Recensione "La progenie di Abaddon" di Rob Himmel
Bentrovati, amici del fantastico! Oggi il blog partecipa al Review Party per festeggiare l'uscita di "La progenie di Abaddon", nuovo romanzo di Rob Himmel, edito da DZ Edizioni. Ricordate il suo romanzo d'esordio "Le lame scarlatte"? Un low fantasy, dal bel ritmo, piazzatosi al terzo posto al Trofeo Cittadella 2018 (articolo qua sul blog).
Anche in "La progenie di Abaddon", l'autore non rinuncia a due elementi che caratterizzano i suoi romanzi: il ritmo, sempre alto, ben sostenuto, mai noioso, e lo stile schietto, diretto, senza fronzoli, che unito alla trama ricca di eventi crea una lettura piacevole e veloce, senza annoiare il lettore. Un aspetto che apprezzo molto, anche perché spesso gli autori di fantasy classici (inteso nel senso più ampio, di fantasy ambientati in regni inventati) tendono ad abbondare con descrizioni di luoghi, personaggi e oggetti o con mega-cronache della cosmogonia, dalla creazione ai giorni nostri. Nei romanzi di Rob Himmel questo aspetto fortunatamente non c'è, ci si concentra sui fatti.
E quali sono i fatti di "La progenie di Abaddon"? In sintesi, Abaddon, Signore delle Tenebre, sta per conquistare il mondo, spegnendo progressivamente ogni forma di luce. Al suo servizio schiere di Tenebris, Carnefici, Boia o Succubi, uomini normali che abbracciano le tenebre. A combatterlo gli ultimi resti di una fratellanza di Splendenti, ormai ridotti al lumicino, che intentano un piano per eliminarlo, sfruttando i poteri della Lanterna. Chi o cosa sia, lascio scoprirlo al lettore.
Il ritmo, come dicevo, è ben sostenuto, complice la struttura narrativa che segue le vicende di tre gruppi di personaggi: il grosso Bhor, con il suo amico Kelo, due semplici ladruncoli che si ritrovano un vero tesoro tra le mani; un gruppo di Splendenti, guidati da Luce, impegnati in una missione molto delicata; e una coppia di Splendenti, Telion e Reya, che sono sulle tracce di Bhor, Kelo e di ciò che trasportano. I capitoli seguono alternando i vari gruppi di personaggi, per cui la curiosità di sapere ciò che accadrà in seguito è decisamente sempre accesa.
Tra i vari personaggi, ho apprezzato Bhor, il gigante buono, si finge stupido per non deludere le aspettative di Kelo, il furfantello che crede di essere la mente scaltra della situazione, ma che finisce per farsi sempre raggirare. Un personaggio sui generis, uno dei pochi che ha ancora un cuore e sa come usarlo, sempre prodigo nell'aiutare chi ha bisogno, un uomo che antepone di continuo i bisogni degli altri ai propri. In mezzo a quell'oscurità, a quel mondo prossimo a scivolare nelle tenebre, la luce del suo animo brilla più forte di quella degli Splendenti.
"Vivere comporta ben altro che respirare. Ecco perché loro si limitano a sopravvivere, è quello che fanno ormai da tempo e che continueranno a fare".
"La prigionia di Abaddon" è un romanzo che vi sorprenderà, una storia in cui il colpo di scena è sempre dietro l'angolo. Una storia in cui lo scontro tra Bene e Male è portato al parossismo, in un mondo in cui il Bene traballa, balugina fiacco e stanco, infettato, ammorbato, attaccato da ogni sorta dal male, che si è radicato in profondità nell'animo degli uomini e li spinge a tradire i loro ideali, a ingannare i loro compagni, a vendersi per pochi spiccioli. Il mondo del romanzo è dark, scuro, quasi senza speranza, ben lontano dai classici paesaggi di tanti epic fantasy. Se vogliamo, è un mondo non poi così distante dal nostro, dove l'oscurità fa da padrona.
Eppure, dietro tutta quella tenebra, dietro quel caos che sembra polverizzare tutto, qualcuno combatte ancora. Qualcuno crede ancora. E per la sua fede, per la fede nel futuro, è disposto a lottare e a morire. Un romanzo corale, come è nello stile di Rob Himmel, con tanti personaggi, scontri e battaglie, un romanzo dove non mancano azione e sacrifici, dolore e morte, e anche un bel gioco di incastri narrativi che sorprenderà piacevolmente il lettore.
Buon viaggio nel mondo di Abaddon, amici lettori. Spero che abbiate un Talento o un Lascito, altrimenti sarete presto nei guai! ^_^
Concludo con un applauso a Antonello Venditti, per la bellissima copertina che ha realizzato, e vi invito a visitare il sito di Rob Himmel!
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