Recensione "Il negoziato del numero 47" di Francesca Capelli
Bentrovati, viaggiatori! Oggi vi porto... in provincia di Firenze, in un anonimo paesino di campagna dove si sta per scatenare una super tempesta. Il fiume sta per esondare, tre divinità si contenderanno i resti di quella devastazione, la gente sta impazzendo e una povera ragazza qualunque si trova a dover negoziare la salvezza dell'umanità con gli Dei! Ah, però, quante cose! E potete trovarle tutte nel romanzo "Il negoziato del numero 47", di Francesca Cappelli.
L'avevo segnalato ben tre anni fa, quando il blog era appena agli inizi, e mi aveva incuriosito fin da subito, un po' per il titolo (che sarà mai questo numero 47?), un po' perché adoro gli urban fantasy scritti da autori italiani. Finalmente ho avuto il piacere di leggerlo e, devo dire, sono in difficoltà a parlarne perché è un romanzo con una trama davvero bizzarra, che si svela piano piano, intervallata da momenti anche buffi che coinvolgono i vari personaggi.
Il punto di partenza, come dicevo sopra, è l'esondazione del fiume che passa per la cittadina dove si svolgono le vicende. Il fiume è arrabbiato, si porta dietro tanta rabbia, tanta ostilità nei confronti degli uomini (per motivi che scopriremo leggendo il romanzo), ed è pronto a sollevarsi e a sommergere il paese con le sue acque impetuose. Tre divinità stanno comode comode, ad aspettare la distruzione, ridacchiando alle spalle degli umani, che ormai vanno perdendo la ragione. Tre divinità diverse, ciascuna con i suoi desideri, timori e progetti, tutte concordi sulla necessità di far accadere l'esondazione. Però... non tutti gli Dei sono cattivi, no? C'è anche chi ama l'umanità, ama le storie che gli uomini si raccontano, che gli uomini creano, inventano e tramandano da una generazione all'altra.
Arin, Dio delle storie perdute, raccontate e di quelle ancora da raccontare, ama camminare tra gli uomini, osservarli e soprattutto ascoltarli. Un viandante tra i mondi, come Odino nella mitologia nordica, che si convince della necessità di dare loro una chance, una possibilità di salvezza, così sceglie Sara, un'anonima ragazza di provincia, che ha ben poca simpatia per la razza umana: la sua vita si alterna tra lavoro e famiglia, tra saluti obbligati e stipendio da fame. Proprio lei deve salvare il mondo, lei che per prima lo sommergerebbe? Una bella sfida, vero?
Completano il quadro gli abitanti del condominio 47, uno più pazzo dell'altro. Vecchiette assassine, ragazzi senza memoria, tanti personaggi bizzarri che danno colore alla narrazione. Non aspettatevi eroi in scintillanti armature, tutt'altro, qua i protagonisti sono badanti, ragazzi disabili, nerd, un campionario di umanità vivida, fresca, in grado di apportare, ognuno a modo suo, un contributo alla salvezza della società. Tra i vari personaggi, ho apprezzato Nicoleta, la badante armata di padella, sempre in prima fila, sempre attenta e ben disposta verso le novità, anche quando sono parecchio strambe.
Lo stile è pulito, scorrevole e permette al lettore di scivolare in fretta verso il finale. Il romanzo è autoconclusivo, non fa parte di una saga, ed è disponibile sia in ebook che cartaceo per Lettere Animate.
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