Il cavaliere di bronzo" di Lorenzo Ruggeri

Bentrovati, amici lettori. Oggi vi parlo di un fantasy: "Il cavaliere di bronzo", di Lorenzo Ruggeri, edito da Panesi Edizioni (già segnalato sul blog). Si tratta di un libro per ragazzi, con una struttura narrativa e valori di fondo ben adatti al giovane pubblico, che segue le avventure del Cavaliere di Bronzo, uno degli otto protettori del regno di Elvissa.

La storia si svolge in un regno inventato dall'autore, il reame di Elvissa, guidato adesso da Madev la Grande, figlia di Madev la Giusta, un regno dove l'odio e la violenza sono stati banditi e regnano pace e armonia. Fino a un certo giorno... in cui il nostro eroe scopre di essere rimasto l'unico protettore di Elvissa. Così ha inizio la sua missione: ritrovare i suoi fratelli, i cavalieri di ferro, cipolle, seta, fuoco, oro, argento e diamanti. 

Lo stile del romanzo è semplice e immediato e permette una lettura molto scorrevole, impreziosita dai numerosi disegni che costellano il volume e presentano i vari personaggi, singolarmente e anche durante gli scontri.
Nessuno può vivere così, nessuno può ignorare il mondo che lo circonda, volenti o nolenti dobbiamo agire e fare qualcosa delle nostre vite. Tu, che ci hai sempre protetto, lo sai meglio di chiunque altro.
La struttura del romanzo è a tappe, infatti il nostro eroe viene chiamato ad affrontare varie prove (che ovviamente non vi anticipo!) per salvare i suoi fratelli e il regno. In ogni prova darà tutto se stesso, cercando di vincere non soltanto con la forza, ma anche con l'astuzia e soprattutto con la saggezza, arma che lo contraddistingue e che, alla fine, si rivelerà superiore come potenza a molte altre più pericolose. 

Non mancano piccoli insegnamenti che traspaiono tra le pagine, in quello che è, di fatto, un "light fantasy", un fantasy luminoso, dove lo scontro tra Bene e Male è molto marcato, sul modello dei fantasy classici alla Tolkien. Devo dire che negli ultimi anni si è sentita un po' la mancanza di questi fantasy "di luce", con molti autori, soprattutto emergenti, che si lanciano in romanzi dalle atmosfere cupe o ardite, per cui è stato piacevole assaporare di nuovo un fantasy classico, che ho trovato ben adatto per giovani lettori.

Nell'ottica di avvicinare i ragazzi alla lettura, questo è un romanzo che può funzionare, perché mescola avventura, magia, con qualche insegnamento, a dimostrazione che la saggezza, la conoscenza, è un'arma ben più potente della strada. Molto piacevole anche la morale finale, se così vogliamo chiamarla, che rappresenta un punto di incontro tra le generazioni: per guardare al futuro, servono la forza d'animo, la passione, la spensieratezza della gioventù, ma anche la conoscenza di chi ci ha preceduto, una commistione che non deve essere scontro, bensì fusione.
Lui capì che i giovani sono il futuro e che il futuro, senza di essi, non ha possibilità di esistere. Ma apprese anche che è solo grazie alla saggezza degli anziani, di quelli che chiamiamo vecchi, di quelli che molte volte non riteniamo utili, che questi giovani possono imparare dagli errori del passato e rendere il mondo che li attende più luminoso e felice.

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