sabato 28 aprile 2018

Segnalazione uscite narrativa DZ Edizioni

Segnalazione uscite narrativa DZ Edizioni

Bentrovati, amanti dei libri! Oggi niente fantasy, vi presento però due belle uscite Dark Zone di narrativa, i romanzi "Il senso della colpa", di Daniel Di Benedetto, e "Il peso delle parole", di Olimpia Petruzzella, disponibili entrambi al Salone del Libro di Torino, allo stand DZ, dal 10 al 14 maggio! Scopriamoli insieme!


IL SENSO DELLA COLPA

Titolo: IL SENSO DELLA COLPA
Autore: Daniel Di Benedetto
Editore: Dark Zone (DZ edizioni)
Genere: narrativa noir
Lunghezza: 196 pagine
Data di uscita: 10 maggio 2018 (cartaceo), ebook a seguire.

Quarta di copertina:
Il corpo avvolto tra le lenzuola, le mutandine sfilate e il sorriso di Anna che non tornerà più. Il maresciallo Giuseppe Occhipinti deve indagare sulla morte di quella ragazza che aveva imparato ad amare come un padre e come un fratello. Ricostruire la vita di una persona che pensava di conoscere e che scoprirà essere sempre più lontana dall'idea che aveva di lei. Notti brave, droga, amori fugaci. Una storia raccontata a più voci e che viaggia su binari paralleli fino a ricongiungersi in un finale dove niente è davvero quello che sembra, in un crescendo di adrenalina senza alcun filtro, sullo sfondo di una Torino mai così viva e pulsante prima d'ora.

Estratto:
Sei partita, improvvisa come la notte e luccicante come la scia di una cometa. Sei una stella nel cielo infinito ora, Anna. E mi succede da sempre una cosa strana, quando vinco la mia ritrosia e mi lascio convincere a guardare le stelle. Fin da quando ero solo un bambino, ricco di sogni e di progetti da realizzare, ogni volta che la notte si presenta al gran completo e si lascia guardare, inizio a piangere. Commosso dalla bellezza del firmamento e dall’immensità del contrasto meraviglioso tra buio e luce, la vergogna nel lasciare trasparire le emozioni che ho dentro diventa uno sfogo che mi dà forza, linfa nuova. 
«Papà, come nascono le stelle?» chiedevo spesso allora. E mio padre, uomo dai principi morali integerrimi, ma profondamente allergico a tutto ciò che poteva significare debolezza davanti ai figli e religiosità bigotta, mi guardava di sottecchi senza dire mai nulla. Una sera però, la notte del dieci agosto di tanti anni fa, a quella solita e innocente domanda diede una risposta. Con un sospiro che sembrava provenire dal punto più profondo della sua anima, mi prese in braccio, facendomi accomodare sulle sue ginocchia. 
Guardò in alto, indicando un punto immaginario in mezzo al cielo e mi disse semplicemente: «Giuseppe, dimmi un po’. Riesci a contarle tutte? Quante stelle vedi? Dieci, cento, mille. Un milione e forse ancora di più. Ora, ti dirò una cosa. È un segreto che non conosce nessuno, mi raccomando. La realtà è questa: ogni sera, nel cielo spuntano decine di nuove stelle. Sono angeli, persone che non sono più qui con noi.» 
«Nel senso che sono andate via per sempre, papà?» 
«Sì, in un certo senso sì. Sono lontane, nel cielo. Ma siccome a loro manchiamo allo stesso modo in cui mancano a noi, queste persone continuano a guardarci e lo fanno da lassù. Ci proteggono, ci guidano. Quando abbiamo voglia e sentiamo il bisogno di salutarli, basta alzare la testa e fare ciao, così, con la mano aperta.» 
«Così?» chiesi immediato, distendendo le braccia e iniziando ad agitare le mani in cenno di saluto all’infinito. 
Bravo, Peppe. Proprio così. E ti dirò di più, ma mi raccomando non lo svelare a nessuno. È un segreto per pochissimi, questo. Le stelle hanno la capacità di rispondere al tuo saluto. Se le guardi attentamente, dopo qualche momento potrai vedere la tua stella protettrice brillare un po’ più forte. Significa che ti sta abbracciando. Che ti sta proteggendo. Non dimenticarlo, Peppe. Questo è un segreto, da uomo a uomo. Me lo prometti?» 
Mi persi nell’abbraccio che mi regalò. Fu uno dei pochi mai ricevuti da lui. Fu certamente l’ultimo. Il giorno dopo morì all’improvviso, senza darmi il tempo di salutarlo un’ultima volta. Senza ringraziarlo per il tempo che aveva passato con me, insegnandomi molte più cose di quante pensasse di avere fatto. 
Da allora, ogni volta che di notte guardo il cielo, cerco la mia stella protettrice, salutando con la mano aperta l’infinito e immaginando lo sguardo severo e fiero degli occhi di mio padre sorridere. Lui non era morto. Era andato in cielo a guardarmi, trasformandosi in stella. E tu Anna, adesso sei accanto a lui. Salutamelo e stringilo forte in un abbraccio. Fallo per me, se puoi.

