venerdì 4 marzo 2016

Primavera di libri - Valerio La Martire


PRIMAVERA DI LIBRI - VALERIO LA MARTIRE

L'appuntamento di oggi con il Calibrario della Primavera è dedicato a Valerio La Martire, autore della fantastica trilogia urban fantasy "Nephilim", già segnalata e recensita qua sul blog "i mondi fantastici".  Su questa splendida saga ci sarebbe tanto da dire, dall'ottima caratterizzazione dei personaggi ai continui colpi di scena e rovesciamenti nella trama, allo stile con cui l'autore fa parlare e pensare i vari personaggi. Vi rimando alla recensione ma anzi vi consiglio di leggere i libri direttamente, che è sempre meglio far parlare loro! Attualmente la saga "Nephilim" si compone di "Guerra in purgatorio", primo volume, e "Ribellione all'inferno", secondo volume, editi da Armando Curcio Editore, entrambi disponibili su tutti gli store di libri. Il terzo speriamo che arrivi presto! :)


INTERVISTA A VALERIO LA MARTIRE
  
Ciao Valerio,
benvenuto sul blog “I mondi fantastici”. Parlaci un po’ di te? Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni? 


Ciao Alessio e grazie per avermi invitato su “I mondi fantastici”, mi fa molto piacere fare questa chiacchierata insieme! Un tempo rispondevo che la mia passione era lo scrivere, adesso che lo faccio per lavoro dovrei trovarne altre forse. Fino a che non ne trovo continuo a rispondere che scrivere e leggere sono da sempre le attività che mi affascinano di più. Qualcosa che mi segue da quando ero piccolissimo. 


Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura?   

Ho iniziato a leggere libri, a scrivere a dodici e se dovessi dirti perché mi sono messo a digitare sulla tastiera è un po’ difficile ricordare la scintilla iniziale. Il ricordo che ho un po’ romanzato e che racconto di solito è quello di mia madre che lavora alla sua Olivetti e io che voglio imitarla. Lei era una giornalista e io pensavo a storie di bambini alle scuole elementari che facevano cose da grandi. Insomma è iniziata così.

Perché scrivi? Per piacere, per passione, per lavoro?
 
A un certo punto della mia vita mi sono reso conto che scrivere mi veniva bene, che riuscivo a essere chiaro e che le persone recepivano i messaggi che volevo trasmettere. Ho usato questo dono per tutto quello in cui mi sono cimentato: scuola, università, sceneggiature, comunicati stampa, marketing. Fino a che non ho deciso che la narrativa era il carburante che alimentava questo talento e ho deciso che scrivere storie era l’attività principale di cui mi sarei dovuto occupare.


Verso quali generi, o quali tipi di storie, ti senti orientato?
 
A questa domanda non so davvero rispondere. Ho scritto un po’ di tutto, così come leggo di tutto. Favole per bambini, storie vere, racconti onirici, esperimenti surreali,  fantasy... ho anche tentato la via del giallo, ma per ora non ho trovato la chiave giusta. Ho un romanzo di fantascienza nel cassetto che non vedo l’ora di avere il tempo di scrivere!


Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?
 
Penso sia... non lo so, è difficile da dire. “La fine del mondo e il paese delle meraviglie” di Haruki Murakami è un romanzo che mi ha segnato come scrittore e come lettore. Però anche “Il signore degli anelli” mi ha aperto mondi ai quali ancora attingo e nei quali mi piace tornare di tanto in tanto. Ma ci sono anche Asimov, Umberto Eco, Rowling, Anne Rice... Insomma non riesco a rispondere.



Passiamo ai tuoi lavori. “Nephilim”, trilogia urban fantasy che mette in scena lo scontro tra Infernali e Celestiali per le vie di New York, e non soltanto. Come è nato questo progetto? Che storia avevi in mente di raccontare? 

Il progetto è nato in Croazia, in vacanza. Stavo ultimando la lavorazione di Stranizza, romanzo tratto da una storia vera ambientato in Sicilia, e i miei amici mi hanno chiesto perché non scrivevo un romanzo d’avventura, con toni fantasy e mitologici. E da quella domanda è arrivata la prima idea su angeli e diavoli e nelle due settimane successive ho completato la prima stesura di Guerra in Purgatorio. Poi ci sono state altre sei stesure prima assumere la forma che ha adesso, ma tutto è iniziato lì. 


Una curiosità, come mai proprio New York e non una città italiana, come Roma, Milano o Catania?
 
