Segnalazione "Cenere sulla brughiera", di Francesca De Angelis
Bentrovati, amici lettori! Oggi vi porto negli USA, per scoprire la vita di Catherine Barret, protagonista del romanzo "Cenere sulla brughiera", di Francesca De Angelis! ;)
Titolo: Cenere sulla Brughiera
Autore:
Francesca de Angelis
Editore: Arduino Sacco Editore
Genere:
Narrativa Contemporanea/Young Adult
Formato:
cartaceo
Pagine:
228
Prezzo:
17,90
ISBN:
978-88-6951-219-3
Disponibile su tutti gli store di libri (sito editore).
Trama: Catherine
Barret nacque in una piccola cittadina dello Yorkshire, crescendo felice fra le
brughiere che caratterizzano quei luoghi. Un’infanzia ridente che sembrava
poter durare in eterno viene spezzata dalla morte dei suoi genitori Elizabeth e
Robert Barret. Cathy assieme alla nonna Mary e alla sua infantile zia Clarisse
viene è costretta ad immigrare negli Usa.
Dopo la morte della nonna, seguita
successivamente da quella della zia, Catherine viene affidata ai Finch una
coppia snob e sgarbata che la maltratta in continuazione. La ragazza troverà un
po' di sollievo con l'amicizia e successivamente storia d'amore con il
tormentato Logan suo compagno di classe, ragazzo fragile che cela la sua
infelicità con una facciata allegra e solare. Dopo giorni di idillio, Logan
scompare. Catherine dovrà così fronteggiare da sola il bullismo dei suoi
compagni di classe.
Fra mille peripezie dopo essere scampata ad una violenza di
gruppo da parte dei suoi compagni, si ritroverà a fuggire per la campagna,
braccata dalla polizia che la considera responsabile della morte dei suoi amici
e dei suoi genitori adottivi. Cathy da innocente verrà condannata alla pena
capitale dopo essersi ricongiunta con Logan ed aver appreso di essere stata
usata da John Cabol un perfido avvocato amico dei Finch, assassino degli stessi
che ha visto in lei lo strumento ideale per realizzare i suoi loschi piani.
Il
lieto fine arriverà solo con la pace eterna, poiché nelle mie storie spesso è
solo l'aldilà il luogo di pace. Nei miei racconti i protagonisti sono quasi
sempre ragazzi soli e gli adulti che dovrebbero proteggerli diventano spietati
carnefici senz'anima. Solo gli adulti deboli, in questo caso rappresentati
dall'infantile ed un po' pazza zia Clarisse e gli anziani nonni di Logan
rappresentano il bene che però è sempre destinato a soccombere.
In questo
romanzo ispirato a “Cime Tempestose” spesso citato nel libro come romanzo
preferito dalla protagonista ho voluto rappresentare il lato oscuro nel mondo
dove la vita, la felicità e l'amore vengono abbattuti dal denaro e dalla sete di
potere qui rappresentati dal malvagio avvocato Cabol.
Aprì
lentamente gli occhi e trovò Logan seduto al bordo del letto, intento a
guardarla dormire.
<<Scusami
ti ho svegliato>> le disse con un sorriso. <<Sono proprio un
egoista, signorina Catherine>>
<<Tu
non sei egoista>> mormorò Catherine mettendosi a sedere sul letto accanto
a lui. <<Inoltre sono contenta che sei sceso. Stavo per venire su
io>>
Rimasero
qualche minuto in silenzio contemplandosi, Logan le prese le mani e le strinse
con forza fra le sue.
<<Hai
paura?>> chiese Catherine dopo un po', sussurrando.
<<Di
che cosa?>>
<<Di
me, di te>> rispose la ragazza lentamente. <<Di noi, di quello che
c'è successo>>
<<È
successa la cosa più bella che poteva capitarmi>> le rispose il ragazzo.
<<Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita, te l'ho già
detto>> Poi la fissò preoccupato e le chiese. <<Hai dei
ripensamenti?>>
<<Certo
che no!>> esclamò Cathy in tono un po' troppo forte. <<È solo
che...se dovessimo lasciarci, io non sopporterei di perderti>>
<<Non
succederà>> le disse lui con fermezza.
<<Può
capitare>>
<<Non
a noi>>
<<Come
lo sai?>>
<<Lo
so e tanto ti basti, signorina Catherine>> le rispose Logan sorridendo.
<<Dici che non sopporteresti di perdermi, ma se fossi io a perderti, non
perderei solo la vita ma la mia stessa anima, il mio cuore e ogni cosa, la
vita, la morte, l'eternità, tutto sarebbe privo di ogni valore. È così che ho
vissuto per tanti anni, Catherine. Finché tu non mi hai salvato da questa pura
solitudine che chiamano esistenza. Lasciarmi nel buio dopo che mi hai mostrato
la via per la luce, quello sarebbe un ottimo modo per uccidermi. Preferirei che
ti alzassi e, afferrato uno di quei coltelli chiusi nel cassetto, me lo
affondassi nel cuore squarciandolo lentamente. Morire per mano tua sarebbe la
migliore delle grazie piuttosto che vivere un altro giorno con il mio spirito
lontano dal tuo.>>
Cathy
annuì. Le parole di Logan avevano sempre il potere di farle illuminare il
cuore. Sull'orlo delle lacrime, Cathy si sentì in dovere di confidargli ciò che
sentiva.