Biografia:
Daniel Di Benedetto nasce a Torino il 21 ottobre del 1981 e tuttora, nonostante tutto, vive da quelle parti.
Ha un pensiero fisso nella testa.
Vedere sorridere le persone.
Scrive su un blog da oltre dieci anni (http://halfangel.iobloggo.com), inoltre collabora periodicamente col sito Nabikiblob dove si occupa dello spazio dedicato ai “cassetti della memoria”, dal quale è nato un vero e proprio “spin off”, un blog molto seguito e apprezzato; nel pochissimo tempo libero, oltre a cercare sempre l'ispirazione per provare a raccontare storie nuove,  ha un classicissimo lavoro da impiegato.
Ha due passioni: una è il calcio (è orgogliosamente "gobbo" dalla nascita, e ha giocato per oltre vent'anni a pallone come portiere in tutte le categorie dilettantistiche regionali).
L'altra è la sua Piccola Principessa. Sua figlia.
Che sorride molto più di lui. E molto meglio.

Ha iniziato a scuola a raccogliere pensieri su decine di bloc notes e quaderni, cercando di migliorarsi sempre e alla ricerca continua e perenne di uno stile narrativo riconoscibile e efficace. Nel 2003 finalmente si decide a raccogliere alcuni racconti scritti negli anni e sempre gelosamente tenuti nascosti, in una raccolta autopubblicata intitolata “L'altra metà dell'Angelo” che ha riscosso un discreto micro seguito, così da convincere la perenne pigrizia che lo perseguita a cimentarsi con un romanzo breve dalle atmosfere vagamente noir dal titolo “Per non perderti”, col quale partecipa a diverse fiere e presentazioni in giro per l'Italia insieme al gruppo SEU.
Alcuni suoi racconti hanno partecipato e sono stati selezionati in antologie pubblicate in seguito a concorsi letterari.
Nella seconda metà del 2016 una nuova edizione di “Per non perderti” (recensione qua sul blog) vede la luce grazie a Francesca Pace che decide di farlo entrare nella propria squadra. Diventa così a tutti gli effetti un autore della DZ EDIZIONI, venendo soprannominato affettuosamente “Il lato intimista della Dark Zone”. Con questa casa editrice a maggio 2017 pubblica il nuovo romanzo dal titolo “Waiting” (recensione qua sul blog).
Questo romanzo, che punta tutto sulle emozioni reali della vita e gioca con i vari tipi di attesa che si possano avere nelle diverse età, conquista subito una buona fetta di pubblico e ottime recensioni. Il libro piace tanto da andare in ristampa dopo appena una settimana dal lancio, avvenuto al Salone Internazionale del Libro di Torino.

 ***

Titolo: IL PESO DELLE PAROLE
Autore: Olimpia Petruzzella
Editore: Dark Zone (DZ edizioni)
Genere: narrativa 
Data di uscita: 10 maggio 2018 (cartaceo), ebook a seguire.


Un ex violinista che detesta la musica classica, una giovane editor divorziata che si sente sempre inadeguata e non sa cosa vuole dalla vita, un attore gay e viziato che cerca di rovinare il matrimonio del suo migliore amico, famoso sceneggiatore, anch’egli gay e in crisi col marito. A legare queste vicende è Diana, giovane sceneggiatrice che, nonostante la sua esuberanza e i modi franchi e gentili, non riesce a lasciarsi andare del tutto nelle relazioni con gli altri. Il bullismo psicologico che ha subito al liceo le ha, infatti, lasciato addosso un senso di disagio da cui non riesce a liberarsi.

Olimpia Petruzzella nasce a Molfetta (BA), il 21/04/90. Violinista, ha iniziato a studiare musica all’età di quattro anni, e si è poi diplomata nel 2012. È inoltre laureata alla magistrale di “Archeologia” presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con la votazione di 110 con lode.

Un mese dopo si è trasferita a Roma (dove attualmente vive), per frequentare il master di Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Lavora poi come stagista presso il programma di Rai3 “Pane Quotidiano” e presso la casa editrice “nottetempo”.

Nel frattempo ha collaborato – e collabora tuttora – con alcune testate giornalistiche e magazine online, come “Quindici giorni”, “Caffè News” e “Hall of Series” e dal 2012 al 2014 ha gestito un blog di critica letteraria, “Biancaneve critica”.

Ad aprile del 2013, pubblica il suo primo racconto, Storia di noi due, nella raccolta in formato ebook Senti_menti, edita dalla casa editrice Libro Aperto, dopo aver vinto un concorso da loro indetto.

Attualmente collabora con l’agenzia letteraria “SaperScrivere” come ghostwriter e con l’agenzia di comunicazione web “Pantomedia” come social media manager.

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