lunedì 13 agosto 2018

Recensione "Nectunia" di Daniela Ruggero

Recensione "Nectunia" di Daniela Ruggero

Bentrovati, viaggiatori di mondi fantastici! Fa caldo? Sì, ma io vi porto sott'acqua, oggi, per rinfrescarvi un po'. Scopriamo "Nectunia", il romanzo distopico scritto da Daniela Ruggero e pubblicato da Dark Zone Edizioni. L'avevo già presentato qua sul blog, ma oggi ne parliamo meglio.

Partiamo dicendo che, un po' come quando si sta in profondità, il romanzo ti lascia una sensazione di asfissiamento, di mancanza d'aria. In questo l'autrice è stata molto brava a (ri)creare questo mondo futuristico (la nostra Terra, tra centinaia di anni) in cui tutto è organizzato, tutto è pianificato a priori e l'uomo è schiavo delle decisioni di una fantomatica macchina, gestita dalla Grande Madre e dal nuovo Ordine. Terribile, vero? Sì, perché non si tratta soltanto di cosa studiare o di dove lavorare, questa fantomatica macchina, in base al DNA dell'individuo, indica ciò per cui sei portato, ti dà le direttive a cui devi attenerti nella vita, e sceglie anche il tuo compagno o la tua compagna. Terrificante! La sensazione di oppressione è davvero forte, ben delineata, e percorre l'intero romanzo.

Ovviamente, c'è anche qualcuno a cui questo sistema non va bene e combatte ogni giorno per la libertà del genere umano. "Nectunia" è questo, è un romanzo sulla libertà, su questo valore di cui oggi giorno ci riempiamo la bocca spesso, forse perché viviamo nell'epoca più liberale possibile, senza essere mai del tutto consapevoli della sua importanza, di quanto davvero siamo fortunati a non subire ingerenze esterne nella nostra vita. Mentre i nostri avi, ma basta pensare ai nostri nonni, non sono stati così fortunati, e avevano molta meno libertà, soprattutto individuale. Ecco, in "Nectunia" questo canto per la libertà permea il romanzo e viene incarnato dai ribelli della città sommersa, che combattono contro il Nuovo ordine: Amber, Nicolas, ma anche Jayden, Teresa, Tamara, tutti coloro che si danno da fare per liberare gli schiavi di Nexium e far conoscere loro il sapore della libertà.

Il romanzo parte un po' lento, c'è bisogno di qualche capitolo per entrare bene nella storia, introdurre i personaggi principali, l'ambientazione e quest'atmosfera pesante, poi iniziano le varie missioni, l'adrenalina sale, il ritmo si mantiene alto. E non mancano colpi di scena, soprattutto nella parte finale!

Tra i personaggi, mi sono piaciuti molto quelli secondari: Nicolas, che è un vero signor sergente, ma anche Cristina, Nime, persino Marco, con il loro anelito di libertà. Ammetto di non aver simpatia per le due protagoniste, un po' troppo ragazzine per i miei gusti, soprattutto Amber, che dovrebbe essere il Generalissimo, invece è sempre preda di dubbi, insicurezze e emozioni. Non che sia un male, in fondo: i ribelli sono umani, per quello combattono, per ricordare al mondo di non dimenticare le proprie emozioni, di lasciarle libere di emergere e di combattere lo schifo di mondo predeterminato che il nuovo Ordine vuol far passare.

Il finale è assolutamente aperto e lascia presagire nuove avventure, nuovi scontri tra Nexium e Nectunia! :)

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