Recensione "Hyperversum Ultimate" di Cecilia Randall
Bentornati, lettori dei mondi fantastici, a una nuova avventura nel medioevo fantastico creato da Cecilia Randall. Oggi vi parlo di "Hyperversum Ultimate", il quinto volume della saga "Hyperversum" (se la consideriamo nella sua completezza, oppure il secondo della nuova saga, quella con protagonisti i figli dei protagonisti storici, iniziata con "Hyperversum Next"). Non conoscete gli altri volumi? Non sapete come orientarvi? Allora, prima di dirvi cosa ne penso di questo libro, vi faccio un veloce schema riassuntivo.
Saga "Hyperversum" classica. Tutti i volumi sono editi da Giunti Editore.
- Hyperversum: Daniel e Ian, due ragazzi di Phoenix (Arizona), giocando a un videogioco si ritrovano dritti dritti nel medioevo francese, poco prima della battaglia di Bouvines. Vivranno grandi avventure, faranno incontri e si innamoreranno.
- Hyperversum - Il falco e il leone: Daniel e Ian tornano nel medioevo francese e vivono una seconda avventura, stavolta venendo coinvolti nella crisi di un feudo inglese, guidato da Geoffrey Martewall
- Hyperversum - Il cavaliere del tempo: Daniel torna nel medioevo, dove aveva lasciato Ian anni prima, convinto che l'amico sia in pericolo. Siamo nel periodo della crociata contro gli albigesi.
Poi, negli ultimi anni, sono usciti nuovi volumi della saga, che però possono essere letti anche in maniera autonoma, in quanto hanno come protagonisti i figli di Daniel e Ian. Chiaramente ci sono vari riferimenti e richiami a personaggi, ambienti e situazioni della saga "classica", di cui vi consiglio la lettura, però anche senza averla letta i romanzi sono fruibili. Il taglio di questa nuova saga è più giovanile, più "young adults", quindi con tematiche affini al genere, come la storia d'amore tra Marc e Alex. Componente questa che, pur presente nella serie classica, non era così preponderante.
- Hyperversum Next: Alexandra Freeland, la figlia di Daniel, prova il vecchio computer del padre e si ritrova nel medioevo francese, invischiata in complotti e intrighi. Sarà Marc de Ponthieu, figlio di Ian, a salvarla. I due si innamoreranno, nonostante il parere contrario e dubbioso dei loro genitori.
- Hyperversum Ultimate: Alex è decisa a tornare nel medioevo, per vivere con Marc, per sempre.
Come avete intuito, il taglio della nuova saga (una trilogia, forse?) è più giovanile, rivolto a un pubblico adolescenziale, e infatti la componente romantica eguaglia o addirittura supera quella avventurosa. Cosa che avviene in particolare in "Hyperversum Ultimate".
Non posso dire che non mi sia piaciuto, perché la storia scorre molto bene, sostenuta da una scrittura semplice e curata, diretta, alternando i punti di vista di Marc e Alex. Diciamo che l'inizio, le prime cento pagine, sono molto lente, non succede praticamente nulla a parte i litigi amorosi di Alex e Marc, con lei che è odiosa una pagina sì e l'altra pure, comportandosi da adolescente rompipalle e lui che fa lo spaccone, poi però la storia ingrana quando inizia a svilupparsi la componente avventurosa, che porta Alex e Marc su due strade diverse, due strade però utili per risolvere un crimine commesso all'interno del feudo di Marc. Non mancano, al riguardo, scontri e battaglie, misteri da risolvere e nuovi incontri, con personaggi completamente nuovi o vecchi ritorni.
Tra i ritorni, a parte gli scontati Ian e Isabeau, che stanno abbastanza sullo sfondo, e la comparsata finale del grande Geoffrey Martewall (il mio personaggio preferito, in assoluto!), è stato piacevole vedere Beau. Ricordate il ragazzino inglese, pel di carota, che aiuta Ian in "Il falco e il leone"? Ecco, proprio lui. Adesso è diventato cavaliere! Geoffrey Martewall lo ha adottato come figlio! Un bell'onore, eh? E' stato bello rivederlo.
Tra i nuovi personaggi, ho apprezzato Richard Martewall, figlio di sangue di Geoffrey, un giovane cavaliere in erba. In alcuni momenti l'ho apprezzato più di Marc e Alex. Ha tutto il carisma degli inglesi, il modo fermo ma deciso con cui si relaziona ai problemi, ma anche un grande senso dell'onore e di generosità che lo porta a rischiare in prima fila. E infatti, povero lui, si ritroverà invischiato nei capricci di Alex e la seguirà, per proteggerla e tenerla al sicuro, anche a costo di nascondere tutto a Marc.
Come dicevo sopra, negli altri romanzi della serie la componente avventurosa e storica sono più forti. In questo libro invece l'autrice tende a mostrarci più che altro la difficoltà di adattare le due mentalità diverse, quella di Alex, contemporanea, liberale, moderna, attuale, con quella di Marc, che chiaramente è figlio del suo tempo, con tutte le sue concezioni medievali sul ruolo della donna, dell'uomo, dei rapporti sociali e quant'altro. Il finale è inoltre aperto, anche perché ci sono questioni rimaste irrisolte (a parte il matrimonio tra Alex e Marc, c'è Reynart ancora in circolazione), per cui ciò fa sperare in almeno un altro volume, magari un sesto, che chiuda questa seconda trilogia.
Nel complesso una lettura carina, consigliata soprattutto a un pubblico giovanile, che ama le storie romantiche con un pizzico d'avventura! E ora non resta che attendere il prossimo volume. Se questo era Ultimate, come si chiamerà il prossimo?
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