Doveva essere una grande metropoli del nuovo mondo per alcune questioni “storiche” del mondo dei Nephilim. Per farla breve nel 1600, le creature che avevano il compito di controllare i Nephilim e tenerli lontani dalle questioni umane, decisero che sarebbe stato più facile in un territorio vasto e con poca popolazione come il nuovo mondo, quindi obbligarono tutti i Nephilim a un trasferimento nei territori americani. A quel punto il romanzo poteva essere ambientato in una qualsiasi metropoli delle Americhe. New York era la città che conoscevo meglio!


Parlando dei personaggi, un autore dovrebbe essere neutrale ma finiamo sempre per simpatizzare per qualcuno. Anche a te succede? C’è un personaggio a cui sei particolarmente affezionato? E invece uno in cui un po’ ti rivedi?
Come autore tendo a legarmi un po’ a tutti i personaggi di cui scrivo. In Nephilim poi scrivo ogni volta abbracciando il punto di vista del personaggio, quindi è davvero difficile restare distaccati. Quindi direi che sono affezionato a tutti un po’, però non mi rivedo in nessuno di loro. Cerco sempre di tenere Valerio lontano dai personaggi di cui scrivo.


Generi e attualità: spesso, una certa critica miope (tutta italiana) accusa la letteratura di genere di essere puro edonismo, eppure sappiamo bene che è possibile servirsene per affrontare temi impegnativi, anche di attualità. Cosa ne pensi al riguardo?
Penso che si può essere edonisti scrivendo di qualsiasi cosa. Il genere è un’etichetta che diamo per semplificare le cose, non è il punto. Un libro di attualità può essere edonista e autoreferenziale più di un erotico. 


Personalmente ritengo che ogni libro sia un viaggio, in un mondo fantastico (reale o fiabesco che sia). Ma può essere anche un viaggio dentro noi stessi?
Se il lettore non viene portato dentro quel mondo e non rimane coinvolto personalmente allora il libro ha un po’ fallito la sua missione. Sentirsi legati a un personaggio o a una vicenda in particolare ci dice molto di noi stessi, magari non sempre ci facciamo caso, ma ogni libro ti fa crescere e capire meglio chi sei.


La letteratura (nel senso più ampio) può insegnare qualcosa? Può aiutare le persone (chi scrive e chi legge) a sentirsi meno soli?

Secondo me la letteratura può insegnare tanto, nel peggiore dei casi a divertirsi, nel migliore a crescere e sentirsi meno soli. Tra gli amici della mia infanzia ci sono le centinaia di personaggi che ho incontrato nei libri che ho letto. Personaggi che ogni tanto ricerco sfogliando qualche pagina per stringerli la mano e chiedergli come stanno.  

In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta “primaverile” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?
Chiedi l’uovo di Colombo! Io penso che tutti siano dei lettori. Chi non legge non ha ancora trovato il libro giusto. Quindi dovremmo dare più assaggi di lettura a tutti, così da far scoppiare la passione per la lettura anche agli insospettabili!


Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa, magari sull’ultimo libro di Nephilim, senza svelare troppo ovviamente? ^_^
 

Il futuro vede di sicuro l’ultimo volume della saga dei Nephilim. Ti posso anticipare che ci sarà un nuovo personaggio che aggiungerà la propria voce al coro già presente. Che tutte le trame troveranno una spiegazione e che mi impegnerò a tirare tutti i fili delle questioni lasciate in sospeso. Temo sarà un libro un po’ corposo... c’è davvero tanto da raccontare e non so se riuscirò a tenere fede alla mia proverbiale sintesi! Altri progetti sono gli ultimi cinque racconti legati alla saga di Nephilim e nuovi progetti grafici per Celestiali e Infernali (forse un art book in collaborazione con Daniela Giubellini). Per fine anno o all’inizio del 2017 dovrebbe vedere la luce un racconto fantasy illustrato con la Bakemono Lab. e al momento è in lavorazione un nuovo romanzo tratto da una storia vera di cui però non posso ancora anticipare nulla.  

Insomma, tantissimi progetti per il 2016 e il 2017. Spero davvero che ti piacciano!



Grazie per essere stato ospite del blog “I mondi fantastici”.

Grazie a te! Mi ha fatto molto piacere e spero di poterti venire a trovare presto!


Per conoscere i lavori di Valerio La Martire, vi rimando al suo sito internet.


1 commento:

  1. Alessio, grazie ancora per avermi ospitato nel tuo blog!
    spero di poter parlare nel dettaglio del terzo volume di Nephilim presto!

    un saluto,

    V.

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