Segnalazione "I nemici di Reinkar" di Alessia Francone
Torna la maga di Reinkar sul blog! Dopo aver seguito le prime avventure di Selene, la maga creata da Alessia Francone (di cui vi ho parlato in questo articolo), scopriamo quali nemici deve affrontare questa volta, nel libro "I nemici di Reinkar". Briganti, marchesi infidi e castellani invidiosi. Ci sarà mai pace per lei e per il suo adorato Arne?
Titolo: I
nemici di Reinkar
Autore:
Alessia Francone
Editore: Self
(Streetlib)
Genere:
Fantasy
Formato:
Paperback oppure ebook
Pagine: 384
Prezzo: 15.99
€ cartaceo; 1.99 € ebook
ISBN: Cartaceo:
9788826053875
Disponibile su tutti gli store di libri e ebook (Amazon).
Trama: Feroci,
tormentati, dilaniati dalla brama di potere o da desideri di vendetta: sono i
nemici che la maga Selene deve affrontare. Chi si cela dietro la maschera del
Lupo Nero, enigmatico capo di una masnada di spietati briganti? Quali trame
oscure stanno tessendo i marchesi Zeibach, infidi gastaldi assetati di potere?
E fin dove si possono spingere l’arroganza e il rancore dei vendicativi
castellani Von Falkenstadt? Gli antagonisti di queste storie proiettano la loro
ombra minacciosa sulla pace del regno di Reinkar, sulla vita delle persone più
vicine a Selene e su quella della maga stessa.
Il libro comprende i tre
racconti autoconclusivi Il Lupo Nero, La Perla di Fuoco e La
belva. Costituisce il naturale seguito di La maga di Reinkar, ma può
essere letto anche indipendentemente dal primo libro.
Il giorno seguente Arne e Selene, scortati dai loro uomini, lasciarono nuovamente il castello del cavaliere, ricongiungendosi con le truppe che avevano lasciato presso il castellano di Heldenburg; in seguito la regina partì con il suo drappello per le Colline Argentee, mentre Arne si dirigeva con i suoi cento soldati verso Sonnental. Von Wolden e il suo gruppo vi giunsero alcuni giorni dopo e, preso contatto con il castellano, si spostarono nella regione rocciosa a sud dei Monti della Solitudine, che perlustrarono per diversi giorni senza gran successo.
– Qui non c’è altro che pietra. – considerò l’ufficiale della guarnigione di Enkerbard che aveva accompagnato la squadra di Von Wolden.
– Così pare. – fu d’accordo il cavaliere: – Eppure le tracce dei nostri avversari a volte scompaiono da queste parti... O sbaglio?
– Non sbagliate, mio signore. – confermò l’altro: – È davvero un maledetto rompicapo.
– Un gruppo di uomini a cavallo non può sparire nel nulla in questo modo! – riprese Von Wolden.
– Sempre che siano davvero uomini, e non spettri. – intervenne un secondo armigero: – Mentre eravamo a Sonnental ho sentito raccontare che fra i Monti della Solitudine, nei pressi di quella che chiamano la Torre delle Tempeste...
Arne lo guardò, corrugando la fronte: – La Torre delle Tempeste? Che cosa stai dicendo, soldato?
– È una fortezza in rovina nascosta fra le montagne, mio signore. – si affrettò a spiegare l’uomo: – Me ne hanno parlato alcuni abitanti di Sonnental. Pare che quei ruderi siano ricetto di streghe e di ombre oscure...
– Sciocchezze! – sbottò Von Wolden, infastidito: – Sei un uomo d’arme o un bambino pauroso? Dove hai sentito questi racconti? In una taverna?
Il soldato tacque, ma il rossore che comparve sul suo viso equivalse chiaramente ad un assenso.
– Una guardia della regina non dovrebbe prestar fede ai vaneggiamenti superstiziosi di qualche ubriaco. – proseguì Arne, in tono brusco: – Conosco abbastanza bene tutta la marca occidentale, e queste storie sulla Torre delle Tempeste non mi giungono nuove. Non è che un vecchio maniero in rovina, tutto qui. Per quanto riguarda i nostri nemici, vi assicuro che sono uomini in carne ed ossa... Gli spettri non lanciano frecce con messaggi di avvertimento e non fanno uso di spade e pugnali. Andiamo, ora... Voglio approfittare delle ore di luce che ci restano.
Quindi spronò il cavallo verso un torrentello che scorreva lì vicino e, procedendo lungo il corso dell’acqua, si inoltrò in una gola rocciosa; i soldati lo seguirono.
– Sono a tiro, mio signore. Devo dare il segnale? – sussurrò l’uomo.
Una mano guantata gli fece cenno di attendere: – Non ancora. Aspetta che siano tutti all’interno della gola, in modo che il gruppo guidato da Heinrich abbia il tempo di portarsi alle loro spalle. Poi daremo inizio alla manovra diversiva... Un’altra cosa: chi li comanda ha l’aria di essere un uomo importante, lo voglio vivo.
L’altro annuì. Qualche istante più tardi risuonò un ordine perentorio: – Ora!
Biografia
dell’autore: Alessia
Francone è nata nel 1985 a Lanzo Torinese. Ha studiato presso l’Università di
Torino, dove ha conseguito dapprima la laurea magistrale e poi il dottorato di
ricerca, specializzandosi in storia medievale. Appassionata lettrice di
narrativa e fumetti, ha iniziato a scrivere fantasy durante i primi anni di
università. I nemici di Reinkar è il suo secondo libro, seguito di La maga di Reinkar.
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