giovedì 5 novembre 2015

Recensione fantasy - La stella dell'ovest

RECENSIONE FANTASY - LA STELLA DELL'OVEST

L'aggiornamento di oggi è dedicato a un romanzo fantasy di cui ho conosciuto l'autore in occasione del Festival del Fantasy di Sorbolo, lo scorso settembre, e che mi ha incuriosito durante la presentazione. Ne avevo già parlato in un precedente articolo sul blog. Il libro si intitola "La stella dell'ovest" di Kingsley Ngadiuba (casa editrice David and Mathaus, qui la scheda) ed è il primo volume della saga, appunto, della Stella dell'Ovest, alias il Giusto, il Portatore della Luce, colui che, secondo una profezia dell'Antico Veggente, dovrà salvare la terra di Anorias dal Cataclisma. Già da queste righe si capisce che si tratta di un fantasy epico (o epicheggiante) ambientato in una terra fantastica, sconosciuta, funestata da guerre e da un grande male, ovvero gli Stregoni del Fuoco (coloro che si ritengono i Signori del Destino e del Vero Fuoco), che dominano incontrastati nell'Epoca della Notte. Un male che può essere sconfitto soltanto dal Giusto, un giovane destinato a grandi imprese, ma al tempo stesso, appunto, è un giovane, dal temperamento ardimentoso, che ha bisogno di amici, di una guida, di essere indirizzato verso il proprio destino, senza lasciarsi traviare dall'Oscurità; un cammino decisamente non semplice, reso ancora più complicato dai continui pericoli che si presentano lungo la strada.

Il romanzo inizia subito con un combattimento e l'introduzione dei due personaggi principali: Joan, il Cacciatore (un bel caratterino, va detto! Non sta mai zitto quando dovrebbe!), che gira per Anorias debellando il male e cercando al tempo stesso il Giusto, accompagnato dal fedele destriero Sirin e da Lama di Luna, forgiata nei Tempi Arcani dagli Araldi dei Draghi, una spada potentissima e dotati di mirabolanti poteri; e Roja, il suo avversario iniziale, un giovanissimo stregone contro cui Joan si ritrova a combattere per le vie di Irdan. Uno scontro violento, senza che nessuno trattenga i colpi, nello stile incalzante che caratterizza il romanzo, e che dà il via però alle avventure dei due protagonisti, a cui presto andrà ad aggiungersi Valrius (riconoscbile per l'espressione tipicamente indagatrice: molto interessante!), lo Scriba o il Viandante (appellativo che semplicemente adora!). Questo strano e composito trio dovrà cercare di attraversare Anorias e raggiungere Mizar, la città degli uomini, dove l'ultima resistenza contro gli Stregoni del Fuoco si è asserragliata, cercando di far fronte ai continui attacchi che piovono su di loro.

Sì, perché il ritmo del romanzo è incalzante, in ogni pagina succede qualcosa. Ci sono agguati, tradimenti, corse al galoppo, scontri tra spade leggendarie, fughe, imprigionamenti, crolli di montagne, bestie feroci (arpie, mannari e quant'altro), rivelazioni e colpi di scena. Un romanzo che veramente non riposa mai, lasciando il lettore sempre in tensione, sempre a chiedersi: oddio cosa succederà adesso? Il tutto infarcito dall'utilizzo di termini evocativi, atti a descrivere i personaggi, i loro armamenti o i luoghi che attraversano, richiamando alla mente giochi di ruolo o anche grandi classici della narrativa epic fantasy. Qualche esempio? La Locanda del Passo del Sole, il Mercato d'Inverno, gli Araldi dei Draghi, Forra Scarlatta, i Ratti del Sangue, le Cascate dell'Oblio. Insomma, gli amanti di una certa terminologia tipica del fantasy non potranno che rimanere deliziati dall'utilizzo continuo di epiteti per colorire luoghi o personaggi, elevando la storia a un livello epico (quasi mistico, a volte).

Credo che sia questo uno dei pregi del romanzo, l'aver scelto dei nomi attraenti e evocativi e che, anche a orecchio, suscitano improvvisi rimandi a un certa ambientazione fantastica. L'altro punto di forza è il ritmo della narrazione, molto incalzante, con battaglie e scene d'azione continue, disavventure in cui i protagonisti si ritrovano in mezzo, il tutto inframezzato a flashback e a scene in altri luoghi che mostrano gli Stregoni all'opera (in particolare il perfido Sommo Stregone, Flamerul, e il suo secondo, il temibile T'Lar) e scorci di passato che hanno portato a questo preciso momento storico. Un tempo di violenza che segna il mondo in cui Joan e Roja si ritrovano a vivere, un tempo di tradimenti, dove chiunque potrebbe vendere il compagno pur di aver salva la vita, ma anche un tempo in cui pochi e ardimentosi guerrieri possono (e vogliono) fare la differenza. Il messaggio è chiaro (e lo considero il terzo punto di forza dell'opera): pur in fondo a questo lago di oscurità in cui sono immersi, ci sono ancora persone che combattono per ciò che è giusto. E anche per Il Giusto. C'è ancora spazio per l'amicizia, l'eroismo e il sacrificio. Un dualismo tra bene e male tipico di molti romanzi fantasy.
Il Drago si è destato e il Fyron troverà il giusto. Cacciatore, la tua cerca si è finalmente conclusa. Sii per lui padre, maestro e amico, guarda dove egli non riesce. Guida la Stella dell'Ovest nelle sue terre e proteggilo da ciò che troverà. L'Oscurità si allunga su di voi. Fate in fretta, oggi le tenebre non cadranno sul vostro sentiero!
A volte il ritmo è anche troppo incalzante, nel senso che alcuni passaggi sono così veloci che il lettore meno attento può perdersi tra tutti i nomi presenti. Forse in alcuni punti la parte narrativa (e introspettiva dei personaggi) poteva essere estesa e approfondita, fermando un pò l'azione; d'altro canto, in questo modo, l'attenzione del lettore non scema mai, riservandogli, come suggerisce Ken Follett, un colpo di scena ogni quattro/cinque pagine. E adesso, ovviamente, sono curioso di leggere il seguito, perché le avventure del Giusto non finiscono qui, anzi questo è un volume  introduttivo, ad Anorias, al Giusto e agli Stregoni di Fuoco; ma il vero scontro tra l'Oscurità e Luce deve ancora arrivare.

Scheda del libro
Titolo: La stella dell’Ovest
Autore: Ngadiuba Kingsley
Prezzo: € 18,90
Rilegatura: BROSSURA
Pagine: 220
Editore: David and Matthaus
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-98899-44-9

Disponibile su IBS per acquisto.
Pagina facebook del romanzo.








1 commento:

  1. Grazie mille Alessio della splendida recensione e soprattutto dei consigli in essa contenuti, ne farò tesoro per migliorarmi.

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