<<Ti
credo>> gli disse rassicurandolo. <<Ti credo e c'è un’altra cosa
che devo confessarti. Mi sono confidata con la zia, esternando con lei i miei
sentimenti per te. Vedi, non so esprimerlo bene e magari ti sembrerà anche
piuttosto irrispettoso da parte mia ma, quando ti guardo, mia sembra come se tu
mi appartenessi, come se il mondo fosse proteso in avanti e dicesse:
“Ecco, Catherine, una parte della tua anima è nascosta nel corpo di questo
giovane dai capelli dorati”.>>
<<Non
è irrispettoso>> replicò Logan. <<E non hai idea della felicità che
le tue parole hanno infuso in me, signorina Catherine. Adesso voglio una
risposta, o sì o no. Ma sappi che se anche dirai di no, non smetterò mai di
amarti e mi terrai legato a te come un povero carcerato che muore di fame e
sete aspettando di essere giustiziato sulla sedia elettrica>>
Catherine
lo guardò. I fiori del suo cuore, nutriti dalle parole di Logan attecchirono in
modo tale da passare a fil di spada le nemiche paure ormai senza armatura.
<<Sì>>
rispose la giovane annuendo avidamente. <<La mia risposta è sì>>
<<È
la scelta giusta>> le disse sorridendo. Poi si fece pensieroso e le
chiese. <<Ami i fiori?>>
<<L'erica,
no?>> ripose Cathy.
<<Hai
ragione>> le disse. <<Ma qui di erica non ce n'è.>>
<<Vorrei
regalarti io qualche cosa>> mormorò Catherine sorridendo sorniona.
<<Cosa?>>
Catherine
si alzò dal divano e andò al frigorifero dove era stata riposta la Creme Brulee
che per ovvi motivi non era riuscita a finire. La tese a Logan che dopo averla
ringraziata prese a mangiarla con gusto. Con ancora una mano intrecciata con la
sua, Catherine fu investita dalla pallida luce dell'alba.
<<È
il nostro primo giorno come coppia>> disse Logan affondando il cucchiaino
nel dolce. <<Il Sole saluta un amore appena nato.>>
E
così la Creme Brulee sancì il patto d'amore, ma non prima che Logan ebbe
lasciato l'ultimo boccone alla sua amata signorina Catherine.
Contatti:
Pagina Facebook
Biografia dell’autore: Francesca
De Angelis nacque a Roma il 10-04-1991 in una gelida giornata di primavera,
l'unica sopravvissuta a potenziale parto plurigemellare. Per avere un quadro di
quella che fu la sua infanzia, basta guardare uno di quei film anni ‘30 con protagonista
Shirley Temple dove il lieto fine è presto detto. Le sue giornate erano
scandite dalla scuola e dai giochi con gli amici sotto l'occhio vigile della
nonna, una signora energica e un po' mascolina che le raccontava spesso le
storie e le leggende che aveva appreso dal paesino di montagna dov'era
cresciuta.
Così
nutrita da storie su fate, folletti e principesse l'immaginazione della piccola
Francesca iniziò ad essere fertile. Un contributo venne anche dalla florida e
grassottella zia materna che ogni pomeriggio, aiutata dalla collana dei libri
“I Quindici” rendeva ancora più forte il suo desiderio di lettura. C'era un
periodo della sera, che Francesca trovava magnifico in cui il buio cadeva sulla
casa della nonna, dove ogni angolo poteva celare un mistero od un bizzarro
animale. Essa appariva agli occhi della bimba come un castello incantato.
Qualche
anno dopo il castello incantato arrivò davvero. A nove anni, dopo la morte
della nonna, seguita a breve da quella della zia, la depressione iniziò a divagare
nel suo corpicino spingendolo a vedere il lato più orribile del mondo. Qualcuno
però non voleva vederla soffrire. Il giorno del suo decimo compleanno qualcuno
le recapitò un regalo molto speciale che cambiò per sempre la sua vita. Il
regalo era il terzo volume della saga di Harry Potter, della scrittrice
britannica J.K. Rowling che divenne da allora la sua Fata Madrina cosmica. Quel
romanzo le fece capire come la scrittura, il semplice poggiare una penna su un
figlio potesse rinvigorire il suo animo in maniera ancora maggiore di quanto
potesse fare qualunque medicina.
Da
ragazzina Francesca prese ad amare la scrittura e usando delle vecchie bambole
prese a dar vita ai suoi personaggi. Oggi, che la sua vita è passata per un
quarto ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “Cenere sulla Brughiera” per
la casa editrice Arduino Sacco. E, sebbene il cammino verso la felicità sia
ancora lungo e tortuoso, continua a scrivere non volendo mai abbandonare
l'attività che ama di più e che la salva ogni giorno dal finire nel baratro.
Nessun commento:
Posta un commento